nemi
Un secolo di vita nemese
(Bruna Macioci) - Già proposta l’anno scorso, è tornata
a furor di popolo la mostra fotografica ‘Un secolo di vita nemese’
curata dalla Pro Loco e dall’Associazione Culturale ‘Arcu da pete’.
A furor di popolo è proprio la locuzione giusta, perché grande è
stato il successo riportato sabato 18 e domenica 19 maggio in paese, nell’androne
di Castello Ruspoli. Perché tanto successo? Perché la mostra illustra
appunto il popolo di Nemi, da quando esiste la fotografia fino agli anni
Cinquanta. Per i Nemesi è uno spasso. È come uno di quei vecchi film che
ogni volta che la tv li trasmette li rivedi volentieri. Vedersi e
ri-vedersi, con gli occhi di oggi, in prospettiva storica, col senno di
poi. Un come eravamo, un come erano. Come era buffo! Come
ero giovane... Come era bella! Vedi come era piazza Roma prima che
facessero la scuola? Vedi la bottega di nonno? Guarda, c’erano ancora le
carrozze! Non ti stanchi di guardare, di ridere, di intenerirti. Bene - si
dirà - allora è una cosa per i Nemesi, a chi viene da fuori che glie ne
importa? E no. Può essere interessante e divertente anche per chi nelle
fotografie non riconosce nessuno: a vedere come ci si vestiva, come si
viveva, come era il paese (che un pochino è cambiato, nonostante tutto.
Ma solo un pochino, eh!). A percepire l’air du temps, a fare
paragoni, a scoprire che anche mamma ce l’aveva, un cappello così... Un
tuffo nel passato di ognuno.
monte
compatri
Per la squadra di calcio un
brillante campionato
(Davide
Civerchia) - Al termine di un entusiasmante torneo, il Monte
Compatri conquista il quarto posto nel girone H del campionato di seconda
categoria, ottenendo di conseguenza il diritto a partecipare il prossimo
anno alla coppa Lazio. La squadra castellana, formata da elementi molto
giovani e abilmente orchestrata dal tecnico Roberto Reali, è stata capace
di totalizzare cinquantatré punti, avendo collezionato quattordici
vittorie, undici pareggi e soltanto tre sconfitte. Inoltre il risultato
assume un valore più rilevante, se si pensa che il Monte Compatri,
aldilà delle formazioni giovanili, ha partecipato in questa stagione ad
un campionato dilettantistico dopo molti anni di assenza. Lo stesso
allenatore ha cortesemente rilasciato alcune dichiarazioni. La sua squadra
è stata protagonista di un ottimo campionato. Quali sono stati i
"segreti" dell’exploit? "Credo opportuno dire che la
squadra nelle ultime stagioni ha ben figurato, quindi il risultato di
questo campionato non è da considerarsi un vero e proprio exploit. Penso
che quest’anno si è avuta una conferma delle capacità di un gruppo
costituto da ragazzi sicuramente lodevoli". Quale vittoria ricorda
con più piacere, e quale partita invece desta più rimpianti?. "Con
piacere posso ricordare ad esempio l’ultima partita, disputata contro il
Belvedere. I rimpianti invece nascono per gli incontri pareggiati, in cui
sarebbe stato senz’altro utile ottenere qualche punto in più". Il
terreno di gioco utilizzato dal Monte Compatri per gli allenamenti e le
partite casalinghe, ha influito negativamente sul rendimento della sua
compagine? "Direi di si, purtroppo a causa del nostro campo alcuni
giocatori hanno subìto degli infortuni." Può delineare gli
obbiettivi per la prossima stagione? "Gli obbiettivi devono essere
ancora concordati con la società; parteciperemo comunque alla coppa Lazio
in cui sarà interessante confrontarsi con squadre derivanti da tutta la
regione". Il sodalizio presieduto da Claudio Gara, è dunque una
realtà calcistica interessante, competitiva e pronta a confermarsi tale
anche in futuro.
monte
compatri
Bello e impossibile…
(Luigi Baldassarre) -
I Castelli Romani non hanno da invidiare nessun posto, luogo, paese o
territorio d’Italia per bellezza paesaggistica, panorami, verde, storia,
cultura, tradizioni, folklore, buona cucina, ottimo vino… ecc.
Uno dei paesi più importanti e
significativi della zona è Monte Compatri, avviluppato da un verde
lussureggiante con vedute e panorami strabilianti, a 360 gradi, davvero
stupendi, ricco di storia, tradizioni, folklore, buona cucina e ottimo
vino, dunque, con una forte connotazione turistica.
Esiste qualche albergo, dei
ristorantini con ottima cucina paesana, le caratteristiche e ruspanti
"fraschette", il famoso convento di S. Silvestro che può
ospitare decine e decine di turisti, il tutto immerso in una salutare
tranquillità, nonché tante altre bellezze interessanti ed importanti
come monumenti, architetture, qualche sito archeologico e altri ancora da
scoprire.
Però, c’è un grosso neo a Monte
Compatri: non si riesce a sfruttare al meglio questa risorsa. Perché…?
Ho la netta sensazione che gli
amministratori tutti (maggioranza e minoranza) non hanno compreso l’importanza
del turismo che è l’asse portante dell’economia di questo paese.
Infatti, non ne parlano mai e non mi sembra che abbiano progetti in merito
da sottoporre alle altre forze politiche, alle organizzazioni associative
locali e a quant’altri: insomma, non ci si propone a discutere, a
confrontarsi tutti insieme per individuare e intraprendere il cammino
verso un moderno sviluppo turistico, far si che tutta la cittadinanza
attiva (commercianti, ristoratori, albergatori, associazioni, artigiani,
industriali, i giovani ecc.) ne venga coinvolta.
Purtroppo e a malincuore si assiste
alle solite e sterili diatribe "politiche" senza alcun
costrutto, peggiorando sempre più l’immagine monticiana.
A questo punto, mi chiedo: "se non
si ha un progetto politico, un obiettivo da raggiungere, come quello dello
sviluppo turistico, cosa possono proporre gli Amministratori e le forze
politiche tutte ad un paese come Montecompatri?". Risposta:
"solamente ordinaria routine amministrativa-tecnica-burocratica
indirizzata verso la logica della ‘indiscriminata cementificazione
palazzinara’… dunque: paese dormitorio". Eppure, questa stessa
Amministrazione ha sottoscritto il 26/9/2001, nella persona del
vice-sindaco Schina Luciano, un Protocollo d’Intesa per il Patto
Territoriale delle Colline Romane (P.C.R.) organizzato dalla Provincia di
Roma tramite L’Agenzia di Sviluppo della Provincia (A.S.P.) che mira
appunto allo sviluppo turistico di tutto il comprensorio dei Castelli,
dunque anche di Monte Compatri.
Occasione questa da essere
pubblicizzata, discussa con dibattiti seri; da coinvolgere tutta la
cittadinanza, confrontarsi, magari anche scontrarsi, ma elaborare, infine,
quelle giuste strategie per poter presentare progetti di sviluppo a chi di
dovere. Insomma, l’Ente Comune avrebbe dovuto e dovrebbe essere il
promotore, la forza propulsiva di questa vitale iniziativa; invece nulla
di tutto questo risulta essere fatto o che si stia facendo… Silenzio
assoluto!
In tal modo non si risveglia la
coscienza civile "dal torpore" che da troppo tempo aleggia sui
cittadini. Se non si percorre la strada maestra della
"democrazia", Montecompatri resterà affossata, impelagata
sempre più in deplorevoli pettegolezzi, senza avere in cambio nulla,
neanche la "speranza".
san
cesareo
Nuovo record per la Fiera
(Luca Marcantonio) - La
settima edizione della Fiera di San Cesareo si è chiusa facendo
registrare l’ennesimo record, non solo per quanto riguarda l’affluenza
dei visitatori ma anche per il numero di espositori, per lo spazio messo a
disposizione e per le richieste di partecipazione. Un grande successo
raggiunto dall’Agenzia San Cesareo, dall’Ente Fiera presieduto da Pino
Miglio, e dalla N.A.C.A. presieduta da Mauro Ginepri, che quest’anno si
sono potuti giustamente inorgoglire dinanzi al riconoscimento ufficiale
della Fiera da parte della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Allestita nel consueto spazio messo a
disposizione dall’amministrazione comunale, la Fiera è stata aperta
dieci giorni durante i quali sono giunti da ogni dove più di ventimila
visitatori, con punte per le giornate festive di seimila presenze. Seimila
anche i metri quadri destinati all’esposizione delle tipologie
merceologiche più svariate, e viste le numerose richieste giunte da tutta
Italia per poter essere presenti si lavorerà per un ulteriore aumento
degli spazi per l’edizione del prossimo anno. Ovviamente in grande stile
l’inaugurazione, avvenuta alla presenza del parroco e del sindaco di San
Cesareo, rispettivamente Don Marcantonio Tulli e Filippo Mariani, dell’assessore
allo sviluppo e attività produttive della Regione Lazio, On. Giuseppe
Giorgio Ciardi, degli assessori Astorre, Calzoletti, e Cacciotti, del
senatore Kappler e del presidente di zona della XI Comunità Montana,
Mauro Vallerotonda. Piene di orgoglio le parole del sindaco Mariani, che
ha fatto notare come si sia passati da una fiera di paese ad una fiera
regionale. Mauro Ginepri ha poi proposto per il futuro l’istituzione di
un consiglio composto da rappresentanti di Comune, Provincia e Regione.
Un grande successo quindi, grazie anche
al lavoro dei volontari della Protezione Civile, della Pro-Loco, di Sandro
Carletti. Il depliant, che ha ospitato la presentazione dello scrivente
cronista, è stato realizzato da "Effetto Foto" con la grafica
curata da Emanuele Latini. Da non dimenticare infine il servizio hostess
svolto dalle splendide ragazze dell’Istituto Professionale di Palestrina,
e l’intervento dell’ottima banda musicale di San Gregorio di Sassola. |