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  Anno VIII numero 12 – dicembre 1999

  

 ARTE

Romei e Giubilei
Il pellegrinaggio medievale verso Roma

di FRANCESCA VANNUCCHI

A Palazzo Venezia è stata inaugurata il 29 ottobre la prima mostra ufficiale del programma di celebrazioni e iniziative previste per il prossimo Giubileo, intitolata «Romei e Giubilei – Il pellegrinaggio medievale a San Pietro (350-1350)».
Sin dai primi secoli i Cristiani si recarono nei luoghi sacri a contatto diretto con le memorie e i ricordi di Cristo. Tale devozione si estese in seguito alle tombe e ai monumenti commemorativi dei vari martiri e confessori della fede. A Roma le tombe degli apostoli Pietro e Paolo furono oggetto di una particolare predilezione.
Col tempo la Terra Santa divenne quasi inaccessibile, sia per le condizioni politiche –nel 640 Gerusalemme fu conquistata dai Musulmani– sia per le difficoltà dei viaggi. Roma diventò una altera Jerusalem verso cui cominciarono a convergere i pellegrini.
Il termine romeo, che in greco originariamente indicava i forestieri che giungevano in Palestina pellegrinando, finì col significare «viaggiatore verso Roma». Romerie furono le spedizioni dirette verso la nuova Gerusalemme, fulcro della nuova res publica christiana in quanto sede del papato e centro di una civiltà che seppure in rovina mostrava ancora i segni della sua grandezza.
Il vocabolo giubileo deriva dal termine ebraico jobel, che significa corno d’ariete. Tale corno era adoperato come tromba, il cui suono indicava a tutti l’inizio dell’anno giubilare. «Conterai anche sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba dell’acclamazione; nel giorno dell’espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi ritornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia» (Levitico, 25, 8-10). Un anno di liberazione e di consolazione, un anno di gioia e di esultanza, un anno di giustizia e di grazia.
La mostra «Romei e Giubilei» mette in luce il fenomeno del pellegrinaggio medievale dal IV secolo dopo Cristo fino al 1350, anno del secondo Giubileo nella storia della chiesa cattolica. Svela mille anni di devozione religiosa con una amplissima serie di documenti e monumenti che sono stati selezionati da collezioni museali e bibliotecarie italiane e straniere.  Curata da Mario D’Onofrio, la mostra si divide in quattordici sezioni tematiche. I dipinti, i codici, i mosaici, gli oggetti liturgici e di devozione ripercorrono le fasi, le modalità e gli aspetti che hanno caratterizzato nel tempo il sentimento di religiosità che diede vita al pellegrinaggio, inteso come viaggio di redenzione, di purificazione e di rinascita.
La mostra sottolinea inoltre come, insieme ai continui flussi umani verso le più importanti mete e santuari della religione (la Terra Santa, Roma, San Giacomo di Compostela), viaggiassero i commerci, l’arte e la cultura. La manifestazione studia soprattutto il pellegrinaggio a Roma e concentra la sua attenzione sulla identità del pellegrino con una ricerca di testimonianze iconografiche relative alla sua figura, al suo abbigliamento, ai contrassegni che lo contraddistinguevano come tale.
Per informazioni: Editoriale Ecclesia – Prime Time Promotions, tel. 0668136738; www.axnet.it/mostregiubileo


 

  

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