Nel silenzio della notte
Gennaio 01
02:00
2007
Nel silenzio della notte guardo il tuo volto, spio il tuo respiro di bambino, sfioro con le labbra la tua pelle diafana, accarezzo i tuoi riccioli ancora dorati, sorrido alla vista della prima peluria. Quasi non si sente battere il tuo cuore, e un sussulto accelera invece il mio. Le tue palpebre nascondono occhi innocenti, e io, come da bambino, cedo alla tentazione di vedere gli angeli. Indovino i tuoi sogni di fantasie a me negate. Il mio suardo perduto nel passato e nel futuro, estremi opposti di una retta uniti all’infinito. Non c’eri e un giorno anche tu ti chinerai su tuo figlio dormiente e t’interrogherai sul mistero della comparsa e scomparsa degli esseri viventi. Anche tu, occasionale attore di una rappresentazione non tua, guardando tuo figlio capirai il creare e il generare, e scoprirai le spiegazioni della scienza sorde alle tue domande. Sulla soglia dell’Ignoto le differenze analitiche della tua ragione si annichileranno nel Tutto indistinto, nel primordiale brodo di energia e materia, di ragione e sentimento, di realtà e fantasia. |
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