Anno IX
numero 3 marzo 2000
SATIRA E COSTUME
+ di ieri - di domani
di Francesco Barbone
State osservando un ambiente naturale. Certo non vi viene in mente di considerare
stonato o inadeguato un formicaio o un nido: sono «case» fabbricate da animali
utilizzando materiali presenti nellambiente, con il quale si fondono senza
guastarlo. Lo stesso avviene quando lanimale uomo fabbrica tetti di ardesia nelle
Alpi, trulli di pietra in Puglia, capanne di paglia in Africa, igloo al Polo,
chalets di tronchi nel bosco. La cosa più semplice (adoperare materiali locali) è anche
la più economica (meno spese di trasporto) e la più giusta per il rispetto
dellambiente in cui inserire la nuova costruzione.
Un senso di vertigine vi assalirebbe sicuramente invertendo lordine dei fattori:
tetti di ardesia in riva al mare, candide architetture spagnolesche sul ghiacciaio, tetti
di paglia al Polo. Il mio amico Bachisio (che si crede spiritoso) insisterebbe sulle forti
spese di refrigerazione per mantenere un igloo allEquatore... Bello sarebbe trovare
sempre insediamenti urbani con tali caratteristiche: è il «segreto di Pulcinella»
di Assisi, dove anche le nuove costruzioni devono erigersi con i bianchi blocchi di
calcare locale. È la ricetta di Siena, costruita con i caratteristici mattoni ottenuti
«bruciando» la sua famosa «terra»; e come tengono il territorio, i senesi! Le colline
sono ancora come le dipinsero Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti.
E nei Castelli Romani, che aria tira? Che accade in questo straordinario microcosmo ricco
di bellezze naturali e carico di millenni di civiltà, di leggenda, di storia? Anche se
lascio solo per qualche giorno la mia cara patria di adozione, di una cosa sono certo: al
mio ritorno la ritroverò peggiorata. Spunterà magicamente unaltra rete arrugginita
di letto a far da cancelletto. Mi verrà incontro in duplice filar unaltra
recinzione in prefabbricato di cemento, ravvivata dalla violenta policromia di
uninsegna «Fai da te». Un cubo di blocchetti nel prato rifletterà il sole col suo
berretto di lamiera ondulata e bellezze che hanno sfidato leternità soccomberanno
alleternità. S.O.S. Una strana lebbra edilizia sta attaccando le pendici del
Tuscolo: telefonare subito a San Rocco! Propongo quindi (con la morte nel cuore) una
segnalazione del Parco per la Medaglia del Degrado: «+ di ieri - di domani».
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