Non buttiamoci giù di Nick Hornby
Londra, giorni nostri. Quattro sconosciuti si incontrano casualmente durante la notte di Capodanno sul tetto di un palazzo. Martin, famoso conduttore televisivo, si è giocato carriera, famiglia e reputazione andando a letto con una quindicenne. Maureen, madre frustrata da una vita spesa per il figlio disabile. Jess, diciottenne in crisi esistenziale con alle spalle una famiglia che non la comprende. E infine JJ, giovane musicista americano che vive per la musica e la sua ragazza: ma la sua band si è sciolta e lei lo ha piantato. Persone normali che non hanno niente in comune tra loro, tranne una cosa: tutte e quattro sono lì per suicidarsi. Così comincia Non buttiamoci giù ultimo romanzo dell’inglese Nick Hornby. Paradossalmente quella di mettere fine alle proprie vite si rivelerà la decisione più giusta che i quattro avessero mai potuto prendere in vita loro. Senza questa estrema decisione infatti non si sarebbero mai incontrati: troppo antitetiche le loro esistenze, troppo diverso il loro stile di vita. Poco per volta però, mettendo da parte le rispettive differenze, le antipatie e gli screzi, riusciranno ad aiutarsi vicendevolmente per cercare di migliorarsi, trovando l’uno nell’altro la forza per continuare a vivere. Perché ci vuole più coraggio e molta più forza di volontà nel decidere di continuare una vita che sembra allo sfascio piuttosto che buttarsi giù da un palazzo.





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