Grottaferrata. La sindrome del figlio del padrone della risaia
Tutto ci aspettavamo ma un arroganza cosi grande non potevamo immaginarcela, siamo allibiti dal comportamento di un candidato che essendo appoggiato (formalmente) da un politico locale pensa che tutto gli è dovuto o che possa fare quello che vuole.
Ricordiamo che questa è una competizione e come tale ha le sue regole, regole decise dalle amministrazioni precedenti a cui molti dei candidati hanno partecipato, quindi a conoscenza di tale regolamento.
Un candidato in particolare, però pensa a farsi dare deroghe per poter gestire la sua campagna come meglio crede ed il commissario prefettizzio –inopinatamente – gliele concede, senza avvertire gli altri conpetitori, senza convocare una riunione dove chiedere se altri avessero le stesse necessità o meno.
Chiedmo: da parte del commissario un comportamento ineccepibile nei confronti del potentato politico ma, non verso le altre forze che non hanno santi in paradiso..?
Questo succede a Grottaferrata, il tentativo di allugare le mani da parte di alcuni che non si capisce bene quali interessi abbiano, e il ballonzolare marionettesco del giovane candidato arrivista che verrà ben manovrato dal solito chissachi!
Basta, noi non lo permetteremo. I Cittadini che hanno una coscienza non lo permetteranno
La lettera inviata dal commissario prefettizzio la consideriamo carta straccia
esiste un accordo firmato dal sub commissario e dalla segretaria generale, vogliamo che sia rispettato!
Se qualcuno crede di avere la sindrome del figlio del padrone della risaia noi abbiamo lo psicologo per dargli la cura.
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