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Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002

 I NOSTRI PAESI - pag. 17
castelli romani
6a giornata della verdura di Calahorra
(Tarquinio Minotti) - Il 24 aprile scorso, con la partenza di un bus gran turismo che trasportava i rappresentanti di sette paesi ed un cospicuo carico di merci messe a disposizione da ben 10 aziende, iniziava una grande, bella, e faticosa avventura nella verde regione spagnola della Rioja, dove avremmo proposto e promosso i prodotti della nostra zona.
L’occasione, era stata fornita dalla città gemellata con Monte Compatri, Calahorra, dove dal 26 al 28 aprile si sarebbe tenuta la "VI Giornata Gastronomica della Verdura".
Ricevuto l’invito a partecipare alla manifestazione, il comune di Monte Compatri proponeva ai comuni limitrofi di aderirvi tutti insieme in modo da offrire una gamma più completa possibile dei prodotti del nostro territorio.
Venivano inoltre contattate: la P.C.R. S.p.A., società di promozione turistica, numerose aziende produttrici, la Provincia di Roma, la Regione Lazio e gli Enti sovracomunali: Parco Regionale dei Castelli Romani e XI Comunità Montana, i quali disponibilissimi hanno partecipato fornendo prodotti e materiale promozionale dei Castelli Romani.
Dopo un lungo ed interminabile viaggio (24 ore), siamo giunti alla meta.
Calahorra ci ha accolto e ospitato come sempre. I suoi amministratori e numerosi cittadini ci sono stati continuamente al fianco, sia per mostrarci le bellezze della città che per aiutarci, risolvere e prevenire le nostre esigenze.
Nella preparazione dello stand per l’esposizione dei nostri prodotti e nella preparazione delle "degustazioni" da offrire al pubblico, qualsiasi nostra richiesta veniva esaudita, ogni problema era risolto in un lampo, mettendoci così in condizioni ottimali per operare.
Non appena aperto lo stand, subito una calca di gente si formava attorno al banco dove erano allineati i nostri prodotti.
Tutti curiosi, da prima, di vedere quanto avevamo esposto, poi di degustare e chiedere notizie sulle nostre produzioni, in seguito (il giorno dopo) di acquistare tutto quanto avevamo portato.
La manifestazione è stata un successo sotto tutti i profili. I giornali spagnoli, locali e nazionali e le reti televisive, hanno dato un ampio risalto alla nostra partecipazione. I nostri prodotti sono stati apprezzatissimi e la nostra cucina ha riscosso un enorme successo grazie anche alla presentazione fatta dalla cuoca Anna Dente, la quale ha anche preparato, coadiuvata dal cuoco Marco Mariani, tutte le specialità offerte al pubblico nelle degustazioni tenutesi nei giorni del 27 e 28 aprile.
Il grande affetto dimostratoci dai nostri gemellati ci ha ampiamente ripagato della fatica e del sonno perduto, così che poca ci è sembrata la moneta con la quale abbiamo potuto ripagarli: un concerto di buona musica eseguita dal quintetto Saxsophonia che si è esibito per il pubblico calagorritano.
Una curiosità, alla "VI giornata gastronomica della verdura" ha partecipato anche Caussade cittadina francese, anch’essa gemellata con Calahorra; mentre ad Hauza, villaggio del Sahara ex spagnolo ora annesso al Marocco, altra gemellata con la cittadina spagnola, sono stati devoluti tutti gli incassi dello stand dei Castelli Romani. Così che, non solo promozione da parte delle aziende partecipanti ma anche un’opera umanitaria che ha dato più valore alla nostra partecipazione.

castelli romani
Impressioni di un gentiluomo inglese
(Stefano Paolucci) - Tornando a sfogliare a distanza di qualche anno il bel volume The Correspondence of Henry David Thoreau (New York University Press, 1958), curato da Walter Harding e Carl Bode, ho fatto una scoperta molto piacevole, che spero possa interessare tutti coloro che amano la storia, le curiosità storiche e soprattutto le testimonianze di quei viaggiatori (per lo più stranieri) che nei secoli passati hanno soggiornato nei nostri paesi, lasciando per iscritto le loro impressioni. In una lettera datata Roma, 16 dicembre 1856 (ma imbucata a Londra il 22 febbraio 1857) troviamo alcuni paragrafi — finora inediti in Italia — dedicati ai Castelli Romani, ed in particolar modo al Lago di Albano, Monte Cavo e Rocca di Papa. Il destinatario è Henry D. Thoreau [v. Controluce di agosto e ottobre 2001], mentre l’autore della lettera è Thomas Cholmondeley. Questi era un ricco e intraprendente gentiluomo inglese di trentatré anni — "dai modi semplici e la mentalità liberale", come Thoreau lo descriverà —, istruito a Oxford e già autore di Ultima Thule, un libro pionieristico sulle colonie inglesi in Nuova Zelanda. E proprio all’epoca del suo ritorno dalla Nuova Zelanda (settembre 1854) Cholmondeley aveva conosciuto Thoreau, durante un lungo soggiorno che fece a Concord per incontrarsi con Ralph W. Emerson, di cui ammirava moltissimo gli scritti filosofici. L’arrivo di Cholmondeley nella piccola cittadina americana aveva suscitato un certo scalpore tra gli abitanti, in quanto il giovane inglese si era portato appresso ben dieci valige e una vasca da bagno personale. Sarebbe bello scoprire in che modo Cholmondeley si sia presentato agli abitanti dei Castelli Romani, sicuramente più avvezzi alle stravaganze dei forestieri. Una cosa appare comunque indubitabile: al cospetto del Lago di Albano, il giovane Cholmondeley non deve aver rimpianto troppo la sua piccola vasca da viaggio…


Roma, 16 dicembre 1856
[…] Questa è una terra incantata: San Pietro, il Pantheon, il Colosseo, etc. Ma lasciate che vi dica cosa mi attrae di più di Roma e dei suoi dintorni. Sono il lago e i boschi dell’antica Alba Longa, la città madre di Roma, che si vede molto chiaramente in lontananza (a circa quattordici miglia). Il lago, che è molto grande, di varie miglia di circonferenza, è situato nel cratere di un antico vulcano, e per tale ragione è in posizione sopraelevata. È circondato da boschi, principalmente di lecci; ma ci sono anche i pini domestici, le comuni querce decidue, ed altri alberi meravigliosi. Questi boschi sono traforati da un gran numero di splendidi sentieri.
Questa piccola mappa [Uno schizzo del circondario del Lago di Albano, purtroppo non giunto sino a noi, N.d.A.] vi darà un po’ un’idea di queste colline bellissime, del lago di Alba e di sua sorella Nemi. Come vedete, i colonizzatori si diressero a nord-ovest per fondare Roma; e ci si chiede, mentre si sta sulla sponda del lago, dove sia il lungo crinale o la strada da cui l’antica città (ormai del tutto scomparsa) derivò il suo nome, dato che ci si trova ad un’altezza sufficiente per osservare tutta la campagna circostante; ma ecco là il Monte Calvo, con l’antico tempio (ora un convento) di Jupiter Latiaris proprio alle nostre spalle e a molti metri sopra di noi (forse trecento). Quale posizione per una città! Che nido d’aquila! Qui c’è ogni varietà di scenario, con il mare perfettamente visibile all’occaso. Da qui si sale anche verso un moderno paese, chiamato Rocca di Papa, e attraverso un tratto del Campo d’Annibale (certo ricorderete quando egli s’approssimò così tanto a Roma), che è un altro bacino montano, in direzione del già menzionato tempio, ove le trenta città Latine solevano compiere i sacrifici. La via sacra che conduce sulla cima del monte esiste ancora. È piuttosto stretta, e lastricata con grandi pietre irregolari. Il monte Algido (non molto alto) sta dietro. Verso est, attraverso la Campagna, si vedono i monti sabini, con il Tevere che scorre in mezzo, e l’antico tempio di Bona Dea su una grande collina di presso. I colli dell’Etruria sono a nord, alle spalle di Roma, e il Soratte, un piccolo ripiano di roccia isolato, s’erge a metà strada tra essi e la Sabina. La neve sul Soratte marca un inverno molto rigido. […]


laghetto
Concorso Fotografico
(La redazione) - Il Centro Culturale "Laghetto" ha organizzato per il mese di giugno la IV edizione del Concorso Fotografico "Premio Laghetto".
il concorso è aperto a tutti i fotoamatori.
È possibile presentare una massimo di 4 foto a tema libero.
La data di scadenza per la presentazione delle foto è fissata per il 12 giugno 2002.
La premiazione si terrà il 23 giugno (quest’ultima data è suscettibile di variazione).
Il regolamento e la scheda d’iscrizione sono consultabili sul sito del centro culturale laghetto all’indizzo: www.centroculturalelaghetto.it

 I NOSTRI PAESI - pag. 17

Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002