“La fame”, il nuovo romanzo del regista Matteo Tarasco
Una storia di guerra, di riscatto e di liberazione, una storia d’amore e di umana fraternità
La fame di Matteo Tarasco, edito da Scatole Parlanti, ha per protagonista Salvatore, rinchiuso in manicomio dal 1944. Soltanto molti anni dopo, la notte dell’11 luglio 1982, mentre l’Italia sfida la Germania Ovest nella finale del Mundial, riuscirà a raccontare per la prima volta la sua storia alla dottoressa Arianna, una giovane psicologa, che lo aiuterà a riappropriarsi del doloroso passato, aprendo uno squarcio sul nostro Paese ferito da una guerra che molti uomini e donne hanno combattuto, pur senza mai prendere in mano un’arma.
«Da bambino ascoltavo le storie di guerra che mio padre mi raccontava come fiabe, mischiandole abilmente con l’Iliade e l’Odissea, generando nella mia mente un cortocircuito tra fantasia e realtà, tra mito e storia, tra vita vissuta ed epica, tanto che ero convinto che mio padre avesse combattuto accanto a Ulisse» racconta Matteo Tarasco, regista teatrale e drammaturgo, membro del Lincoln Center Theater di New York.
«Ho iniziato a scrivere La fame molti anni fa, ripensando a quelle storie, mentre, mangiando sazio e annoiato delle patate fritte, mi tornò in mente un aneddoto: mio padre, che combatté giovanissimo in Grecia, mi raccontò che aveva trascorso un inverno intero mangiando soltanto una patata cruda a settimana. Ho pensato che l’abbondanza, la ricchezza, il benessere in cui la mia generazione è cresciuta era il frutto del sacrificio di molti che avevano fame. Ho pensato che la fame, grazie a quel benessere, era diventata appetito. E allora mi sono domandato di che cosa l’essere umano ha avuto fame nel corso della storia? Abbiamo avuto fame di cibo, e poi di esperienze, fame di sapere, e fame di cose da accumulare; abbiamo avuto fame di nuovi confini; fame di scoprire il mondo e poi l’universo ignoto. La fame è iscritta nel nostro istinto di sopravvivenza come pulsione primaria e, in alcuni momenti della storia del mondo, ci ha trasformato in spietati assassini. Da tutto questo è nato il mio primo romanzo».
Matteo Tarasco ha lavorato a New York, Londra, Atene, Tokyo e Roma. È visiting artist all’Università di Harvard. La fame è il suo primo romanzo.
Valentina Petrucci Ufficio Stampa Scatole Parlanti
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