10) Lutilizzazione dellenergia
Lenergia
viene utilizzata in moltissimi modi, che però possono essere schematizzati in poche
categorie principali. Luso del petrolio predomina nettamente sugli altri.Abbiamo
visto che cosa è lenergia ed abbiamo passato in rassegna, sia pure in modo
sommario, tutti i modi possibili per renderla disponibile. Vediamo adesso come viene
utilizzata.
Gli usi dellenergia sono un immenso numero, e sarebbe arduo indicarli tutti.
Inoltre, per uno stesso uso vengono usate, in molti casi, differenti forme di energia, e
viceversa. Per poter avere degli elementi confrontabili, occorre quindi innanzitutto
definire ununica unità di misura per tutte le forme di energia; poi, occorre
schematizzare tutte le utilizzazioni in alcuni gruppi ristretti particolarmente
rappresentativi.
Per quanto riguarda lunità di misura, verrà usato in questo
caso il TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio), in quanto questa unità è
abbondantemente utilizzata in tutte le statistiche sullenergia, ivi comprese quelle
diffuse dai giornali quotidiani e periodici e dalla RAI-TV.
Il TEP è la quantità di energia che viene fornita da una tonnellata
di petrolio greggio. Poiché ogni Kg di petrolio può fornire 10.000 Calorie, una
tonnellata fornirà 10 Milioni di Calorie; e poiché già sappiamo che una Caloria
equivale a 1/860 kWh, per ottenere lenergia in kWh occorrerà dividere per 860,
ottenendo il numero 11628. Per cui possiamo scrivere:
Una TEP = 11628 kWh
LUso di questa unità è molto pratico, perché permette di
riportare tutte le quantità di combustibile ad un unico combustibile di riferimento. Per
spiegarci meglio, una tonnellata di carbone, che ha un potere calorifico di 7400 Cal/Kg,
equivale a 0,74 tonnellate di petrolio. Quindi, una tonnellata di carbone può fornire
0,74 TEP. Viceversa, per ottenere una TEP dal carbone dovremo impiegare 1/0,74 = 1,35
tonnellate di carbone.
È
anche utile sapere che 1 TEP è dello stesso ordine di grandezza del consumo di energia
elettrica di una famiglia media in un anno... magari di una famiglia un pò sprecona. Una
TEP è anche quello che consuma un automobilista che fa una ventina di pieni alla sua
automobile, cioè che percorre più o meno 10.000 - 12.000 Km. Se qualcuno vuole
divertirsi a fare un pò di conti, può calcolarsi quante TEP consuma in un anno in base a
questi dati.
Ciò premesso, riportiamo ora in forma tabellare le quantità di
energia disponibili in Italia ed il modo in cui sono state utilizzate. I dati sono stati
desunti, elaborandoli, dalle statistiche fornite dallENEL (Produzione e consumo
dellenergia elettrica in Italia nel 1993). Le misure sono in milioni di TEP.
Come si può vedere nella tabella, luso del petrolio e suoi
derivati è prevalente per tutte le applicazioni ed è pari al 59% del totale, cioè a
circa i tre quinti.
|
combust.solidi |
prodotti petroliferi |
gas naturale |
energia elettrica* |
totale |
industria |
4,7 |
6,0 |
13,7 |
1,8 |
26,2 |
trasporti |
0,0 |
36,5 |
0,2 |
0,2 |
36,9 |
usi civili ed agricoli |
0,9 |
10,5 |
18,8 |
1,8 |
32,0 |
usi non energetici |
0,2 |
7,0 |
1,1 |
- |
8,3 |
generaz. energia elettrica |
4,7 |
24,3 |
7,9 |
- |
36,9 |
settore energetico ** |
1,1 |
6,1 |
0,5 |
0,5 |
8,2 |
totale |
11,6 |
90,2 |
42,2 |
4,3 |
148,3 |
|
* Di provenienza idroelettrica e geotermoelettrica |
** Comprende i consumi dei settori trasformatori
(raffinerie, officine del gas, centrali elettriche etc) e le perdite |
Ciò fa comprendere lenorme importanza di questi prodotti ed il
perché della affannosa ricerca di altre fonti di energia, in vista dellesaurimento
a più o meno breve termine delle risorse mondiali di "oro nero". Purtroppo, la
formazione del petrolio richiede secoli e secoli, mentre il suo consumo è molto più
rapido.
Si noterà che dalla tabella è stata esclusa, nella riga "energia
elettrica", quella termoelettrica, che ritroviamo come impiego delle fonti primarie
di energia nella quarta colonna. Lenergia elettrica effettivamente prodotta è
quindi pari alla somma di quella prodotta dai combustibili (solidi, liquidi e gassosi) e
dalla restante di origine idroelettrica e geotermoelettrica. Lenergia elettrica di
origine nucleare è ormai scomparsa dalla tabella fin dal 1989. Occorre chiarire che
quella prodotta dal combustibile è quella totale entrante; se ricordiamo quello che si è
detto delle centrali termoelettriche, quella uscente sarà circa il 40%, cioè da 36,9 si
ridurrà a circa 14,8 TEP, che sommati agli altri 4,3 dà un totale di 19,1; un pò meno
del 13% del totale.
Può essere interessante fare un bilancio dellenergia elettrica,
per il quale i dati sono non sole di facile reperimento, ma anche molto precisi ed
affidabili, in quanto le quantità di energia elettrica prodotte e consumate vengono
misurate con molta esattezza (frodi a parte!) dai contatori, che tutti conosciamo molto
bene per averne almeno uno in casa. Il bilancio verrà fatto usando di nuovo come unità
il kWh, ununità ormai familiare, che inoltre è quella effettivamente usata per il
conteggio e la fatturazione dei consumi di energia elettrica. Per evitare, al solito,
luso di numeri troppo grandi, ci riferiremo al suo multiplo "Milioni di
kWh", che vengono detti Gigawattora (GWh). Lanno di riferimento è sempre il
1993.
Per passare dai Milioni di TEP ai milioni di kWh bisognerà, come già
detto precedentemente, moltiplicare per 11628: Quindi, in Milioni di kWh, lenergia
prodotta dovrebbe essere :
19,1 x 11628 = 222.094 GWh
dove 19,1 è il numero dato più sopra e 11628 è il fattore costante
di moltiplicazione. In realtà, il numero esatto che troviamo sulla pubblicazione ENEL
"Produzione e consumo di energia elettrica in Italia" del 1993 è 222.788. Il
piccolo scarto è dovuto alle numerose approssimazioni ed arrotondamenti fatti nei calcoli
precedenti.
Lenergia è stata prodotta dai vari tipi di centrale in queste
quantità:
Centrali idroelettriche 44.483
Centrali termoelettriche 174.638
Centrali geotermoelettriche 3.667
Totale 222.788
Di questi GWh, una certa parte non è stata disponibile per gli utenti
finali, un pò perché è stata consumata dai produttori stessi per uso interno (motori
elettrici, impianti luce, etc.) un pò per le perdite. Questa parte assomma a 26539 GWh,
che sottratti ai precedenti danno come energia disponibile per i consumi un totale di
196.249 GWh. A questa bisogna però aggiungere lenergia che è stata fornita da
produttori esteri, il cui saldo (energia fornita allItalia - energia che i
produttori esteri hanno assorbito dallItalia) è pari a 39.432 GWh. Tenendo conto
anche di altri dati di minore importanza, che evitiamo di riportare per non annoiare il
lettore, abbiamo infine unenergia totale disponibile di 228.906 GWh, che le varie
categorie di utenti si sono ripartite nel seguente modo:
Agricoltura 4605
Settore terziario 44.171
Illuminazione pubblica 4.587
Usi domestici 56.412
Industria 119.231
Per gli amanti della statistica, diamo unulteriore suddivisione
di alcune voci:
Settore terziario:
Commercio, credito e assicurazioni 20.428
Trasporti e comunicazioni 9.476
Servizi e pubblica amministrazione 14.167
Industria:
Metallurgiche 23.440
Chimiche, der.petrolio e carbone 21.032
Meccaniche 18.058
Minerali non metalliferi 11.220
Tessili 9.001
Carta 6.385
Alimentari 8.339
Acquedotti 4.842
Materie plastiche 5.667
Estrattive 1.336
Altre 9.921
Riportiamo ancora due tabelle: landamento dei consumi elettrici
in Italia negli anni dal 1963 al 1992 e la richiesta di energia elettrica pro-capite nei
paesi della Unione Europea ed in alcuni importanti paesi del mondo nellanno 1992.
Non sono soltanto freddi numeri: su questi numeri è possibile fare qualche riflessione e
dedurre se in definitiva lenergia è o no necessaria.
Consumi di energia elettrica in italia dal 1963 al 1993 (in
GWh)
1963 62.769 1964 67.073 1965 72.515
1966 78.881 1967 85.412 1968 92.139
1969 98.271 1970 105.637 1971 109.933
1972 117.279 1973 125.829 1974 130.962
1975 128.639 1976 141.122 1977 146.185
1978 151.955 1979 160.012 1980 163.645
1981 162.798 1982 164.952 1983 164.302
1984 173.441 1985 177.509 1986 183.030
1987 192.622 1988 202.453 1989 211.322
1990 218.700 1991 223.619 1992 228.906
Consumi di energia elettrica pro-capite nel 1992 (kWh per
abitante in tutto lanno)
Belgio 6.730
Danimarca 6.310
Francia 6.680
Germania 6.060
Grecia 3.370
Irlanda 4.150
Italia 4.310
Lussemburgo 11.170
Paesi Bassi 5.480
Portogallo 2.990
Regno Unito 5.550
Spagna 3.810
Stati Uniti 12.170
Giappone 6.700
Unione Europea(media generale) 5.350
Come si può vedere da questa tabella, non meritiamo certamente la fama
di spreconi, visto che siamo quartultimi come quantità di consumi, allincirca alla
pari con lIrlanda e al di sopra soltanto di Grecia, Spagna e Portogallo. Rispetto
agli Stati Uniti, il nostro consumo pro-capite è uguale appena al 35%.
Lasciamo al lettore il commento su questi dati, che in parte si commentano da soli. Chi lo
desidera, può facilmente conoscere un maggior numero di dati rivolgendosi allENEL
per avere le statistiche sullenergia elettrica.
Questi dati sono comunque utili per comprendere meglio il risparmio energetico, di cui si
parlerà un pò più avanti.
Giovanni Vitagliano