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 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

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  Anno VIII numero 11 – novembre 1999

  

 I NOSTRI PAESI

CASTELLI ROMANI

Castelli Romani on line

La navigazione elettronica è oggi lo strumento di comunicazione per antonomasia; attraverso uno computer collegato alla rete telefonica è possibile attingere a ogni genere di informazione proveniente dalle più disparate aree del pianeta.
L’anarchia dell’informazione telematica anima dibattiti intorno all’uso pressoché incontrollato che di internet si fa, fino al punto da delineare vere e proprie fattispecie penali legate all’uso illegale delle autostrade telematiche. Ma il web è anche uno straordinario palcoscenico promozionale, che può promuovere proficuamente l’immagine turistica di intere zone geografiche semplicemente a costi praticamente nulli. Navigando può anche capitare di imbattersi, per esempio, nel sito ufficiale dei Castelli Romani (www.castelliromani.it) che, curato dalla Microelettra, promuove l’immagine dei Paesi della zona attraverso un’offerta informativa non certo esauriente ma sufficientemente orientativa.
Dal sito è possibile accedere alla pagina della XI Comunità Montana del Lazio con sede a Rocca Priora e al sito dell’Associazione Tuscolana Astronomica (Ata). È inoltre possibile ottenere informazioni interessanti, notizie storiche ed economiche nonché spunti per dei suggestivi itinerari turistici nei vari paesi che compongono la rinomata cornice dei Castelli Romani. Tutto questo semplicemente cliccando sul nome del luogo prescelto. Spulciando qua e là, si scoprono, per esempio, curiosità interessanti sulla costruzione della linea ferroviaria per Frascati, sul vino e sul peperino di Marino, sulla prima buca delle corrispondenze costruita al mondo e che ancora oggi fa bella mostra di sé a Castel Gandolfo e, infine, sul fascino esercitato dalle contadine genzanesi sull’animo romantico del poeta tedesco Visher.
In generale può dirsi che il sito rappresenta una buona pagina promozionale per l’intera area a sud di Roma, completata da un indirizzo di posta elettronica per chi desiderasse ulteriori informazioni (info@castelliromani.it). Un sito che ha però la pecca di non aver predisposto una traduzione in lingua inglese, indispensabile per rendere fruibili le informazioni in esso contenute a cittadini stranieri. In ogni caso, un incontro interessante lungo le autostrade virtuali del pianeta internet.
Gianluca Polverari

 

FRASCATI

Andrea Giordana per i malati di Aids

Andrea Giordana è tornato a Frascati in occasione di uno spettacolo di beneficenza organizzato dall’Associazione Musicale dei Castelli Romani.
Sabato 16 ottobre al Teatro Villa Sora di Frascati, l’attore italiano è stato impegnato in un recital di poesie inedite scritte dagli ospiti della Casa Famiglia Villa del Pino, affetti da Aids.
Il concerto rientra in un progetto dell’Amcr, che il 13 marzo 1999 ha avviato una nuova iniziativa, i Concerti della Solidarietà, che conferiscono un significato nuovo e importante all’impegno culturale che contraddistingue questa associazione.
L’obiettivo del contributo di Andrea Giordana è stato quello di aiutare l’essere umano a immergersi nell’immaginario di quanti traggono proprio dalla sofferenza significativi spunti creativi.
Il proposito dell’Associazione Musicale dei Castelli Romani è duplice. È interessata sia a rendere visibile l’operato dei volontari del territorio dei Castelli Romani che spendono quotidianamente la loro vita in favore dei disagiati, sia a raccogliere fondi, che anche in questo caso saranno destinati interamente alla Casa Famiglia Villa del Pino a sostegno delle attività di accoglienza e assistenza delle persone malate di Aids.
Casa Famiglia Villa del Pino ha sede a Monte Porzio Catone ed è un’istituzione articolata sul territorio nazionale grazie all’attività di volontariato.
Per informazioni: 069447180.
Francesca Vannucchi

 

MONTE PORZIO

Trentennale di fondazione della società sportiva

Con due tricolori si apre per la SS Monteporzio la stagione agonistica del trentennale di fondazione. Trent’anni festeggiati con l’ampliamento dell’attività al calcio a 5 femminile, che esordisce quest’anno e che porta a tredici il numero di discipline curate dalla polisportiva di Monte Porzio Catone.
I due titoli italiani che vanno ad arricchire il palmares dei monteporziani sono giungi grazie a Enrico Varacalli e ad Arianna D’Antoni.
I due undicenni hanno primeggiato a Rimini nei campionati italiani Uisp di categoria nella disciplina del pattinaggio artistico a coppie.
È il coronamento di un’attività, partita nel 1969, frutto dell’impegno non solo di una trentina di appassionati dirigenti e istruttori, ma anche della fattiva partecipazione economica del Comune, caso più unico che raro nel settore dello sport dilettantistico, che ha portato recentemente al rifacimento del centro sportivo di via Ettore Majorana, divenuto oggi una vera e propria «accademia dello sport» ai Castelli Romani.
Tredici le discipline della polisportiva, sotto il coordinamento del presidente Mauro Grossi, secondo il quale «essenziale per il successo delle nostre attività è l’attivo impegno dei dirigenti e dei responsabili di ognuno dei settori nei quali la polisportiva è articolata.»
La SS Monteporzio conta 650 atleti di tutte le età di Monte Porzio, Frascati, Monte Compatri, Grottaferrata, Colonna e dell’area romana della Casilina.
Ultimo in ordine di tempo ad affacciarsi alla ribalta è il calcio a 5 femminile, prima esperienza del genere ai Castelli, la cui squadra esordirà quest’anno nel campionato di serie D, affiancandosi a calcio, pallavolo, basket, pattinaggio artistico, tennis, ginnastica artistica e generale, aerobica, ballo liscio, danza moderna, arti marziali e scherma.
Massimo Marciano

 

CIAMPINO

«Colloqui sulla contemporaneità» a Ciampino
La rassegna di incontri è organizzata dalla Pro Loco

Dal 12 ottobre 1999 al 30 maggio del 2000 è in programma una ricca rassegna di incontri culturali dal titolo «Colloqui sulla contemporaneità», organizzato dalla Pro Loco di Ciampino, con il partocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ciampino e della Presidenza del Consiglio della Regione Lazio, a cura di Natale Sciara.
La rassegna è al suo quarto anno e si svolge con cadenza prevalentemente settimanale. Anche quest’anno sono previsti gli interventi di editori, docenti, scrittori e studiosi di varia provenienza, che convengono nella locale sede della Pro Loco (in via del Lavoro 61) per raccontare alcuni personaggi e fenomeni dell’Otto Novecento. Fra gli interventi che si cadenzeranno in trenta incontri (più eventuali altri da definire), ce n’è per tutti i gusti: dalla scrittrice cilena Isabel Allende al poeta torinese Guido Gozzano, da Melania Klein a Fiodor Dostojewski, da Edgar Lee Masters, autore della celeberrima Antologia di Spoon River, ad Anna Achmatova, una delle figure più importanti della letteratura e della vita civile sovietica, da Ezra Pound, autore del Mauberley e dei Cantos e promotore delle opere di T. S. Eliot e James Joyce, al raffinato Premio Nobel spagnolo Juan Ramon Jimenez, da Karl Popper al drammaturgo Eugene Ionesco, da Karl Marx ad Andrea De Carlo, dall’autore de I fiori del male Charles Baudelaire a Ugo Spirito, dai romanzieri russi Boris Pasternak, autore del Dottor Zivago, e Vladimir Nabokov, autore di Lolita e La trilogia dei tiranni, allo svizzero Herman Hesse e all’autore di Cent’anni di solitudine Gabriel Garcia Marquez.
Il programma è stato avviato quest’anno da Maria Stigliano, con un interverto sulla scrittrice Isabel Allende (il 12 ottobre). Hanno fatto seguito nell’ordine Marco Ariano su «Il suono vissuto» (19 ottobre), Franco Campegiani su Progetti di delirio di Angelo Mancini (26 ottobre), Giorgia Lori su Guido Gozzano (9 novembre), Salvatore Merra su Melania Klein (16 novembre). Fra i prossimi incontri: Livia Naccarato su Fiodor Dostojewski (23 novembre) e Francesco Mirabelli sugli aspetti del romanzo (30 novembre). Altre tappe della rassegna vi verranno comunicate nei prossimi numeri di Notizie in… Controluce.
Finalità degli incontri è sensibilizzare e raccogliere in un simposio di discussione i ciampinesi giovani e meno giovani, studenti e studiosi, amatori e addetti ai lavori, tutti coloro insomma che sono interessati a vivere la letteratura non solo nella dimensione privata della lettura, dello studio e della scrittura, ma, come indica il titolo della rassegna, del «colloquio», dell’informazione, dello scambio di idee e della socialità fra i partecipanti.
Per informazioni, rivolgersi alla Pro Loco di Ciampino in via del Lavoro 61. Tel.: 067915275.
Nicola D’Ugo

 

ALBANO

In ricordo della Riforma
Il Culto ecumenico degli evangelici

Il 31 ottobre di ogni anno il mondo protestante ricorda il momento nel quale Lutero, professore di esegesi biblica, affisse novantacinque Tesi sulla porta della cattedrale di Wittemberg per condannare senza mezzi termini il sistema delle indulgenze perpetrato dal mondo cattolico, la ricchezza della Chiesa di Roma e per propugnare un discussione pubblica fra i teologi sulla efficacia delle indulgenze ai fini della salvezza. Da allora, si era nel 1517, la Riforma Protestante ha avuto in Calvino e Zwingli ulteriori momenti di riflessione e approfondimento teologico, fino alla strutturazione di una dottrina teologica fondata sull’autorità dei Testi Biblici ed alla creazione di comunità, talvolta molto diverse tra loro, unite nella comune interpretazione del sentire religioso alla luce dell’insegnamento evangelico. Domenica 31 ottobre 1999, nella sala dei convegni dell’Istituto dei Padri Somaschi ad Albano, si è svolto un culto evangelico, organizzato dalle Comunità protestanti di Albano, Ariccia e Fontana di Papa, alla presenza di un vasto gruppo ecumenico da anni impegnato in uno sforzo di comunione tra cattolici ed evangelici. L’occasione, trasmessa in diretta nazionale da Raidue, a cura della rubrica televisiva Protestantesimo, si è aperta con le letture e la prediczione di Gabriela Lio, pastora sudamericana, da anni residente in Italia, ed attuale guida religiosa della piccola Comunità battista di Fontana di Papa. Il culto è poi continuato con l’invito a celebrare il ricordo della Riforma, scisma storico per antonomasia dell’unità dei cristiani, come istante di preghiera e di riflessione comuni con le altre comunità cristiane della zona, e come momento di un superamento delle barriere teologiche che ancora dividono in maniera apparentemente inconciliabile, i due mondi della cristianità divisa. Un passo importante, come ricordato dal Pastore Luca Negro, della comunità Ecumenica di Albano membro della Unione delle Chiese Evangeliche Battiste d’Italia, è stata la sottoscrizione ad Augusta in Germania da parte di alti rappresentanti del mondo cattolico e della Federazione Mondiale delle Chiese Luterane, di un documento comune in materia di salvezza per grazia; una tappa fondamentale sulla via del dialogo e del superamento delle rigidità dottrinarie. Il culto evangelico dei Castelli Romani, reso possibile anche grazie alla disponibilità dei Padri Somaschi, ha visto l’incontro delle piccole comunità evangeliche battiste della zona, attive nei Castelli Romani sin dai primi anni Settanta ed oggi particolarmente attive specie nel campo dell’impegno sociale a favore degli strati meno abbienti della popolazione e degli immigrati e dei rifugiati; i ricavi della colletta domenicale verranno infatti utilizzati per il sostegno di parte delle attività del Coordinamento Immigrazione dei Castelli Romani (Cicar) e di alcune famiglie di kosovari ospiti da mesi presso il Centro Evangelico di Rocca di Papa. Una presenza, quella degli evangelici, che è indubbiamente sinonimo di ricchezza spirituale e di riflessione ecumenica, ma anche di momento di solidarietà irrinunciabile
Gianluca Polverari

 

MONTE PORZIO CATONE

L’Eremo di Camaldoli in agro Tuscolano

Intorno all’anno 1665, a poco più di cinquanta anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1611 ad opera di papa Paolo V Borghese, all’interno del territorio dell’Eremo di Camaldoli, presso Tuscolo, fu scoperta la Tomba dei Furii, costituita da un grande ambiente semicircolare, con un corridoio retrostante, il tutto con copertura a semivolta e dotato di una facciata monumentale in opera quadrata con timpano e porta lapidea scolpita. Questo è ciò che appare a giudicare dai disegni del Kircher  che ne sono rimasti. Questo monumento (di cui si è persa la ubicazione), unico del suo genere nel Latium Vetus per un’epoca così antica (IV – III sec. a.C.), oggi rischia di scomparire definitivamente.
Una società che ha preso in affitto dai Padri Camaldolesi alcuni terreni all’interno dell’eremo allo scopo di impiantare dei vigneti con i finanziamenti della Unione Europea, sta eseguendo degli scassati senza per questo preavvisare la Soprintendenza Archeologica per il Lazio la quale, invece, aveva dato precise disposizioni in merito.
Questi lavori hanno intercettato una serie di emergenze archeologiche che i materiali raccolti nel terreno sconvolto suggeriscono di attribuire a una necropoli a incinerazione, o, ancor meglio, ad un insediamento forse ascrivibile, già ad una primissima analisi, alla fase IIA della Cultura del ferro laziale (IX-VIII sec. a.C.). Altri materiali, tra quelli che la Soprintendenza ha recuperato, inducono ad affermare che nello sfacelo sia coinvolta anche una villa romana di età imperiale. Anche il seicentesco Acquedotto del Cardinale è stato in più punti danneggiato dall’azione dei mezzi meccanici.
C’è da dire che l’area all’interno dell’antico romitorio non è mai stata soggetta a ricerche archeologiche sistematiche ma solo a indagini di superficie che avevano già testimoniato presenze archeologiche sia di età protostorica che di epoca romana.
Il territorio, di circa 26 ettari, è costituito da pascoli e bosco; un territorio pressoché intatto; una sorta di deposito archeologico mai indagato organicamente e che potenzialmente potrebbe offrire dati essenziali per la conoscenza del popolamento dei Colli Albani nel periodo del fiorire della omonima cultura del ferro, di cui rarissimi sono i trovamenti di materiali a carattere insediativo; per tacere, poi, circa i dati sulle età successive.
Noi del Gruppo Archeologico Latino non siamo ottusamente contrari ad interventi agricoli all’interno di un territorio come quello dell’Eremo di Camaldoli che possiede tali potenzialità archeologiche, peraltro assai note poiché non mancano pubblicazioni a riguardo, purché ciò avvenga nel pieno rispetto delle regole e degli accordi che la Soprintendenza aveva avuto l’accortezza di stabilire, già all’inizio, con i responsabili della Società; quello cioè di concordare sempre, preventivamente, tutti i lavori che avrebbero coinvolto sbancamenti e movimento terra in genere.
Ciò non è stato fatto e questi signori, pur ben sapendo in quale territorio stessero operando, hanno disatteso gli accordi procurando al patrimonio archeologico, paesaggistico e naturalistico danni irreversibili che ora la Soprintendenza dovrà valutare e quantificare in attesa di eventuali rivalse giudiziarie nei loro confronti; anche se non esistono risarcimenti di sorta che possano cancellare i danni arrecati a testimonianze archeologiche e paesaggistiche uniche.
Ciò che dispiace di più è che tutto questo avvenga in un territorio come quello di Monte Porzio dove l’amministrazione ha dimostrato più volte sensibilità ed interesse per la storia e l’archeologia del territorio. Per dovere di cronaca dobbiamo riferire che il sindaco Sergio Urilli ha dichiarato che anche il Comune da lui rappresentato adotterà i necessari provvedimenti nel momento che questi danni saranno valutati e quantificati.
Questa è la prima puntata di una triste storia che ci vedrà impegnati in una lunga battaglia che prevediamo dura a causa degli interessi, anche economici, che vi sono coinvolti. Una battaglia che combatteremo a fianco delle istituzioni che vorremmo vedere, una volta tanto, avere la meglio contro i soliti ed intoccabili noti.
Franco Nicastro

 

Astronomia viva!
Corso teorico-pratico valido per l’aggiornamento professionale del personale della Scuola e come credito formativo per gli studenti

Anche per quest’anno l’unione Astrofili propone una riedizione del corso di «Astronomia Viva». Il corso teorico pratico, aperto a tutti, è rivolto soprattutto agli insegnanti, grazie al riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione per l’aggiornamento professionale della Scuola ed è inoltre utile agli studenti, secondo la recente riforma dell’esame di maturità, come possibilità di accrescere il proprio cosiddetto «credito formativo». I risultati positivi della passata edizione hanno spinto l’Uai e l’Ata a riproporre «Astronomia Viva» per il 1999 (insieme, questa volta, a ben 30 corsi in tutta Italia) proponendo tra le sedi Grottaferrata, Velletri e Latina. Il corso verrà condotto da astronomi professionisti e non, con l’osservazione pratica a occhio nudo o con strumenti astronomici, lo scopo è di fornire una base conoscitiva e un bagaglio di strumenti con i quali gli insegnanti potranno divulgare gli stessi nell’ambito scolastico. Il programma didattico si articolerà in lezioni pratiche e teoriche nel numero di cinque ciascuna.
Per eventuali informazioni più specifiche: Luca Orrù Via Maffeo Pantaleoni 12 - 00044 Frascati (RM) tel. 069421365; cell. 0339-3925649; e-mail orullu@microelettra.it

 

COLONNA

La biblioteca informa
È arrivato il «Raccontastorie»

La Biblioteca Comunale di Colonna, nella programmazione delle sue attività, propone un progetto per la valorizzazione del libro come momento di gioco e di socializzazione. Nasce così il «Raccontastorie», attività di animazione alla lettura per i bambini della scuola materna ed elementare. Nei quattro incontri previsti sarà possibile ascoltare una storia, giocare, disegnare e fare altre attività creative.
Le date fissate sono le seguenti:
– sab. 04 dic. ore 11.00-12.30 per i bambini delle 4a e 5a elementari;
– sab. 11 dic. ore 11.00-12.30 per i bambini delle 2a e 3a elementari;
– sab. 18 dic. ore 11.00-12.30 per i bambini della materna e della 1a elementare;
– giov. 30 dic. ore 11.00-12.30 per tutti i bambini.
Gli incontri si svolgeranno presso la Biblioteca Comunale, Via Colle S. Andrea 1.
Per informazioni telefonare al numero 06 94738917.
Lucia Zenobi

 

La Regione chiede al Governo l’abolizione dell’Ici sulle case popolari

La Regione Lazio chiede al Governo l’abolizione dell’Ici (Imposta comunale sugli immobili) sul patrimonio a uso abitativo dell’Istituto autonomo per le case popolari. Nella richiesta, tra l’altro, si legge: « … l’Ici è una tassazione annuale degli incrementi di valore che si cumulano. Sotto quest’aspetto verrebbe meno il principio costituzionale d’uguaglianza dei cittadini in base alla capacità contributiva, in quanto per due immobili d’identiche caratteristiche, nel momento in cui vengono immessi sul mercato, per quello di proprietà privata si realizzano le condizioni di remunerazione dell’incremento di valore per il quale annualmente si è corrisposta l’imposta (anche in mancanza di reddito), condizioni che non si realizzano per l’Iacp che venderà l’immobile in funzione del prezzo stabilito per legge in conformità a parametri spettanti all’assegnatario.»
Claudio M. Di Modica

 

90 miliardi dalla Regione per le emergenze alloggiative più gravi

Con il protocollo d’intesa siglato lo scorso 22 settembre tra Ministero dei Lavori Pubblici, Regione Lazio e Comune di Roma, che stanzia complessivamente 181 miliardi per l’attuazione d’interventi di recupero e riqualificazione di quartieri d’edilizia residenziale pubblica e di sostegno all’emergenza alloggiativa, s’inaugura un’azione congiunta per la risoluzione delle più gravi emergenze alloggiative a Roma.
I fondi serviranno ad acquistare nuove case da affittare, anche in leasing, o a ristrutturare stabili da assegnare come case popolari. Si attivano questi finanziamenti per dare un alloggio stabile ai primi 186 nuclei familiari che abitano uno dei tre residence affittati a tale scopo dal Campidoglio. Il prossimo passo sarà la sistemazione, oltre che dei rimanenti abitanti dei residence, anche di coloro che hanno occupato il patrimonio immobiliare privato, primi fra tutti gli stabili dell’ex Genghini e della Federimmobiliare di Ostia.
Claudio M. Di Modica

 

Rieti fa il punto sulla pianificazione paesistica

Si è svolto lo scorso 11 ottobre a Rieti, presso la sala consiliare della Provincia, un incontro tra l’assessorato all’Urbanistica e Casa della Regione Lazio, l’amministrazione provinciale, i sindaci dei Comuni della provincia, i presidenti delle comunità montane, gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri e il collegio dei geometri. Occasione dell’incontro-dibattito è stata la presentazione del testo delle norme tecniche coordinate dei Piani territoriali paesistici (Ptp), di prossima pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio.
Claudio M. Di Modica

 

COLONNA

150° anniversario del Comune di Colonna

Il 12 dicembre 1849 il Principe Pallavicini-Rospigliosi rinunciava ai diritti baronali sui feudi di Colonna e Gallicano, permettendo l’elezione a Comune del «Castrum Columnae» il giorno 28 dicembre 1849. L’amministrazione comunale, per ricordare tale evento, sta organizzando una giornata di festeggiamenti prevista per il 9 gennaio del 2000. In tale occasione verrà allestita una mostra di documenti storici dal 1600 al primo dopoguerra conservati presso l’Archivio Comunale.
Lucia Zenobi

 

Quindici miliardi per edifici destinati alla terza età

Stanziamento di 15 miliardi per la realizzazione di strutture abitative per la terza età. I programmi finanziati in questi ultimi quattro anni ammontano a oltre 3.000 miliardi, con un finanziamento annuo medio di 800 miliardi finalizzati alla realizzazione di nuovi alloggi da parte degli Istituti autonomi per le case popolari, delle cooperative e delle imprese. In particolare 20 miliardi stanziati per interventi sul patrimonio degli Istituti pubblici d’assistenza e beneficenza e degli Iacp, destinati alla creazione di strutture d’accoglienza sociale anche per gli anziani. Con i contratti di quartiere si è potuto finanziare interventi di recupero e riqualificazione di 11 strutture di cui tre dedicate prevalentemente agli anziani e altre che prevedono l’utilizzazione mista di giovani e anziani e scuole materne. 365 miliardi per il recupero e la ristrutturazione di 23 quartieri Iacp a Roma, prevedendo anche l’installazione degli ascensori per rendere gli alloggi fruibili per tutte le età e altrettanto è stato fatto su 24.000 alloggi del Comune di Roma con un finanziamento di 233 miliardi. L’ultimo intervento in ordine di tempo è il finanziamento di 90 miliardi regionali per fronteggiare l’emergenza abitativa di chi vive nei residence, nei complessi Federimmobiliare ed ex-Genghini e all’Idroscalo di Ostia.
Claudio M. Di Modica

 

Ritardi nei cantieri di recupero delle case Iacp

Promosso dal Comitato per gli Inquilini e dall’Unione Inquilini, si è svolto il 12 ottobre scorso un sopralluogo ai cantieri di recupero edilizio dei complessi dell’Istituto autonomo per le case popolari della zona di Primavalle. Il sopralluogo, cui ha partecipato la Regione, settore casa, e l’Istituto autonomo per le case popolari di Roma, ha interessato sei cantieri e 219 fabbricati, dove sono previsti lavori per 29 miliardi e 515 milioni destinati alle coperture, all’adeguamento degli impianti, alla ristrutturazione edilizia, alla sistemazione esterna, al fine di rendere quel complesso Iacp decente e abitabile. La visita ha consentito di verificare le motivazioni dei ritardi da parte delle imprese, ritardi giustificati dalla decisione di iniziare i cantieri dopo la pausa estiva. In un solo caso i lavori non sono ancora iniziati, poiché si è dovuto provvedere prioritariamente allo sgombero dell’area e dei fabbricati, anche da parte dell’Azienda municipale ambiente.
Claudio M. Di Modica


 

  
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