Notizie in Controluce

 Ultime Notizie

Il ritorno dalla guerra dei resti del soldato Dante Di Tullio dopo 84 anni

Il ritorno dalla guerra dei resti del soldato Dante Di Tullio dopo 84 anni
Ottobre 20
08:31 2025

Quella del soldato Dante Di Tullio è la toccante storia di un giovane veliterno costretto a partire per la guerra a soli 20 anni, senza più ritorno. Dal suo foglio matricolare, risulta che Dante Di Tullio, figlio di Irene Argenti e Giuseppe Di Tullio, nasce a Velletri il 03-09-1921 nella casa in località Piazza Di Mario. Soldato di leva della classe 1921 viene congedato il 30-06-1941 ma dopo meno di 4 mesi è richiamato alle armi ed imbarcato da Bari il 15-10-1941 con destinazione Durazzo (Albania), allora territorio italiano, dove arriva il giorno dopo ed aggregato al 26° Battaglione Mitraglieri. E’ poi trasferito sul fronte russo dove partecipa dal 10-07-1942 all’11-12-1942 ad operazioni di guerra con il Comando della 4° Compagnia lanciafiamme. In seguito all’armistizio dell’08-09-1943, l’Italia non era più alleata della Germania nazista ed i soldati del Regio Esercito italiano che si rifiutarono di continuare la guerra a fianco dei tedeschi con la nascita della Repubblica Sociale Italiana con capitale Salò, sul Lago di Garda, non vennero da essi considerati prigionieri di guerra, tutelati dalle convenzioni internazionali e della C.R.I., ma traditori ed internati a migliaia e tra questi Dante Di Tullio, portato in Germania nel campo di prigionia “Stammlager VIII B”, poi ridenominato “Stalag-n. 344”, sito nel paesino di Lamsdorf, dove utilizzavano gli internati come lavoratori forzati nella vicina acciaieria. Questo grande campo di prigionia già esistente dalla Guerra franco-prussiana del 1870-1871, usato poi nella Prima Guerra Mondiale del 1915-1918 fu  attivo anche nella Seconda Guerra Mondiale per prigionieri civili e militari nel periodo 1939-1945. In questo campo di prigionia, 7 mesi dopo esserci entrato, Dante Di Tullio muore per stenti e malattie il 10-04-1944. Per ironia della sorte, fu compagno di prigionia col mio nonno materno Sergio Zaottini il quale ebbe però più fortuna tornando vivo anche se con problemi di salute permanenti. Oggi in questo luogo restano un museo del campo di prigionia ed un cimitero dei soldati che vi sono morti. Dopo la sconfitta della Seconda Guerra Mondiale la Germania perse il 30% del suo territorio ed il paesino di Lamsdorf insieme alla regione della Slesia, come altre regioni tedesche, vennero date alla Polonia ed il nome cambiò in Lambinowice che attualmente ha 8.000 abitanti ed è sito nel sud della Polonia presso il confine con la Repubblica Ceca. In seguito a recenti scavi archeologici nell’area del campo di prigionia, sono stati ritrovati i resti di 60 soldati italiani e tra questi quelli del nostro concittadino Dante Di Tullio. I resti di questi soldati sono stati portati a Varsavia nel Cimitero Militare Italiano di Bielany, dove il 29-09-2024 si è avuta una cerimonia ed in attesa della risposta delle famiglie contattate dal Ministero della Difesa italiano, per un eventuale rimpatrio o in caso contrario per la sepoltura in loco. In Polonia ci sono due cimiteri militari italiani con 3.324 Caduti, dei quali 1.013 in quello di Breslavia con Caduti della Prima Guerra Mondiale e quello di Bielany sito a Varsavia con 2.311 Caduti: 898 della Prima Guerra Mondiale e 1.413 della Seconda Guerra Mondiale. La nipote Marisa Di Tullio, ha fermamente voluto il rientro a Velletri dopo 84 anni dalla partenza per la guerra ed 81 anni dalla morte dei resti di suo zio Dante Di Tullio, fratello del padre Orlando Di Tullio che gli ha sempre parlato di questo fratello maggiore perso in guerra. Si è già avuta a Padova una cerimonia per il rientro in Patria di 18 di questi 60 soldati ed il 22-10-2025 si avrà nel Mausoleo delle Fosse Ardeatine di Roma, un’altra cerimonia solenne, per il rientro di altri 11 di questi 60 soldati tra i quali Dante Di Tullio. Il giorno seguente il 23-10-2025 si celebrerà nella cattedrale di San Clemente, quel funerale cristiano che ad 81 anni dalla  morte Dante Di Tullio non ha ancora avuto, dopodiché finalmente riposerà per sempre nella sua Velletri nel Civico Cimitero. Ringrazio Marisa Di Tullio, nipote del Caduto, Dante Di Tullio, per avermi delegato nell’iter che ha portato al rientro a Velletri del nostro concittadino. In seguito ad una ricerca di vari anni effettuata dal sottoscritto, insieme all’amico Moreno Montagna ed ultimamente pure all’aiuto dell’amico Gianluca Navacci, sono stati scoperti i nomi  di circa 220 soldati Caduti di Velletri di tutte le guerre, incredibilmente mancanti sul nostro Monumento ai Caduti di Piazza Garibaldi, tra i quali Dante Di Tullio. 220 nostri concittadini che hanno perso la vita, nella brutalità delle guerre, che attendono da troppo tempo di essere inseriti di diritto in questo nostro Monumento cittadino e questo lo dico come ufficiale del Corpo Militare di C.R.I., ex ufficiale dell’esercito, ex consigliere comunale e soprattutto come cittadino di Velletri.

 

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Ottobre 2025
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”