Sommario anno XI numero 2 - febbraio 2002
I
NOSTRI PAESI -
pag. 12
frascati
Dieci anni fa la scomparsa di
Franco Tosi
(Valentino Marcon) - L’8
maggio del 1992 veniva a mancare dopo breve malattia, Franco Tosi.
Ingegnere edile, Tosi era figura assai nota nel mondo cattolico tuscolano.
Nato nel 1922, fin da ragazzo aveva fatto parte della Associazione di
Azione cattolica S. Domenico Savio di Capocroce. Dal 1952 al 1956 fu
consigliere comunale eletto nelle liste della Democrazia cristiana. Nel
1962 il nuovo vescovo tuscolano, mons. Luigi Liverzani, lo chiamò a
sostituire Gianfilippo Micara alla presidenza di Giunta diocesana dell’ACI,
poi dal 1970 al 1977 fu presidente diocesano unitario di AC. Si può dire
che dal 1962 fino a poco prima della sua scomparsa, non ci sia stata
manifestazione ecclesiale di rilievo - anche a livello nazionale - che non
lo abbia visto presente e, molto spesso, protagonista.
Uomo di grande mediazione, negli anni alquanto ‘turbolenti’ del
post-concilio fu particolarmente impegnato sostenere il protagonismo dei
giovani nella chiesa tuscolana. Certamente si deve a lui, e a pochi altri
intorno a lui, nei difficili anni ’70, la sopravvivenza e poi la
permanenza e la continuità dell’Azione Cattolica in diocesi. Del resto
era guidato sempre da una precisa attenzione alla realtà e alla sua
evoluzione, per cui non aveva peli sulla lingua, e, in diverse occasioni,
faceva sentire chiaramente il suo parere.Valga per tutte questo stralcio
da una intervista pubblicata su Comunità diocesana del novembre 1970. "Buona
parte del clero (di allora, ndc) non dimostra indifferenza solo per l’AC,
ma anche per molte altre cose che riguardano la comunità dei fedeli;
credo che questo sia dovuto al fatto che sono pochi i sacerdoti che si
sono fatti contagiare dalle comodità e dal benessere della società dei
consumi, a scapito del loro ministero spirituale. Quanto poi all’attuazione
delle innovazioni promosse dal Concilio Ecumenico mi pare di poter
osservare come la gran parte di esse non sia ancora penetrata nelle
coscienze, ma sia rimasta in superficie, portando appunto per questo
notevoli confusioni. Per esempio per quanto riguarda l’apostolato dei
laici e la responsabilizzazione di questi nella comunità ecclesiale,
vediamo come tutti i sacerdoti ne parlano in senso affermativo ma poi sono
ben pochi che la sentano veramente".
Questa la realtà che denunciava Tosi trent’anni fa. Oggi che (forse) le
cose sono cambiate, resta quell’insegnamento a non tirare i remi in
barca e a non ritirarsi di fronte a battaglie che devono ancora essere
portate avanti. Intanto l’invito alla diocesi è quello di ricordare
degnamente chi ha dato tanto della sua vita per essa.
borghesiana
Affinché non resti una
frontiera
(Mauro Proietti) - Tornare a
Borghesiana dopo molti anni, ovvero semplicemente tornarvi dopo aver
gustato le esperienze positive realizzate in altre località, si rimane
sbalorditi per come il disinteresse degli amministratori locali e dei
cittadini rende sempre più lontano il progresso da queste parti.
Guardando lo stato di cattiva manutenzione delle strade del quartiere, l’inesistenza
quasi totale dei marciapiedi, l’occupazione di questi ultimi dalle auto
parcheggiate su di essi, con gli automobilisti che violano costantemente i
limiti di velocità (alcuni di essi non si comprende perché seguitino a
fare "i bulli di borgata", con eccessi privi di senso e di
intelligenza!), ci si rende conto del tipo di vita che si è costretti
fare quotidianamente.
I pedoni obbligati a camminare tra le auto, ad attraversare su passaggi
pedonali invisibili, ogni giorno rischiano la propria incolumità. Il
semaforo sulla via Casilina, fermo restando la negatività sulla
esecuzione dell’opera, è l’esempio tipico di come si potrebbe
intervenire per migliorare la sicurezza di pedoni e di automobilisti.
La costruzione totalmente abusiva del quartiere, effettuata dai cittadini
con estremi sacrifici, ha determinato il loro attaccamento alla
proprietà; la negligenza e l’incapacità degli amministratori pubblici
succedutisi nel tempo, ha fatto dimenticare la previsione di aree da
destinare al passaggio delle persone, unitamente a quelle per i servizi
pubblici; questo, doveva essere l’impegno prioritario di tutti gli
interessati al problema. Certo è che dal tempo delle vecchie strade
rivestite di "rapello" (sperone o ghiaia lavica), non ancora
asfaltate con ai lati i canali di scolo (le cunette), all’attuale triste
realtà, si capisce chiaramente cosa è avvenuto a Borghesiana.
La voglia di progresso che ogni popolo ha nel proprio istinto, spesso è
determinata dalla affannosa, egoistica ed esclusiva ricerca di ogni uomo,
del proprio benessere che porta a dimenticare la necessità di crescita
dell’ambiente in cui si vive. Si finisce con l’agire senza riflettere
sulla vita che faranno i nostri figli, i nostri nipoti, in un ambiente
degradato come quello comune a qualsiasi quartiere della periferia romana.
In questi luoghi, il tempo, la mano e la mente degli abitanti hanno
annullato gli sforzi e le speranze di altri che credevano in un futuro
migliore; ne è stato realizzato un luogo di "frontiera" (anche
se in altre parti d’Italia molte frontiere potrebbero essere di esempio
a tutti i quartieri della capitale!).
In ambienti come questo (come nel resto dei quartieri periferici delle
grandi metropoli del mondo), non potrà mai esserci sviluppo e progresso
perché manca la cultura dei rapporti sociali, dell’incontro con gli
altri e per gli altri; manca il senso del riscoprire il passato delle
proprie origini, del proprio essere uomo o donna, nella prospettiva di
migliorarsi per un futuro certamente più positivo.
La memoria storica è rimasta di pochi, ormai arresi all’evolversi dei
fatti ed incapaci a trasmettere ai giovani qualsiasi tipo di messaggio,
per stimolare in loro la ricerca di condizioni di vita che migliorino il
proprio quartiere per il bene di tutti.
monte compatri
Natale "insieme"
(Gabriella
Antiga) - Giovedì 20 dicembre
2001, i ragazzi del coro della scuola Media dell’Istituto Comprensivo di
Monte Compatri hanno augurato buon natale a genitori, insegnanti e
concittadini con un recital di canzoni natalizie eseguito nella suggestiva
atmosfera creata nella chiesa di San Silvestro dalla Comunità carmelitana
che li ha ospitati. La manifestazione è stata particolarmente
significativa anche per la partecipazione allo spettacolo dei bambini
delle classi IV e IV b della scuola elementare e soprattutto dei
componenti del gruppo Ensemble Saxophonia, Romeo Ciuffa, Silvia
Pennacchiotti, Silvio Villa, (ex alunni della scuola di Monte Compatri) e
Claudia Di Pietro. Grandi e piccoli "insieme" hanno presentato
le tradizionali melodie ispirate al Natale e perfino due canzoni composte
dagli alunni della Scuola Media. Il concerto è stato diretto dalla
professoressa Annalia Romanucci, docente di Educazione Musicale, che ha
organizzato la manifestazione insieme ad altri insegnanti dell’Istituto.
Al termine dello spettacolo padre Ennio, Priore della Comunità di San
Silvestro, ha inaugurato il Presepio ed ha rivolto parole di augurio ai
giovani, alle loro famiglie e a tutti i presenti con la disponibilità e
la simpatia che lo contraddistinguono in ogni occasione.
L’incontro è stato sponsorizzato da Giuseppe Carli di Monte Compatri e
da Roberto Proietti, che hanno generosamente offerto le vivaci magliette
rosse indossate dai componenti del Coro. Tra il pubblico che gremiva
numerosissimo la chiesa, erano presenti alcuni autorevoli componenti del
Coro "Alessandro Moreschi", che hanno ammirato ed applaudito l’esibizione
dei giovanissimi. Il prossimo anno assisteremo ad un nuovo concerto
"insieme"?
rocca priora
Stella al Merito del lavoro ad
Ennio Fiore
(Nicola Pacini) - Una bella
notizia ci giunge da Saarlouis – Germania – il nostro concittadino
Ennio Fiore è stato insignito della Stella al Merito del Lavoro dal
presidente della Repubblica Tedesca Joannes Rau. La cerimonia ha avuto
luogo il 15 dicembre scorso nella sede della villa Hammarschmidt a Bonn.
La cosa fa molto piacere a tutta la cittadinanza di Rocca Priora, che ha
sempre apprezzato il lavoro e l’impegno svolto da Ennio in questi anni.
Già nel mese di giugno dello scorso anno Fiore era stato insignito della
Stella al Merito del Lavoro dal presidente italiano Carlo Azeglio Ciampi,
ora anche il prestigioso riconoscimento da parte della suprema autorità
tedesca. Questi riconoscimenti giungono al culmine di una lunga vita spesa
nell’impegno verso la collettività italiana in Germania, un lavoro
serio per i connazionali, e per la comunità tedesca in cui vive, per le
tante iniziative portate avanti in collaborazione anche con la città di
Saarlouis. Da oltre 30 anni, si è sempre prodigato nel campo sociale,
portando avanti progetti unitari di impegno civile sia tra i connazionali,
sia con i residenti tedeschi. È stato uno dei promotori della società
sportiva Stella del Sud, ha promosso vari incontri a tutti i livelli,
sportivi, culturali, turistici. Da vari anni frequenti sono gli scambi di
giovani e anziani tra la città di Saarlouis e Rocca Priora. La squadra di
calcio di Rocca Priora ha partecipato a varie manifestazioni sportive in
Germania, la banda musicale Corbium è stata ospite a Saarlouis, anche gli
scout delle due città hanno partecipato agli scambi, sempre accolti
festosamente dai nostri connazionali, e dalla cittadinanza locale. Sposato
con la signora Maria Luisa, è stato anche consigliere comunale della sua
città. Lo scorso anno a Ennio Fiore e stata conferita la cittadinanza
onoraria di Rocca Priora, come pure ad un suo stretto collaboratore,
Giuseppe Infantino, attuale presidente della Società Stella del Sud.
Ennio ci ha dichiarato che proprio questi riconoscimenti rappresentano un
incitamento ad operare e si augura che da questi episodi si tragga nuova
linfa per alimentare una maggiore collaborazione tra Saarlouis e Rocca
Priora.
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