Passeggiando senza volto
Passeggiando senza volto
due arcobaleni in un solo colpo
e un menestrello in un borgo
col suo cappello a terra rivolto
una mano senza corpo di colpo
un tintinnio in un allegro ingorgo
Passeggiando senza volto
lo sguardo proteso in avanti
gode distratto dalle ruote sullasfalto
delle vie pubblicitarie nascoste dai mercanti
flash di immagini ingozzano il loro acquirente
spiagge incontaminate e formose amanti
Steso al suolo riverente gli appare
lEuropa senza alcuna frontiera
che al casello autostradale
paga una farfalla per volare
La giovane gatta ridicolizza
laggiù verso i nuovi quadrati
gli asini fustigati
per la stupida e dolce furbizia
Passeggiando senza volto
solo una pillola al giorno
ed è cosi che in un attimo capovolto
lanimale si rigenera con un suono
ed ecco un uomo mansueto come stolto
sta immobile nellimpetuosità duragano
Passeggiando senza volto
sotto la luce di una stella
a volte lo specchio modella
un lotto incolto
anche un contadino
si guarda inarcato
ma nel primo raggio del mattino
riparte rasserenato
Mauro Leva
Alla stazione
Partono le persone come sempre,
quasi avessero degli appuntamenti.
Partono con modi rassegnati e
nelle loro vite insipide inutile
diventa il sudare in terra.
Partiamo tutti?
Anche questo treno è partito!
Vedo aeroplani in cielo e
tra le nuvole un gabbiano con
il cuore tra le ali.
Mario Ceccani
Accidia
Sono solo (ironico) su un treno
ad alta frequentazione. E il pomeriggio
stinge; ora ingoio
a
fatica: lacrime miste a immagini
di te con chi è punito a fingere
(vi pagano da attori). Ed io desidero
che lultimo dei viaggiatori
abbia lasciato il mondo un quarto dora fa:
non ho un gettone per dirtelo
ma a te bastava un portatile (altra ironia)
per un dialogo che non va
più in nessun luogo; non posso mai
parlarti,
gli altri ci riescono infelicemente: servono
frasi libere (terza ironia) e chi vive
per lelemosina di unattenzione:
debole, una trama resta
la
percorre
il buio che viene da binari imprecisati,
una vena di luce da una nube
a
me,
una linea di attese da me a te, lo scisma
da te verso la vita
ed
io riesco a dirtelo da un fuoco
in cui non ho difesa perché
lincandescenza non si può costringere e sembrarti
vero mi ha carbonizzato.
Costantino Belmonte
Volesse il tempo dargli più ragione
ne uscirebbe un po più sorridente
invece si ritrova in prostrazione
genuflettendosi col corpo e con la mente.
Nicola DUgo
Apri le tue ali
Aquila o Pegaso che tu sia,
apri le tue ali.
Non temere il sole,
tu non sei Icaro.
Luniverso che non ha confini
ti sembrerà poco,
ma, a non aver paura
si resta soli,
e il vento delle parole
confonde voci
di uomini e intriganti.
Diomedea,
da quella rupe di scogliera
e il mare mosso,
il tuo non è un canto damore,
ma resto qui ad ascoltarti,
e ad aspettare
quello che il tempo
ancora non mi ha dato.
Nunzio Gambuti
Tormento notturno
Come è triste la notte!
Il buio silente la mente tortura
Offuscato è il pensar
Che a ritroso rifugge
I mille sentieri percorsi.
Le tappe confuse e lontane
Ritornano in noi
E paura esse fanno
Se lire funesto esso fu
Perché amore non ebbe al fratello
Sconfitto e straziato
Da sorte infeconda
Si, lui che la mano tendeva
E di speranza ricolmo
In te confidò,
Ma tu non badasti
Ne pietà ti colse per esso
Ne dolore ti diè la sua amara sventura.
Perché già sventurato eri tu.
Meditando or lo sai
Che il bene soltanto germoglia
E concede la pace interiore
Che tanto aneliamo
La sola che allieta e conforta
Nel trittico amaro
Della nostra meschina esistenza
Marvin