Notizie in Controluce

Un recente articolo di Antonio Scurati pubblicato su Repubblica mette in guardia sul pericolo costituito dal duo Trump-Musk. E’ opportuno farne tesoro commentandolo e riportandone alcuni brani.

Il pericolo è legato al fatto che i due non sono soltanto uomini d’affari spregiudicati, cinici calcolatori, ma sono visionari “dirompenti”.

Il loro progetto va nel profondo dell’anima delle persone proponendo, anzi, imponendo, una nuova e diversa visione del mondo che si basa sulla post-verità che non è una verità alternativa, ma è la negazione stessa dell’idea di verità come è stata concepita nell’età moderna. Per questo prendono di mira la scienza che nell’occidente secolarizzato ha sostituito alla verità fideistica religiosa una nuova verità oggettiva, condivisa, sperimentale e matematica. Un primo passo della marcia oscurantista è stato l’avvio del processo di ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Al contempo impongono una narrazione mitologica – l’età dell’oro – spargendo a piene mani menzogne (ormai si dice fake news) appoggiandosi alle reti sociali di Musk per attuare una sistematica, capillare opera di disinformazione.

Ma qual è l’obiettivo finale di tale disegno “futurista”? Il mito trumpiano si combina con quello eloniano della colonizzazione di Marte che va inquadrata nella visione di un indistinto e illusorio lungo termine: l’esistenza delle generazioni che verranno conta tanto quanto quella delle persone che vivono oggi sulla Terra, e pazienza se ciò comporterà oggi il sacrificio di miliardi di persone (mica potranno essere spedite tutte nel cosmo). L’obiettivo è dunque quello di garantire la sopravvivenza del “potenziale umano” sul lungo termine. Sulla Terra grava la minaccia esistenziale del riscaldamento globale che lo renderà presto invivibile? Prepariamoci a esodare verso altri pianeti affidando tutto il potere (non solo tecnologico ma anche politico) ai giganti delle tecnologie che sanno come fare.

Il mito è potente: deregolamentazione; pieno e libero godimento dei frutti della terra sgorgati da un suo illimitato sfruttamento, drill baby drill, perfora, ragazzo, perfora [i pozzi di petrolio]; immediata soluzione miracolistica dei conflitti armati, in Ucraina e in Medio Oriente, anche se a danno delle vittime coinvolte; la convinzione che la corruzione è generata dai soggetti “diversi”, siano essi immigrati, le donne woke, o i transgender; arrivo di un salvatore rigeneratore. Però c’è un però: si tratta di convincere i più che al viaggio nel futuro non saremo tutti invitati. Non saremo invitati noi europei, noi canadesi, noi groenlandesi, palestinesi, messicani, portoricani, ucraini, noi donne emancipate, noi migranti, noi omosessuali, noi scienziati, noi magistrati fedeli allo stato e, più in generale, noi miscredenti, noi diffidenti verso ogni annuncio di un’altra vita, noi renitenti a ogni terra che sarà promessa soltanto a un popolo di eletti. Il mito MAGA (Make America Great Again) dice: voi miscredenti discutete pure di tutto il resto, ma origine e destinazione dell’umanità sono di mia esclusiva competenza.

La vera sfida sarà convincere i più che nemmeno loro, gli idolatri di Musk e gli elettori di Trump, si salveranno – e che non potranno godere della riviera del Medio Oriente a Gaza progettata dal palazzinaro Trump e nemmeno prenotarsi per prendere il prossimo razzo Starlink per migrare su Marte.

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Ultim’ora. Mentre il mito lavora sotto terra, in superficie il duo Trump-Musk sta picconando il mondo. Qualche esempio. Trump ha sdoganato Putin la cui portavoce si è permessa di insultare per ben due volte il presidente Mattarella; vede l’Europa come un nemico; ha affermato che il governo USA ha speso per l’Ucraina 350 miliardi di dollari laddove la cifra è di 97 miliardi; ha dichiarato che Zelensky è un comico mediocre, è un dittatore senza elezioni, guerrafondaio, un buono a nulla, che ha iniziato la guerra e non ha fatto un accordo per finirla quando era possibile. Dal canto suo Musk finanzia e sostiene i partiti di estrema destra europei, a cominciare dai nazisti tedeschi dell’AFD. E il governo italiano che fa? La presidente Meloni, dopo la svogliata partecipazione alla riunione convocata da Macron per mettere in campo una strategia europea per difendersi dall’ex amico statunitense, ha in animo di andare a baciare la pantofola di Trump il 21 febbraio a Washington insieme al vice presidente del consiglio Salvini.