Gli Italiani d’America approvano Badaloni
A pochi mesi dalla nomina di Badaloni alla guida di Rai International, gli italiani d’America fanno cerchio attorno alla figura del neo direttore che intende stabilire un dialogo aperto e sincero fondato sul rispetto reciproco con le comunità italiane all’estero, soprattutto in Usa.
A pochissimi giorni dal varo della nuova linea editoriale della rete internazionale si delinea una televisione “nuova” per casa Italia che sappia coniugare linguaggi e prodotto con lo stile italiano, attenta ai sogni ed ai bisogni delle comunità, che parta dal basso e sia capace di accogliere le istanze diffuse dei territori per l’internazionalizzazione del made in Italy, una televisione viva, competitiva e capace di raccontare la “verità”. -Io amo gli Italiani d’America e li rispetto, voglio che gli amici di chi mi ha preceduto li rispettino senza ipocrisie ma con la verità; la mia sarà una rete leale, aperta e diretta, pronta a raccogliere i suggerimenti ed a rispondere a viso aperto alle critiche ed alle esigenze dei telespettatori. Palazzo Chigi sta rinnovando la convezione con Rai International e posso assicurare che sono pronti a sostenere lo sforzo per ridare dignità a questo canale, chiedo solo fiducia e tempo- ha dichiarato Piero Badaloni.
-Crediamo molto nei propositi del nuovo direttore, ma soprattutto nella sua lealtà che apprezziamo e sosteniamo con forza-; dichiarano il presidente della Columbus Foundation, Louis Tallarini e l’avv. Joseph Del Raso, v. presidente esecutivo della Niaf.
Un apprezzamento significativo arriva dal presidente dell’American University, Robert Marino, disponibile a creare sinergie culturali forti tra Italia e Stati Uniti per costruire insieme, nella lealtà, un ponte tra i due Paesi.
“Il nuovo direttore Badaloni è stato molto apprezzato dall’America che conta, ritengo che ci sia bisogno di attuare presto i suoi nuovi e buoni propositi che si fondono con le sue qualità umane e professionali” conclude Pino Tordiglione, supervisor alla comunicazione della Columbus Citizens Foundation Usa e Promotore della Consulta per la Buona Comunicazione.
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