Il Gesù della Sacra Sindone: annichilito o risuscitato?
Sempre sul tema dell’enigma della formazione dell’immagine sindonica e sulla indubbia confusione generata dall’ipotesi di un “raggio ultravioletto”, emanato dal corpo di Gesù Risorto, che avrebbe consentito la proiezione della Sua immagine sulla Sindone che l’avvolgeva, ritengo opportuno formulare alcune ulteriori precisazioni.
Come è noto, la suddetta ipotesi è stata formulata dal fisico dell’ENEA di Frascati, Prof. Giuseppe Baldacchini come risultato di un ipotetico incontro (identificato con la sigla AMA) tra materia (corpo di Gesù) ed antimateria, avvenuto nel sepolcro ove il Suo corpo era stato deposto.
In particolare da detto incontro ne sarebbe scaturita un’esplosione nucleare che avrebbe prodotto, con l’annichilamento del corpo di Gesù, “energia, luce e suono” ed il conseguente “raggio ultravioletto”: su questo punto il Prof. Baldacchini è davvero categorico nell’affermare che “l’unico modo di spiegare la Sindone nella sua interezza è che l’uomo descritto dai Vangeli come Gesù Cristo abbia subito un processo di annichilazione quando era cadavere e avvolto nella Sindone” (v. pag. 21 del suo saggio del marzo 2012, dal titolo “Religioni, Cristianesimo e Sindone”). Tale processo di annichilamento, dettagliatamente descritto nel saggio richiamato e corredato da una lunga serie di formule matematiche, dai più, difficilmente comprensibili, risulta sempre coerentemente ribadito in tutti i successivi scritti del Prof. Baldacchini.
Sempre in detta occasione, il Prof. Baldacchini ipotizza, inoltre, la produzione di un “flusso isotropo di neutroni” che avrebbe prodotto un ringiovanimento del telo sindonico di circa tredici secoli: di ciò ne farebbe prova la diversa datazione riscontrata nel sudario posto (sono testuali parole del Prof. Baldacchini) “ad una distanza di 15 centimetri dalla Sindone”, incorrendo, però, in un madornale errore (come riferito in un mio precedente articolo), dato che, per un evidente errore di traduzione, dal testo greco in latino, tale sudario era da considerarsi posto non all’esterno del sudario, bensì nel suo interno con funzione di mentoniera e, quindi, a perfetto contatto con il corpo di Gesù.
E’ fin troppo evidente, comunque, come l’ipotesi di un annichilamento del corpo di Gesù che comporta la sua totale distruzione sia in netto ed irriducibile contrasto con la descrizione della Resurrezione di Gesù, così come testimoniata nei Vangeli ed insegnata nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
Invero, il Prof. Baldacchini, non potendo contestare le suddette evidenze, perfeziona la suddetta sua ipotesi, sempre riconfermando l’avvenuto annichilamento del corpo di Gesù, aggiungendo che l’energia come sopra prodotta si fosse “ricomposta al di fuori del lenzuolo” in virtù di quale magia fantascientifica non è dato conoscere; il Prof. Baldacchini, infatti, a differenza di quanto spiegato sull’annichilamento del corpo di Gesù, non fornisce alcuna spiegazione al riguardo: in ogni caso, anche ammessa tale fantasiosa ricomposizione, il risultato sarebbe stato quello della ricostruzione dell’originaria situazione del corpo di Gesù, cioè, in stato cadaverico.
E’, però, lo stesso Prof. Baldacchini a non convincersi di tale sua ipotesi affermando che “l’ipotesi AMA è in grado di descrivere come si sia formata l’IC e come il corpo sia diventato trasparente alla Sindone, ma non come un corpo morto possa essere riportato in vita………..allora questa difficoltà umana trova la semplicissima spiegazione dell’intervento divino, cioè un miracolo”.
Sulla base di quanto come sopra fatto presente, risulta, comunque, fuori dubbio che il persistere, aderendo all’ipotesi del prof. Baldacchini, nel convincimento che sia stato un “raggio ultravioletto” (unico a possedere le caratteristiche di direzionalità) la causa dell’impressione dell’immagine sindonica significa, implicitamente e necessariamente, accettare anche l’imprescindibile presupposto dell’avvenuta annichilazione del corpo di Gesù.
In tale situazione è davvero difficile comprendere come, da parte di diversi sindonologi di dichiarata fede cattolica, possa, aderendo all’ipotesi formulata dal Prof. Baldacchini, sostenersi la tesi di un “raggio ultravioletto” come causa della formazione dell’immagine sindonica, dato che tale tesi (peraltro, sperimentalmente, rivelatasi fallimentare) si basa, come sopra riaffermato, sull’imprescindibile presupposto dell’annichilamento del corpo di Gesù. Ancora più incomprensibile appare, inoltre, il comportamento della Chiesa Cattolica che non solo si astiene da alcun commento al riguardo, ma addirittura accoglie nei propri luoghi di culto, per conferenze ed altri incontri su temi riguardanti la Sacra Sindone di Torino, chi nei confronti della suddetta tesi, pur consapevole del suo necessario presupposto, manifesta un dichiarato consenso, continuando a riaffermare il proprio convincimento “a ritenere che l’origine dell’immagine sia una luce ultravioletta”, come “confermato dal mondo scientifico”, alimentando, così, il disorientamento di molti credenti che quasi potrebbero sentirsi legittimati a porsi una imbarazzante domanda: ma Gesù Cristo è veramente Risorto nel Suo corpo trasfigurato in Corpo Glorioso, resosi invisibile a tutti, tranne a chi avesse voluto Lui stesso apparire, passando attraverso muri e porte senza aprirle, facendosi toccare dai suoi discepoli con i quali addirittura ha anche mangiato, oppure il suo corpo si è annichilito, tramutandosi in energia, svanendo nel nulla?
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento