Sommario
anno X numero 3 - marzo 2001
I NOSTRI PAESI -
pag. 03
velletri
Malaria 2001
Attività del Circolo Legambiente "La Spinosa"
Continua la distribuzione dei lenzuoli antismog di Legambiente.
Liniziativa che si sviluppa a livello nazionale, è stata organizzata anche nella
nostra città dal locale Circolo di Velletri. Un segnale forte dopo tutte le polemiche, le
chiacchiere e le promesse sulla chiusura del Centro Storico. I nostri lenzuoli
"Malaria" appesi ai balconi ed alle finestre di Via Menotti Garibaldi e di
Via Guido Nati, misureranno la nostra quotidiana razione di veleno esprimendo così la
civile protesta del popolo inquinato! Nellattesa che il nostro Assessore
allAmbiente si ricordi delle domeniche ecologiche sbandierate e concretizzate al 50%
lo scorso anno e finite nel dimenticatoio nel 2001, ricordiamo allo stesso che i depliant
distribuiti lo scorso anno a tutta la cittadinanza terminavano affermando che "Ladesione
della città di Velletri alla presente Campagna nazionale (Domeniche Ecologiche 2000) si
inserisce nel filone di iniziative
finalizzato alla tutela della salute dei
cittadini ed al miglioramento della qualità della vita in ambito urbano."
Ringraziamo i numerosi cittadini che hanno aderito alliniziativa ed in particolare
la Direzione del IV Circolo Didattico, la Scuola Elementare "L. Novelli", la
Scuola Elementare e Media "Maestre Pie Venerini" e la Scuola Materna di Via M.
Garibaldi. Ladesione di tante scuole e lalto numero degli alunni coinvolti ci
fa capire quanto sia grave ed urgente risolvere il problema dellinquinamento
dellaria a Velletri.
Chi volesse ancora aderire alliniziativa "MalAria
2001" può recarsi presso la sede di Legambiente in Via Orti Ginnetti n.32 il
martedì dalle ore 21.30 alle ore 22.30 oppure telefonare al n. 03393693108.
frascati
Le relazioni al Rotary Club
Un disastro aviatorio anomalo: Lokerbie 1988
Nel Maggio del 2000 a Camp Zeist, vicino Utrecht (Olanda) si è aperto
il processo nei confronti dei signori Abdelbaset Ali Mohamed Al Megrahi e Al Amin Khallifa
Fhima, imputati di omicidio e disastro aereo avendo provocato lesplosione in volo
dellaereo Pan American World Airwais avvenuto nei cieli scozzesi il 21.12.1988
provocando la morte di 243 passeggeri tra i quali 2 italiani e sedici membri
dellequipaggio. Laereo precipitò sul villaggio scozzese di Lokerbie
provocando anche qui distruzione e morte: è sufficiente ricordare che limpatto
dellaereo provocò la distruzione di tre case e la morte di 11 occupanti oltre una
voragine di 500 mt. Subito apparve agli investigatori un "Anomalo Incidente
Aereo" cosicché i servizi segreti di ben tre Stati: U.S.A., Inghilterra e Germania
si misero al lavoro per scoprire i colpevoli. Al termine di un incredibile lavoro di
"intelligence", che Giuseppe Guerreri ha illustrato con perizia nella sede del
Rotary, gli investigatori individuarono in due libici i possibili autori
dellincidente. Risalirono, infatti, da alcuni esami tecnici sugli abiti,
allindividuazione che la valigia che provocò lesplosione era partita da Malta
e "svolgendo indagini in loco" arrivarono ai nomi dei due libici quali possibili
autori materiali del disastro. Nel Gennaio 2001 la Corte scozzese, riunitasi con un
espediente giuridico in Olanda (infatti, grazie ad una "finctio juris" il
territorio di Camp Zeis fu ritenuto scozzese sino al termine del processo) condannò Al
Megrahi allergastolo ritenendolo colpevole ed assolse per insufficienza di prove
Fhima. Da condividere la considerazione finale del relatore Guerreri: da una parte la
soddisfazione per una sentenza che riteneva non potesse mai arrivare (emessa a 13 anni dal
fatto) dallaltro lamarezza di sapere che sul banco degli imputati vi erano
ancora molti assenti ingiustificati.
Carlo Gargiulo
frascati
Le relazioni al Rotary Club
LItalia ed il Mediterraneo allargato
Per quanto sia un Paese squisitamente marittimo (lo sviluppo costiero
della penisola e delle isole è di circa 7.500 Km.) lItalia non ha una chiara
coscienza della propria marittimità. Il problema è culturale e politico nel senso che
non esiste una diffusa conoscenza della situazione Mediterraneo allargato (il termine
comprende i bacini adiacenti al Mediterraneo, cioè il Mar Nero ed il Mar Rosso), e degli
interessi dellItalia nellarea.
La realtà è però completamente diversa. LItalia è infatti Paese che:
1) riceve via mare gran parte dei propri fabbisogni industriali ed energetici (esiste già
un gasdotto sottomarino con lAlgeria ed un altro è in progettazione con la Libia);
2) ha una cospicua flotta mercantile e peschereccia che opera in Adriatico e nel Canale di
Sicilia;
3) confina in mare con altri Stati che avanzano pretese contrastanti con i nostri
interessi e con il Diritto Internazionale.
In tale quadro un esame della situazione geopolitica del Mediterraneo allargato e delle
dispute giuridiche relative ad acque territoriali, zone di pesca, fondali marini e canali
e stretti internazionali come Suez e Gibilterra risulta particolarmente utile. In questo
modo si può comprendere il complesso gioco diplomatico che vede il nostro Paese (anche
grazie alla Marina Militare, alla Guardia Costiera ed alle Forze di polizia che operano in
mare per contrastare i traffici illeciti) particolarmente attivo nel ruolo di difensore
della legalità internazionale e della libertà dì transito nel bacino. A queste premesse
ha fatto seguito, da parte del relatore Fabio Cassio, una disamina dei vari rapporti
esistenti fra lItalia e gli altri Paesi che hanno interessi nel Mediterraneo, nei
cui confronti ci troviamo in situazione di inferiorità, perché la nostra politica
conciliante si scontra con i forti interessi nazionali degli altri. Settemila e più
chilometri di coste sottoposti a spazi marittimi che delimitano confini che, ormai, da
tempo, vengono e vogliono essere rigorosamente rispettati. Dopo la seconda guerra mondiale
le acque territoriali e quelle internazionali hanno sostituito quella "libertà dei
mari "di cui era fautrice la stessa Inghilterra per i propri interessi coloniali.
Diritti e Convenzioni internazionali oggi regolano la distanza delle acque territoriali e
di quelle internazionali, nonché la piattaforma continentale, quellarea sommersa
che circonda i continenti e che è sede di "tesori" quali petrolio e pesci. I
problemi della pesca e del gasdotto che attraverso la Tunisia porta il petrolio in Italia
e che ci fa subire le pretese di questa nazione ed altri problemi di carattere umanitario
hanno chiuso la conversazione anche se, poi, sono stati motivi di dibattito.
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