Sommario anno X numero 11 - novembre 2001
I
NOSTRI PAESI... -
pag. 05
Nemi
Ars gratia artis
di Bruna
Macioci bmacioci@tiscalinet.it
Un artista che non vende le sue opere è quanto di più raro esista in un
mondo che sembra pensare solo al denaro. Ma lo scultore che ha esposto a
Nemi nel week-end del 13-14 ottobre è appunto di questo tipo. Taglioni,
che fa il professore di applicazioni tecniche nelle scuole medie, nel
tempo libero invece di andarsene a giocare a carte o a pallone, se ne va
per boschi e segherie a cercare pezzi di legno. Magari trova una radice di
quercia, o un ramo d’olivo, le fibre contorte gli accendono la fantasia;
si porta a casa il legno, lo lascia per due anni a macerare nell’acqua,
poi per un altro anno esposto all’aria. E infine lo affronta, lo studia,
lo lavora. Mani, sgorbie e scalpelli, a voi. Dal legno ecco una scultura,
una forma che pur seguendo le venature sembra però uscirne fuori,
diventando da materia idea. Un’idea che ha a che fare con la
libertà e la leggerezza, perché le sculture di Taglioni hanno sempre
un’ala, e l’immaginazione ci vede palpiti di veli o di vele, passaggi
di vento, passaggi d’angeli. Non c’è tanto una forma riconoscibile,
la riproduzione di una forma definita, quanto appunto l’evocazione
fantastica di una coppia che danza, di un’arpa, di un volto; e queste
lame di legno, quasi immateriali, che s’innalzano sottili a suggerire il
volo e l’aria. Sculture in legno, dorate, lustre, calde; e leggere,
aeree, pronte a salire in cielo. Non sono in vendita. Taglioni dice che
non potrebbe mai quantificarne il valore monetario; di più, che non
potrebbe staccarsene. Sono pezzi di vita interiore sua. Non può darli
via, non c’è cifra che tenga. Ma vale la pena di vederli, i suoi brani
d’immaginazione su piedistallo, con le loro fibre storte d’oro
vecchio. Nell’Atrio Valadier di Palazzo Ruspoli, accanto alle sculture
di Taglioni, erano esposte anche le ceramiche d’un altro artista,
Claudio Mannoni, anche lui professore di scuola media (insegna religione)
e, secondo la sua stessa deliziosa definizione, ceramista per svago.
Ceramica, l’arte antica degli illustri Della Robbia o di ignoti vasai
senza nome, l’arte trasversale ai secoli e ai millenni, l’arte povera
che ingentilisce il piatto in cui mangia il contadino, l’arte sublime
che decora sfarzosamente le suppellettili preziose dei Principi
rinascimentali. Mannoni crea le forme e le decora, ispirandosi ai fiori e
al Medioevo, rivisitando i disegni classici di tutta la storia della
ceramica e inventandosene di suoi. Piatti, vasi, brocche e bricchi, e
anche quadri: pannelli già incorniciati, con decori di Santi rubati
all’arte religiosa. Ha in mente un ciclo di questi pannelli con i miti
legati a Nemi; aspetta il momento buono. Aspettiamo anche noi di vederli.
Marino
77ma Sagra dell’Uva
I festeggiamenti per la 77ma Sagra
dell’Uva chiudono in bellezza.
di Anna
Maria Gavotti
Iniziati il 9 ottobre scorso, hanno avuto il momento clou domenica 14
ottobre con le consuete e tradizionali iniziative che caratterizzano
questa Festa autunnale ideata nel 1925 da Leone Ciprelli: la solenne
Processione storica con la benedizione dell’uva, il Corteo Storico, il
Miracolo delle Fontane che danno vino e la Sfilata dei carri allegorici.
Domenica 21 ottobre si sono chiusi i battenti, ma per questo epilogo non
poteva mancare un altro momento importante dedicato quasi esclusivamente
ad un prodotto tipico marinese che può essere degustato solo in questo
periodo di vendemmia: La Sagra della Ciambella al Mosto, giunta
quest’anno alla 5a edizione.
Zucchero, olio,
uva sultanina, lievito di birra, pasta di pane, farina, mosto, aroma di
limone: questi gli ingredienti che, grazie alle mani esperte dei nostri
fornai e pasticceri, che non riveleranno mai completamente tutti i segreti
della preparazione, hanno assicurato ai visitatori arrivati a Marino ben
10 quintali di prodotto che sta per diventare D.O.C.
La degustazione è stata allietata dal Gruppo di musiche e danze popolari
“Terrantica”. Al tipico dolce marinese è stato dedicato anche un
convegno dal titolo:
“Ciambella al mosto e vino di Marino – Matrimonio d’amore”.
Nella mattinata
domenicale hanno sfilato per le vie della città ben 30 auto d’epoca
partecipanti al Concorso di Eleganza di autovetture degli anni 1925 –
1950, curato dalla Scuderia dei Castelli Romani “Diavoli Rossi”.
Nella serata finale Marcello Cirillo si è esibito in concerto, con
la partecipazione di Adriana Volpe e Tiberio Timperi.
Infine, l’Arrivederci al 2002 con il consueto e grandioso Spettacolo
di Fuochi d’artificio che ha chiuso ufficialmente, com’è
tradizione, questa 77a Sagra dell’Uva di Marino.
Valmontone
In festa per la X Mostra Micologica
Successo senza precedenti a Valmontone per la decima Mostra Micologica,
accompagnata quest’anno da una serie d’appuntamenti culturali,
artistici e gastronomici che hanno portato, da sabato 13 a domenica 14
ottobre, almeno 20.000 persone nell’antico comune laziale. L’evento su
cui ruotava l’intera manifestazione, organizzata dal locale gruppo
micologico “Bruno Cetto”, è stato senz’altro la mostra allestita
nella superba cornice del palazzo “Doria Pamphili’’ che domina il
centro storico.
Il sottobosco è stato ricreato negli ampi spazi interni, con una varietà
sorprendente di funghi d’ogni specie, dai più comuni ai più pregiati
ed a quelli sconosciuti alla maggior parte delle persone, accompagnati da
erbe aromatiche e ben illustrati da indicazioni e materiale esplicativo.
In mostra, in un connubio ardito ma suggestivo, anche preziosi costumi
femminili, provenienti dal museo “des bellas artes de Valencia”,
realizzati da famosi stilisti spagnoli su ispirazione di capolavori
dell’arte.
Se il pubblico ha mostrato di gradire l’esposizione, un nutrito gruppo
d’esperti ha partecipato ai lavori del convegno sul tema “Raccolta dei
prodotti del sottobosco, tutela dell’ambiente e salvaguardia della
salute’’ che ha offerto l’occasione per bilanci e prospettive alla
luce delle nuove normative che regolano il settore.
Tra le personalità intervenute, il Vice Presidente del Consiglio
Regionale del Lazio, Renzo Carella, l’Assessore alle Politiche Agricole
della Regione Lazio, Antonello Iannarilli, il presidente dell’Ordine
degli Agronomi e Forestali della provincia di Roma, Riccardo Pisanti,
Massimo Samperi per il direttivo di Roma Natura, esperti micologi delle
AA.SS.LL. del Lazio ed il sindaco di Valmontone, Angelo Miele. Novità
assoluta anche il premio di pittura, che pur essendo alla prima edizione
ha riunito più di 50 artisti che con varie tecniche hanno privilegiato
temi paesaggistici e naturalisti. Vincitore di questa rassegna, il maestro
Fabio Novelli di Zagarolo.
Successo di pubblico sabato, per la serata dedicata al cabaret e alla
musica, che ha visto avvicendarsi sul palco Maurizio Mattioli, Nino
Taranto, Valentino, Gabriele Marconi e Luciano Fontana.
Domenica sera, l’appuntamento con la poesia in vernacolo romanesco, uno
dei momenti più apprezzati dal pubblico, organizzato in collaborazione
con la casa editrice “Pagine’’, da tempo, e sempre più, specialista
nell’allestimento di premi e spettacoli di poesia, in tutta Italia. Alla
magia dei testi si sono accompagnate canzoni, arie e stornelli
interpretati magistralmente dalla voce di Giorgio Onorato.
Non poteva mancare l’appuntamento con la gastronomia tipica locale, dove
ancora una volta i funghi erano protagonisti. Numerosi stand, allestiti in
tutto il centro storico, hanno offerto alle più di 20.000 persone la
possibilità di sperimentare, per l’intera durata della mostra, le
ricette della cucina tradizionale.
Insomma, per Valmontone, una splendida occasione da replicare.
Frascati
Esperanto, lingua senza confini
di Eliana
Rossi
Sono riaperti i corsi di lingua esperanto, gratuiti, che si tengono presso
la biblioteca di Frascati, il giovedì dalle 16 alle 17, primo livello, e
il martedì dalle 19 alle 20 livello avanzato. Giunto al quarto anno della
sua attività, il Gruppo Esperantista Tuscolano (GET) conta circa
venticinque soci, tra adulti e ragazzi che seguono con passione lo studio
di una lingua creata da Zamenhof, il cui scopo è
mantenere la fratellanza tra i popoli. Le lezioni sono tenute dal
prof. Renato Corsetti, docente di psicolinguistica presso l’università
“La Sapienza” di Roma, che quest’anno è stato eletto Presidente
dell’Associazione Universale di Esperanto. Al 70° congresso italiano
svoltosi a Trieste dal 28 luglio al 1° agosto, ha partecipato anche il
socio Carlo Masella, che nella sua relazione ha sottolineato come
nell’intervento del dott. Andrea Chiti Batelli “sia emersa
l’opportunità di indirizzare maggiori sforzi per sensibilizzare la
pubblica opinione mediante la stampa, la televisione, la radio, e
naturalmente internet, sull’esistenza di una lingua internazionale
ausiliaria, cioè l’Esperanto, che più di ogni altra può essere usata
con ottimi risultati negli organismi internazionali (come ad esempio
l’Unione Europea). In questa ottica è necessario far conoscere alla
pubblica opinione il reale pericolo di degrado delle lingue e culture
nazionali a causa della supremazia delle cosiddette “lingue di
lavoro”.
“Durante il congresso, inoltre, - continua Maselli - è emersa
anche un’altra interessante riflessione: la situazione dell’Esperanto
in Europa può essere paragonata a quella dell’Euro, la moneta comune
europea. Così mentre si è scelta come unità monetaria dell’Unione una
moneta nuova, neutrale, allo stesso modo si pensa che quando si dovrà
preferire una lingua comune, tale alternativa ricadrà sull’Esperanto”.
Per quanto riguarda i gruppi esperantisti attivi nei Castelli Romani va
menzionato quello di Ciampino che si è da poco costituito, il cui corso
si tiene presso la Pro Loco della città.
Marino
Convegno sulla “Strada dei vini”
di Gavotti
Anna Maria
All’interno del programma dei festeggiamenti per la 77a Sagra
dell’Uva, è stata promosso dall’Associazione Coldiretti di Roma, in
collaborazione con il Comune di Marino, la Provincia di Roma e la Camera
di Commercio, Industria e Artigianato di Roma, un convegno sul tema “La
Strada del Vino: prospettive di sviluppo dell’enoturismo”.
Sono intervenuti il Sindaco di Marino Fabio Desideri, l’Assessore
all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Roma Stefano
Giaggioli, il Direttore della Coldiretti di Roma Romano Giovanetti, il
Direttore dell’Azienda Romana per i Mercati Giuseppe Tripaldi.
Hanno rappresentato le Aziende vitivinicole Lino Fabi per l’Azienda
agricola Fabi Aldo e Fabio, Tullio Galassini per l’Azienda agricola
Galassini e Bruno Nicolini per le Cantine Nicolini.
Il convegno si è posto l’obiettivo di stimolare l’attenzione
dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori sull’annoso problema
della cosiddetta Strada dei Vini dei Castelli Romani, di cui da tempo si
parla e di cui pare sia vicina la definizione.
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