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Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002

 I NOSTRI PAESI - pag. 09
nemi
Un secolo di vita nemese
(Bruna Macioci) - Già proposta l’anno scorso, è tornata a furor di popolo la mostra fotografica ‘Un secolo di vita nemese’ curata dalla Pro Loco e dall’Associazione Culturale ‘Arcu da pete’. A furor di popolo è proprio la locuzione giusta, perché grande è stato il successo riportato sabato 18 e domenica 19 maggio in paese, nell’androne di Castello Ruspoli. Perché tanto successo? Perché la mostra illustra appunto il popolo di Nemi, da quando esiste la fotografia fino agli anni Cinquanta. Per i Nemesi è uno spasso. È come uno di quei vecchi film che ogni volta che la tv li trasmette li rivedi volentieri. Vedersi e ri-vedersi, con gli occhi di oggi, in prospettiva storica, col senno di poi. Un come eravamo, un come erano. Come era buffo! Come ero giovane... Come era bella! Vedi come era piazza Roma prima che facessero la scuola? Vedi la bottega di nonno? Guarda, c’erano ancora le carrozze! Non ti stanchi di guardare, di ridere, di intenerirti. Bene - si dirà - allora è una cosa per i Nemesi, a chi viene da fuori che glie ne importa? E no. Può essere interessante e divertente anche per chi nelle fotografie non riconosce nessuno: a vedere come ci si vestiva, come si viveva, come era il paese (che un pochino è cambiato, nonostante tutto. Ma solo un pochino, eh!). A percepire l’air du temps, a fare paragoni, a scoprire che anche mamma ce l’aveva, un cappello così... Un tuffo nel passato di ognuno.

monte compatri
Per la squadra di calcio un brillante campionato
(Davide Civerchia) - Al termine di un entusiasmante torneo, il Monte Compatri conquista il quarto posto nel girone H del campionato di seconda categoria, ottenendo di conseguenza il diritto a partecipare il prossimo anno alla coppa Lazio. La squadra castellana, formata da elementi molto giovani e abilmente orchestrata dal tecnico Roberto Reali, è stata capace di totalizzare cinquantatré punti, avendo collezionato quattordici vittorie, undici pareggi e soltanto tre sconfitte. Inoltre il risultato assume un valore più rilevante, se si pensa che il Monte Compatri, aldilà delle formazioni giovanili, ha partecipato in questa stagione ad un campionato dilettantistico dopo molti anni di assenza. Lo stesso allenatore ha cortesemente rilasciato alcune dichiarazioni. La sua squadra è stata protagonista di un ottimo campionato. Quali sono stati i "segreti" dell’exploit? "Credo opportuno dire che la squadra nelle ultime stagioni ha ben figurato, quindi il risultato di questo campionato non è da considerarsi un vero e proprio exploit. Penso che quest’anno si è avuta una conferma delle capacità di un gruppo costituto da ragazzi sicuramente lodevoli". Quale vittoria ricorda con più piacere, e quale partita invece desta più rimpianti?. "Con piacere posso ricordare ad esempio l’ultima partita, disputata contro il Belvedere. I rimpianti invece nascono per gli incontri pareggiati, in cui sarebbe stato senz’altro utile ottenere qualche punto in più". Il terreno di gioco utilizzato dal Monte Compatri per gli allenamenti e le partite casalinghe, ha influito negativamente sul rendimento della sua compagine? "Direi di si, purtroppo a causa del nostro campo alcuni giocatori hanno subìto degli infortuni." Può delineare gli obbiettivi per la prossima stagione? "Gli obbiettivi devono essere ancora concordati con la società; parteciperemo comunque alla coppa Lazio in cui sarà interessante confrontarsi con squadre derivanti da tutta la regione". Il sodalizio presieduto da Claudio Gara, è dunque una realtà calcistica interessante, competitiva e pronta a confermarsi tale anche in futuro.


monte compatri
Bello e impossibile…
(Luigi Baldassarre) - I Castelli Romani non hanno da invidiare nessun posto, luogo, paese o territorio d’Italia per bellezza paesaggistica, panorami, verde, storia, cultura, tradizioni, folklore, buona cucina, ottimo vino… ecc.
Uno dei paesi più importanti e significativi della zona è Monte Compatri, avviluppato da un verde lussureggiante con vedute e panorami strabilianti, a 360 gradi, davvero stupendi, ricco di storia, tradizioni, folklore, buona cucina e ottimo vino, dunque, con una forte connotazione turistica.
Esiste qualche albergo, dei ristorantini con ottima cucina paesana, le caratteristiche e ruspanti "fraschette", il famoso convento di S. Silvestro che può ospitare decine e decine di turisti, il tutto immerso in una salutare tranquillità, nonché tante altre bellezze interessanti ed importanti come monumenti, architetture, qualche sito archeologico e altri ancora da scoprire.
Però, c’è un grosso neo a Monte Compatri: non si riesce a sfruttare al meglio questa risorsa. Perché…?
Ho la netta sensazione che gli amministratori tutti (maggioranza e minoranza) non hanno compreso l’importanza del turismo che è l’asse portante dell’economia di questo paese. Infatti, non ne parlano mai e non mi sembra che abbiano progetti in merito da sottoporre alle altre forze politiche, alle organizzazioni associative locali e a quant’altri: insomma, non ci si propone a discutere, a confrontarsi tutti insieme per individuare e intraprendere il cammino verso un moderno sviluppo turistico, far si che tutta la cittadinanza attiva (commercianti, ristoratori, albergatori, associazioni, artigiani, industriali, i giovani ecc.) ne venga coinvolta.
Purtroppo e a malincuore si assiste alle solite e sterili diatribe "politiche" senza alcun costrutto, peggiorando sempre più l’immagine monticiana.
A questo punto, mi chiedo: "se non si ha un progetto politico, un obiettivo da raggiungere, come quello dello sviluppo turistico, cosa possono proporre gli Amministratori e le forze politiche tutte ad un paese come Montecompatri?". Risposta: "solamente ordinaria routine amministrativa-tecnica-burocratica indirizzata verso la logica della ‘indiscriminata cementificazione palazzinara’… dunque: paese dormitorio". Eppure, questa stessa Amministrazione ha sottoscritto il 26/9/2001, nella persona del vice-sindaco Schina Luciano, un Protocollo d’Intesa per il Patto Territoriale delle Colline Romane (P.C.R.) organizzato dalla Provincia di Roma tramite L’Agenzia di Sviluppo della Provincia (A.S.P.) che mira appunto allo sviluppo turistico di tutto il comprensorio dei Castelli, dunque anche di Monte Compatri.
Occasione questa da essere pubblicizzata, discussa con dibattiti seri; da coinvolgere tutta la cittadinanza, confrontarsi, magari anche scontrarsi, ma elaborare, infine, quelle giuste strategie per poter presentare progetti di sviluppo a chi di dovere. Insomma, l’Ente Comune avrebbe dovuto e dovrebbe essere il promotore, la forza propulsiva di questa vitale iniziativa; invece nulla di tutto questo risulta essere fatto o che si stia facendo… Silenzio assoluto!
In tal modo non si risveglia la coscienza civile "dal torpore" che da troppo tempo aleggia sui cittadini. Se non si percorre la strada maestra della "democrazia", Montecompatri resterà affossata, impelagata sempre più in deplorevoli pettegolezzi, senza avere in cambio nulla, neanche la "speranza".


san cesareo
Nuovo record per la Fiera
(Luca Marcantonio) - La settima edizione della Fiera di San Cesareo si è chiusa facendo registrare l’ennesimo record, non solo per quanto riguarda l’affluenza dei visitatori ma anche per il numero di espositori, per lo spazio messo a disposizione e per le richieste di partecipazione. Un grande successo raggiunto dall’Agenzia San Cesareo, dall’Ente Fiera presieduto da Pino Miglio, e dalla N.A.C.A. presieduta da Mauro Ginepri, che quest’anno si sono potuti giustamente inorgoglire dinanzi al riconoscimento ufficiale della Fiera da parte della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Allestita nel consueto spazio messo a disposizione dall’amministrazione comunale, la Fiera è stata aperta dieci giorni durante i quali sono giunti da ogni dove più di ventimila visitatori, con punte per le giornate festive di seimila presenze. Seimila anche i metri quadri destinati all’esposizione delle tipologie merceologiche più svariate, e viste le numerose richieste giunte da tutta Italia per poter essere presenti si lavorerà per un ulteriore aumento degli spazi per l’edizione del prossimo anno. Ovviamente in grande stile l’inaugurazione, avvenuta alla presenza del parroco e del sindaco di San Cesareo, rispettivamente Don Marcantonio Tulli e Filippo Mariani, dell’assessore allo sviluppo e attività produttive della Regione Lazio, On. Giuseppe Giorgio Ciardi, degli assessori Astorre, Calzoletti, e Cacciotti, del senatore Kappler e del presidente di zona della XI Comunità Montana, Mauro Vallerotonda. Piene di orgoglio le parole del sindaco Mariani, che ha fatto notare come si sia passati da una fiera di paese ad una fiera regionale. Mauro Ginepri ha poi proposto per il futuro l’istituzione di un consiglio composto da rappresentanti di Comune, Provincia e Regione.
Un grande successo quindi, grazie anche al lavoro dei volontari della Protezione Civile, della Pro-Loco, di Sandro Carletti. Il depliant, che ha ospitato la presentazione dello scrivente cronista, è stato realizzato da "Effetto Foto" con la grafica curata da Emanuele Latini. Da non dimenticare infine il servizio hostess svolto dalle splendide ragazze dell’Istituto Professionale di Palestrina, e l’intervento dell’ottima banda musicale di San Gregorio di Sassola.

 I NOSTRI PAESI - pag. 09

Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002