Sommario
anno X numero 3 - marzo 2001
COSTUME E SOCIETÀ -
pag. 11a
La sacra stecca
di Francesco Barbone
In una verde vallata
del più alto dei Castelli Romani, il campanile della pieve, munito di un meccanismo
automatico (praticamente un maxicarillon), diffonde nellaria, più volte al dì, le
suggestive note de "La squilla di sera".
È opportuno chiarire che per suonare quel motivo, variazioni comprese, sono sufficienti
quattro note, solo una volta ne occorrerebbe una quinta. Si pone quindi il dilemma:
aggiungere una campana da utilizzare per un solo tocco o dirottare quel tocco su di una
delle quattro campane già in forza al campanile, commettendo però un grave errore
musicale (e strappando di certo un ghigno a Belzebù)?
Poiché il dilemma è stato risolto adottando la seconda opzione, ciclicamente la sacra
stecca vola per laere a conficcarsi nei timpani di chi ha un minimo di orecchio
musicale.
Quando leconomia prevale sullarte il risultato è triste.
Se papa Giulio II avesse fatto imbiancare la cappella Sistina anziché ingaggiare
Michelangelo, avrebbe sicuramente risparmiato, però...
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