Sommario
anno X numero 3 - marzo 2001
ARTE - pag. - 14b
La presenza nascosta di Ugo Betti nella Roma di oggi
di Luca Ceccarelli
Con la sua produzione, Ugo Betti, autore di raccolte di poesie e di novelle,
ha contraddistinto in modo rilevante la drammaturgia italiana del primo e del secondo
dopoguerra. Nato nel 1892 a Camerino, combattente nella Prima guerra mondiale, nel 1920 ha
iniziato una carriera di magistrato che lo ha condotto fino al grado di consigliere di
Corte dAppello fino alla scomparsa, nel 1953. Nei decenni successivi al secondo
dopoguerra, tuttavia, in Italia Betti è stato rappresentato molto meno che in passato.
Ancora oggi, come mi dice Sergio Celestre, direttore del Centro Studi Internazionale Ugo
Betti, otto richieste di autorizzazione su dieci per mettere in scena drammi di Betti
provengono da fuori Italia. L8 marzo è stata inaugurata a Roma, a cura del Centro
Studi Internazionale, una rassegna di immagini e fotografie. Se la rassegna fosse stata
per Pirandello, gli sarebbe forse spettato il Palaexpo, con provvide sovvenzioni
pubbliche; trattandosi di Ugo Betti, la rassegna era così sistemata: in due parti, una
parte nel retrobottega di una cartoleria, unaltra parte nel sottoscala di un negozio
di abbigliamento adiacente.
La prima parte, eccetto alcune fotografie dellinfanzia, della Grande Guerra e della
prigionia in guerra, è costituita per il resto di locandine di spettacoli. Si evince da
esse come già ai dì che furono le rappresentazioni allestero, in Europa
(specialmente in Francia, ma anche in Inghilterra) erano altrettante, se non superiori, a
quelle che si tenevano in Italia. La seconda parte, eccetto alcuni costumi di scena, è
soprattutto fotografica.
Seppur in un locale piccolo, si tratta di una rassegna ricchissima, che va dai primi
drammi, come Lisola meravigliosa, per cui nel 1930 ottenne il Premio del
Governatorato di Roma, Frana allo scalo Nord (considerato uno dei suoi testi
migliori), Una bella domenica di settembre, I nostri sogni, Il cacciatore
danitre, Il paese delle vacanze, Corruzione a palazzo di giustizia
(forse il suo capolavoro), Delitto allisola delle capre ed altri ancora. I
visitatori non mancavano, tuttavia. Segno che questo autore non è poi degno della scarsa
considerazione che riceve oggi in Italia. Un dramma come Corruzione a Palazzo di
giustizia, secondo quanto mi diceva il dottor Celestre, è molto rappresentato oggi
(al pari di altri di Ugo Betti) nellEuropa dellEst: in Romania, in Polonia, in
Bulgaria. Forse (è questa la mia impressione) in tali paesi cè un diverso anelito
spirituale, che la drammaturgia di Betti, con il suo impulso morale e religioso, va in
qualche modo a colmare. Comunque, si tratta di un autore da riprendere, degno, nei suoi
momenti migliori, di stare al pari dei drammaturghi più quotati.
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