Anno IX numero 12 - dicembre 2000
PROPOSTE DI
FUMETTO!
Superman
Da 62 anni è uno dei
protagonisti delle letture di tanti appassionati in tutto il mondo
di Alfredo Ferrante
Superman è ormai una vera
e propria icona dellimmaginario collettivo moderno: simbolo, nel bene e nel male,
della forza di penetrazione dellindustria americana dellintrattenimento, continua da ben
62 anni a essere uno dei protagonisti delle letture di tanti appassionati in tutto il
mondo.
In Italia Superman è ritornato solo sette anni fa, grazie ad una casa editrice romana, la
Play Press Publishing, in occasione della morte del personaggio morte
naturalmente temporanea che tanto clamore suscitò su giornali e televisioni.
Recentemente la testata è ripartita dal numero 1, mossa di rilancio dellalbo in una
edicola sempre più affollata, e presenta le varie serie a fumetti dedicate alluomo
dacciaio in USA. La DC Comics, infatti, casa madre di Superman e Batman, sforna ben
quattro serie mensili dedicate a Superman, accanto ad albi di Superboy, Supergirl, e delle
avventure "animate" per i più giovani. Una imponente mole di materiale quindi,
che presentano certamente un personaggio ben diverso da quello che esordì nel giugno 1938
sulla serie "Action Comics" grazie agli autori Jerry Siegel e Joe Shuster.
Negli anni, infatti, la figura di Superman si è evoluta, seguendo le tendenze del periodo
e i gusti del pubblico: nativo ed unico sopravvissuto del pianeta Kripton, sulla Terra
viene adottato dai coniugi Kent, e scopre pian piano di essere in possesso di fantastici
poteri. Se allinizio è capace di saltare grattacieli e di correre più veloce di
una locomotiva, negli anni i superpoteri diventano enormi: Superman vola più veloce della
luce, si può muovere avanti ed indietro nel tempo ed è invulnerabile, oltre ad avere una
vista a raggi x e persino calorifica. Al pari del poco più vecchio Phantom, lUomo
Mascherato, Superman adotta una identità segreta, quella del mite giornalista Clark Kent,
che gli permette di portare avanti la sua lotta contro criminali super e comuni.
Da subito Superman ha dimostrato le proprie doti massmediatiche, a testimonianza della
capacità unica del fumetto di interfacciarsi con gli altri mezzi di comunicazione. Non
solo, infatti, il personaggio cominciò ad apparire sui quotidiani americani nelle famose comic
strip giornaliere e nelle Sunday page settimanali, ma fu il protagonista di un
celebre programma radiofonico che vide la luce nel 1940: Clayton Collyer, lattore
che interpretava il nostro eroe, divenne famoso per la celebre frase "Questo è un
lavoro per....Superman!". Dal 1941 al 1943 luomo del domani fu poi
protagonista di una serie di deliziosi cartoni animati realizzati da Dave Fleischer in
pieno stile forties, che ancora oggi è possibile pizzicare, con un pò di fortuna
anche in versione audio originale, in qualche emittente privata romana. Nel 1948 e nel
1950 i primi due film per il grande schermo, interpretati da Kirk Alyn e Noel Neil, che
non ebbero però successo presso il grande pubblico, penalizzati probabilmente dalla povertà degli
effetti speciali e dal favore degli spettatori per le gesta di un altro giustiziere
contemporaneo, Capitan America.
La produzione della prima serie televisiva di Superman cominciò nel 1951, pochi mesi dopo
luscita del secondo film sul grande schermo, e mentre veniva ancora trasmesso il
programma radiofonico: con ben 104 episodi trasmessi e replicati fino alla fine degli anni
80, "The adventures of Superman" (Le avventure di Superman") è
diventato un vero e proprio classico del genere. La fortuna della serie è legata
allattore che interpretava il ruolo di Superman, George Reeves, che recitò in
numerosi film, tra i quali "Da qui alleternità". Pur soffrendo di
ristrettezze economiche di produzione, la serie si reggeva sulle spalle del protagonista e
sulla felice alchimia di tutto il cast, che divene immediatamente conosciutissimo in tutte
le famiglie americane. Reeves morì nel 1959 per una ferita di arma da fuoco, dichiarato
suicida: si dice che fosse molto deluso della sua carriera, che soffrisse di una eccessiva
identificazione col personaggio, e che, addirittura, si tolse la vita lanciandosi da un
grattacielo nel tentativo di volare.
In Italia Superman arrivò quasi immediatamente, anche se in modo anomalo: il 21 settembre del 1939
il numero 299 de "LAudace" pubblicava le avventure di Ciclone, puro
personaggio italiano, ma chiaramente adattato da Superman per ovvi motivi di regime. Dopo
la guerra il successo fu comunque immediato: prima per i tipi della Mondadori, poi della
Williams ed infine Ceniso, Nembo Kid, altro nome con cui venne pubblicato Superman,
conobbe un successo costante, almeno fino alla fine degli anni settanta, quando i fumetti
dedicati ai supereroi conobbero un periodo di profonda crisi, sparendo per alcuni anni
dalla penisola. Aldilà di situazioni economiche contingenti, molti personaggi risentivano
di troppi anni sulle spalle, e Superman era certamente il più esposto: dopo decenni di
carriera, quello che era considerato larchetipo del supereroe percorreva binari
narrativi fin troppo consolidati, ormai al limite della noia, nonostante lapporto di
disegnatori come Curt Swan, celebre artista degli anni 60-80. Inoltre
fortissima era la concorrenza dei nuovi supereroi della Marvel Comics, Uomo Ragno in
testa, che Stan Lee aveva lanciato con enorme successo alla metà degli anni 60.
Molto banalmente, Superman era troppo "super": ormai praticamente invincibile,
faceva piazza pulita senza troppo sforzo di supernemici mese dopo mese, attirandosi anche,
in un clima di generale contestazione, accuse di reazionarismo.
Tuttavia qualcosa si muove: nel 1978 arriva SUPERMAN, primo e vero proprio kolossal
cinematografico per la regia di Richard Donner, futuro director di Arma Letale con
Mel Gibson. Il
risultato non è forse allaltezza delle aspettative, ed il film risulta un pò lento
e a volte pomposo: oscar per gli effetti speciali, in verità non troppo riusciti neache
per lepoca, il film dura ben 143 minuti e, addirittura, grazie al materiale scartato
durante il montaggio, verrà confezionato SUPERMAN II due anni dopo. La produzione si era
affidata a un cameo di Marlon Brando nella parte dello scienziato padre di Superman (quasi
4 milioni di dollari per 10 minuti di pellicola) e alla verve di uno strepitoso Gene
Hackman, nei panni della nemesi storica di Superman, Lex Luthor. Il protagonista era
Cristopher Reeve, attore allora praticamente sconosciuto ed abbastanza calzante, che
interpreterà ben tre (deludenti) seguiti e che alcuni anni fa rimase paralizzato su una
sedia a rotelle in seguito ad una caduta da cavallo. Il film rimane comunque la prima
produzione veramente imponente dedicata ad un personaggio dei fumetti, ed è anche la base
del futuro rinnovamento delluomo dacciaio.
Dopo pochi anni arriva infatti il momento di rivitalizzare il nostro eroe, e, in un clima
di generale rinnovamento di stili e canoni del fumetto americano, la DC chiama John Byrne,
scrittore-disegnatore molto amato dai fan, a riscrivere le origini del personaggio.
Ecco allora che Clark Kent non è più limbranato timido a cui ci eravamo abituati:
scenario e personaggi vengono aggiornati, e viene fatta piazza pulita di una serie di
comprimari poco credibili, come Kripto, il super cane, o Supergirl, la cugina di Superman.
I genitori adottivi di Superman, i Kent, vengono reintrodotti nella serie da sempre
erano considerati morti nelluniverso "supermaniano" per essere i
consiglieri per leroe alieno. Se in passato il fumetto aveva enfatizzato la natura
kriptoniana di Superman, Byrne cerca di renderlo, a tutti gli effetti, cittadino adottivo
del pianeta Terra.
Per loccasione la numerazione della serie ricomincia da 1 e la testata balza in cima
alle classifiche di vendita, con un vero proprio climax in occasione del numero 75, che
vedeva Superman compiere lestremo sacrificio nel fermare il malvagio Doomsday.
Oggi Superman continua ad avere un suo fedele pubblico, anche se il mercato fumettistico
americano si è enormemente sviluppato negli ultimi dieci anni: collocato abitualmente
intorno al trentesimo posto della Top 100 americana, Superman è tuttora la bandiera della
DC Comics, e si vocifera di un nuovo film che vedrebbe come protagonista Nicholas Cage. Intanto da alcuni anni
vengono trasmessi sui network americani "Le nuove avventure di Lois e
Clark", serie di telefilm che mettono laccento sul rapporto tra i due
principali character del fumetto, e "Le avventure di Superboy", entrambi
trasmessi anche in Italia. Sembrerebbe esserci quindi un rinnovato interesse per le
potenzialità del personaggio, che pure ha sempre sofferto di un eccessivo sfruttamento, e
una delle ragioni va anche individuata nella intelligente mossa della DC che, proprio per
catturare un pubblico più sofisticato, spesso stufo dei cliché ripetitivi del
fumetto seriale, ha dato il via ad una vera e propria messe di albi speciali e miniserie
dedicati a Superman, così da esplorare angoli del personaggio al di fuori delle scadenze
settimanali delle serie regolari. Da ricordare, tra i tanti, "Superman for all
seasons" (Le stagioni di Superman), miniserie raccolta in volume e pubblicata anche
in Italia dalla Play Press, che rinarra i primi passi del Superman delle origini.
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