Proseguiamo con la presentazione di una serie di
articoli divulgativi relativi al tema "energia".
Ora sappiamo come viaggia lenergia elettrica e come viene prodotta nelle centrali
idroelettriche, termoelettriche e nucleari. In questo numero sarà proposto e descritto un
elenco di impianti ad energie alternative.
9) Centrali turbogas ed
energie alternative
Attualmente, le centrali turbogas si stanno notevolmente diffondendo, e
non solo in Italia, per la loro semplicità, in particolare come impianti a ciclo
combinato. Gli altri tipi di centrale sono in fase ampiamente sperimentale
A) Centrali turbogas
Le centrali turbogas sono impianti di produzione molto semplici e
compatti, funzionanti su un principio analogo a quello usato per gli aerei a reazione.
Sono costituite da un compressore, una camera di combustione ed una turbina a gas. Il
compressore serve ad inviare aria compressa nella camera di combustione, dove laria
fa da comburente per un combustibile che può essere un gas (metano) o il gasolio. La
miscela così formata viene inviata nella turbina, facendola girare e trasmettendo il suo
movimento allalternatore ad essa collegato.
Il grande pregio di queste centrali è la grande semplicità e la rapidità con cui
vengono messe in servizio, che si riduce a pochi minuti, mentre le centrali di cui si è
già parlato in precedenza richiedono per essere avviate molte ore ed in qualche caso
intere giornate. Il principale svantaggio è che la potenza unitaria (per gruppo) che esse
sono in grado di fornire è abbastanza limitata, fino a poco più di 120 MW, ed inoltre il
rendimento è molto basso ,20 - 25%, contro il 40% e più di una centrale termoelettrica e
l80% di una idroelettrica. Queste centrali sono quindi adatte a coprire punte
improvvise di carico, ma non a fornire con continuità energia di base.
Da qualche anno, sono state create centrali di nuovo tipo basate
sulla tecnica del turbogas, dette "Centrali a ciclo combinato", che cominciano
ad essere molto diffuse un pò in tutto il mondo. Sono costituite, in generale, da una
centrale turbogas, alla quale però viene aggiunto un gruppo a vapore, di potenza grosso
modo uguale a quella del gruppo turbogas. Il gruppo a vapore recupera in parte il calore
residuo del gruppo turbogas, mediante una caldaia chiamata appunto caldaia a recupero,
nella quale lacqua viene preriscaldata dal calore dei fumi di scarico del turbogas.
Queto sistema permette un notevole aumento del rendimento totale, che può arrivare a
sfiorare il 50%, ed inoltre permette di creare dei gruppi (definiti in questo caso
"moduli") di potenza unitaria molto più elevata, fino a quasi 400 MW, in quanto
sono formati da due turbogas ed un gruppo a vapore collegati tra loro come descritto.
B) Energie alternative
Si definiscono energie alternative alcune fonti di energia che sono
facilmente disponibili, sebbene non altrettanto facilmente sfruttabili. Sono facilmente
disponibili perché sono sempre (o quasi sempre) presenti in natura (sole, vento, energia
endogena, alte e basse maree), o perché sono sottoprodotti di lavorazioni di altro
genere, che altrimenti rimarrebbero inutilizzati (rifiuti urbani). Devono il loro nome di
"alternative" alla speranza che viene riposta sul fatto che un giorno possano
sostituire lenergia derivata dal petrolio, che è estremamente vincolante per tutti
i paesi non produttori di petrolio. Daremo un cenno di queste fonti, esaminandone
sommariamente i pregi ed i difetti, ma è bene precisare in partenza che nessuna,
quantitativamente, può neanche lontanamente competere con lenergia derivata dal
petrolio, dal carbone o dal nucleare.
B1) Energia solare
Lenergia solare è diventata, da qualche anno, un argomento molto
discusso e dibattuto. Su di essa sono apparse molte pubblicazioni complete ed esaurienti,
tanto da permettere perfino ad ognuno di costruirsi un impianto secondo le sue esigenze.
Lutilizzazione segue soprattutto tre vie:
- Produzione di calore a bassa temperatura
- Conversione termodinamica
- Conversione fotovoltaica
In tutti e tre i casi, il principio base è quello di raccogliere le
radiazioni solari mediante opportuni dispositivi e concentrarle in modo da essere
utilizzabili. È lo stesso principio che si applica quando appicchiamo il fuoco ad un
pezzo di carta concentrando i raggi solari mediante una lente di ingrandimento (un gioco
abbastanza diffuso tra i ragazzi qualche anno fa). Questi dispositivi vengono chiamati
"collettori solari". Lenergia raccolta, nei tre casi suddetti, viene
sfruttata nei seguenti modi:
- Nel caso della produzione di calore a bassa temperatura, viene usata
direttamente per il riscaldamento dell acqua fino ad una temperatura di circa 50°
C.
- Nel caso della "conversione termodinamica", lenergia viene raccolta da
specchi e viene concentrata su una caldaia posta su una torre; la caldaia produce vapore
che aziona una piccola turbina.
- Nel caso della conversione fotovoltaica, lenergia solare viene convertita in
energia elettrica direttamente utilizzando le celle al silicio.
Il principale vantaggio dellenergia solare è che la fonte di
energia è del tutto gratuita e non inquinante. Al contrario, le installazioni sono
generalmente molto costose ed ingombranti, ed utilizzabili solo a livello locale. Questo
tipo di energia si presta molto bene per il moderato riscaldamento dellacqua, ma non
certo per generare le grandi quantità di energia necessarie per il funzionamento di una
nazione industrializzata, in quanto la potenza disponibile non supera circa un kW per
metro ogni quadrato di superficie investita dai raggi solari. In Italia è stato fatto un
importante esperimento di conversione termodinamica ad Adrano, in provincia di Catania,
della potenza di circa un MW. Per dare unidea delle dimensioni, basti sapere che la
superficie complessiva degli specchi è di 6200 metri quadrati, ed il territorio
complessivamente occupato è di 35000 metri quadrati. Per avere un termine di paragone,
approssimativamente le aree occupate rispettivamente dal campo di gioco e dallo intero
stadio olimpico di Roma.
B2) Energia eolica
È lenergia derivata dal vento, e prende il suo nome da Eolo, il
mitico re dei venti della mitologia greca. Il principio, molto semplice, è quello di far
girare unelica, solidale con il rotore di un piccolo alternatore. In pratica, è
molto simile al principio di funzionamento di un mulino a vento, solo che in questo caso
lenergia non viene utilizzata direttamente come energia meccanica, ma trasformata in
energia elettrica. Naturalmente, si tratta di unenergia molto discontinua, come lo
è il vento stesso, ed il migliore utilizzo può essere quello di impiegarla per caricare
batterie di accumulatori, cioè immagazzinarla per utilizzarla in seguito in modo più
continuativo.
In Italia questa fonte è poco sfruttabile, a causa della modesta ventosità del
territorio. Alcuni impianti sperimentali sono in funzione nellAlta Nurra, in
Sardegna, in località Porto Torres. Attualmente, la massima potenza di un generatore
funzionante con questo principio non supera circa 70 kW.
B3) Energia geotermica
È lenergia che viene derivata dal calore naturale della terra.
Si tratta in generale di acqua o vapore caldo presente in alcune zone, che viene sfruttato
a causa della sua temperatura più alta di quella ambientale. Le potenze generate sono di
qualche decina di kW.
B4) Energia da biogas
Il biogas è un gas combustibile proveniente dal letame delle fattorie,
opportunamente trattato. La centralina azionata dal biogas è una centrale turbogas in
miniatura, in grado di fornire una potenza di una decina di kW.
B5) Energia dai rifiuti urbani
Più che un sistema per produrre energia, questo è un sistema per
leliminazione dei rifiuti, in quanto il potere calorifico degli stessi è molto
basso. I rifiuti vengono infatti bruciati insieme a normale combustibile. Il sistema è
tuttora ampiamente in fase sperimentale.
Per concludere questo breve accenno, queste fonti di energia non
sembrano per ora in grado di sostituire quelle tradizionali, almeno finché non verrà
scoperto un sistema più economico e redditizio per il loro sfruttamento. Ma questo
momento, per ora, sembra tuttaltro che prossimo.