L’IBIMUS, presenta il nuovo fondo musicale donato da Paola Ronchetti.
L’IBIMUS – Istituto di Bibliografia Musicale presenta martedì 21 novembre alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma il nuovo fondo musicale donato da Paola Ronchetti.
Una donazione importante, che fra manoscritti e pubblicazioni, ripercorre la vita musicale italiana e romana degli ultimi vent’anni
Ingresso libero
Uno spaccato di vita musicale degli ultimi vent’anni attraverso un prezioso fondo musicale che l’IBIMUS – Istituto di Bibliografia Musicale presenta al pubblico martedì 21 novembre, alle ore 16.15 nella Sala Macchia della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (viale Castro Pretorio 105). La nuova acquisizione dedicata alla musica contemporanea che arricchisce il già ampio catalogo dell’Ibimus e più in generale quello della Biblioteca dove ha sede l’istituto, è stato donato da Paola Ronchetti, docente, musicologa, ricercatrice e musicista all’istituto stesso, e comprende un centinaio di buste con manoscritti, copie di manoscritti, stampe e file in formato elettronico di opere di alcuni dei più importanti compositori italiani e dell’ambiente romano degli ultimi decenni. Fra questi in particolare Alvin Curran, artista americano, italiano d’azione, performer, scrittore e autore di innovative installazioni, che hanno segnato la storia della musica elettronica dal secondo Novecento ad oggi, e ancora Salvatore Sciarrino, Ivan Vandor, Lucia Ronchetti, Patrizio Esposito, Paolo Rotili, Fausto Sebastiani, Luca Lombardi, Marino Baratello, Lucio Gregoretti e molti altri.
Coordineranno l’evento Gianluca Ruggeri, docente presso il conservatorio de L’Aquila, e Salvatore de Salvo Fattor, presidente dell’Ibimus. Al termine della presentazione, Andrea Dior eseguirà al pianoforte alcuni brani di Alvin Curran, presenti nel nuovo Fondo Paola Ronchetti.
Associazione nata nel 1979 per la promozione, lo sviluppo e a diffusione di studi storico-musicali, musicologici e bibliografici dal Medioevo all’età contemporanea, oggi l’IBIMUS mette a disposizione di studiosi e cultori di un’ampia biblioteca specializzata e di una cospicua collezione audiovisiva, tutto a scaffale “aperto”, una banca dati, in continuo accrescimento, con circa 120.000 schede relative ai manoscritti musicali conservati in biblioteche e archivi italiani e gestisce un centro di documentazione bibliografica sull’attività dei musicisti che, a partire dal Quattrocento fino ai giorni nostri, hanno operato nelle istituzioni musicali del Lazio.
Oltre al lavoro di ricerca, affianca una serie di attività culturali, con presentazioni di novità editoriali, mostre, convegni e concerti
Info: tel. +39 371 1624313, 351 6786288, ibimus@libero.it, ibimus.eu
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