Love Sharing Festival
Dopo le prime giornate di apertura, il Love Sharing Festival entra nel vivo a Cagliari con una serie di appuntamenti che intrecciano riflessione, teatro e impegno civile. La decima edizione del festival – organizzato da Theandric Teatro Nonviolento con la direzione artistica di Maria Virginia Siriu – continua a trasformare il Teatro Sant’Eulalia in un laboratorio di pace, dove artisti, studiosi e attivisti si confrontano sulle vie della nonviolenza, tra memoria e contemporaneità.
«Love Sharing festeggia dieci anni di cammino – ricorda Maria Virginia Siriu – dieci anni in cui la nonviolenza non è rimasta un concetto astratto, ma si è fatta pratica quotidiana, gesto artistico, percorso educativo. Questa edizione è un invito a continuare a immaginare e costruire un futuro fondato sul dialogo, la solidarietà e la pace».
· Mercoledì 22 ottobre – Ecologia e pedagogia della nonviolenza
La giornata di domani (mercoledì 22 ottobre) sarà dedicata a due grandi voci del pensiero ecologico e pedagogico contemporaneo: Michele Boato e Daniele Novara, protagonisti di un doppio appuntamento che offrirà prospettive complementari su una delle domande cruciali del nostro tempo: come insegnare e praticare la nonviolenza in un mondo attraversato da crisi ambientali e sociali sempre più profonde.
Alle 19 Michele Boato, economista, ambientalista e fondatore dell’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, presenterà il volume “Nonviolenza in Italia. Per l’ambiente e i beni comuni” (Ecoistituto del Veneto, 2024). Nel suo intervento, Boato amplierà il concetto di nonviolenza estendendolo ai territori, all’aria, all’acqua, al suolo e alle comunità: una visione in cui l’impegno per la pace diventa azione culturale e civile per la tutela dei beni comuni e la costruzione di una società ecologicamente e socialmente giusta. Figura storica del movimento ambientalista italiano, Boato (Venezia, 1947) ha fondato la prima Università Verde d’Italia e diretto riviste come Smog e dintorni, Gaia e Tera e Aqua. Deputato e consigliere regionale, ha promosso leggi innovative su rifiuti, inquinamento e tutela del territorio, introducendo in Veneto le prime raccolte differenziate “porta a porta” e battendosi contro scarichi a mare e perforazioni dell’Adriatico.
A seguire, alle 20.15, sarà la volta del pedagogista Daniele Novara, che presenterà il suo nuovo libro “Mollami! Educare i figli adolescenti e trovare la giusta distanza per farli crescere” (BUR Rizzoli, 2025). Un testo che offre una guida empatica e concreta per i genitori, proponendo un approccio rispettoso e non punitivo. Attraverso tecniche come il “paletto”, l’ascolto senza commento, il “silenzio attivo” e le comunicazioni di servizio, Novara mostra come costruire una relazione solida e serena con i propri figli, fondata sull’ascolto e sulla fiducia reciproca.
Fondatore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (CPP) e docente presso l’Università Cattolica di Milano, Novara è considerato tra i maggiori esperti italiani di educazione e dinamiche relazionali. I suoi libri, tradotti in diverse lingue, hanno contribuito a diffondere un nuovo modo di intendere la pedagogia, basato sulla maieutica, la responsabilità e la comunicazione nonviolenta.
Con questi due appuntamenti, il Love Sharing Festival conferma la propria vocazione a costruire ponti tra le arti, le scienze sociali e l’impegno civile, dando voce a pensieri e pratiche che mettono al centro la dignità umana, l’ambiente e l’educazione come strumenti di pace.
Biglietti e accessibilità
L’ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti, ad eccezione di quelli del 24 ottobre e del 21 novembre, per i quali è previsto un biglietto al costo di 12 euro. Anche quest’anno sarà attivo il biglietto sospeso, una forma di sostegno che consente di lasciare un posto a disposizione di chi non può permetterselo. Sia per chi dona sia per chi usufruisce, tutto avverrà in modo totalmente anonimo, nel pieno rispetto della privacy e con l’unico obiettivo di rendere il festival accessibile a tutti.
Il Love Sharing Festival 2025 è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari e con il Centro Culturale Sant’Eulalia, e si conferma così come un cantiere di idee e pratiche nonviolente, capace di intrecciare dimensione locale e respiro internazionale, e di coinvolgere artisti, studiosi, attivisti e spettatori in un percorso comune: trasformare le isole della nonviolenza in un arcipelago condiviso di pace.






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