#Nonleggeteilibri – Cambiare direzione senza aspettare
«Non leggete i libri fateveli raccontare» (Luciano Bianciardi)
(Serena Grizi) L’Italia verso le emissioni zero – Comunità, resilienza, autosufficienza di Paolo Ermani, PAEA Edizioni ed. 2021 € 15,00 isbn 9781802767384 e-book NO. NON Disponibile al prestito inter bibliotecario
Il libro non conta molte pagine, circa 100, scritte in un carattere leggibile ma piccolo, però, così da concentrare più di quel che si dovrebbe in poco spazio. Eppure dice qualcosa di spiazzante per molti nel contenuto: occorre cambiare direzione alle nostre vite, all’economia, alla gestione delle nostre case, enti pubblici, imprese private, subito, senza aspettare, perché il pianeta ci sta avvertendo che non intende dare più molto tempo ai suoi abitanti umani, comparsi tutto sommato da poco nella scala della evoluzione. Il retroterra non è quello d’un giornalista che cerca colpi di scena o d’uno scrittore che ha preso troppo sole o vuole vendere sulla questione internazionale green, ma il punto di vista di chi da anni opera nel settore della politica ambientale, tentando di centrare il discorso su una economia di piccola scala che torni a dare dignità al lavoro del singolo in un’ottica collettiva che consenta di ridurre drasticamente la nostra impronta ecologica sul pianeta.
A forza di guardare notiziari sulle catastrofi ambientali, documentari sui ghiacci polari che si sciolgono e sulle foreste che bruciano in molti si saranno chiesti, Sì, ma come fare per cambiare rotta? Il volume a questo cerca di rispondere con alcune macro-linee sulle quali si possono innestare una miriade di discorsi diversi ma, soprattutto, azioni concrete come raccomanda l’autore Paolo Ermani, oggi anche promotore, e fra i formatori, dell’Ufficio di Scollocamento’. Alcuni titoli dei capitoli: Dieci passi per compiere il cambiamento e realizzare il proprio progetto di vita e lavoro; La costituzione di nuove realtà virtuose nel risparmio energetico e nell’autoproduzione; Volontà e azione. In mezzo molti saperi, accumulati in anni di lavoro sul campo: questo libro dice qualcosa su quanto sia importante meditare e riflettere su quanto sta accadendo a noi e a questo pianeta e su come l’agire, di conseguenza, sia parte preponderante per riprendere in mano la propria esistenza. Forse confrontandosi con quanto scritto emergono punti deboli della nostra società ai fini di quel che si potrebbe fare: la difficoltà ad abbandonare alcune pratiche di spreco; la scarsa fiducia che molti ormai nutrono nelle istituzioni, anche quelle più vicine teoricamente, come i Comuni, che questo scritto molte volte chiama in causa perché rappresenterebbero la cellula più immediata di organizzazione e resilienza a cui i cittadini potrebbero rivolgersi in caso di catastrofi naturali…o per poterle in parte scongiurare. Il sottotitolo è tutto un programma: Comunità: recupero dei rapporti interpersonali con meno mediazioni di dispositivi elettronici (seppure utili se ben usati); resilienza: capacità di reggere ad eventi drammatici, ad un presente difficile, da noi costruito, cercando ogni strada possibile per rimediare in maniera costruttiva; autosufficienza: meno cose calate dall’alto di quello che chiamiamo ‘sistema’ e più capacità di auto organizzarsi e autoprodurre, innanzitutto energia (che di questi tempi è un bell’argomento) e poi tutto il resto a cascata. Un programma per molti forse, ma non per tutti, per quanto poi la necessità potrebbe far venir voglia di tentare questa strada non certo più impervia di quella percorsa finora con risultati disastrosi. «La situazione ambientale e climatica del mondo in generale e dell’Italia in particolare è ormai gravissima (…) I dati drammatici concordano quindi sulla necessità immediata di azione, con interventi che dovranno coinvolgere tutti, istituzioni, imprese, associazioni, enti di ogni tipo, cittadini, scuole, per affrontare l’impresa più difficile che mai l’umanità abbia affrontato, poiché riguarda la sua stessa sopravvivenza.» Per saperne di più: ilCambiamento.it
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento