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compatri
Relazione
dell’uscita al Tuscolo
(Classe
1° A - Istituto Comprensivo di Monte Compatri) - Giovedì
21 novembre, grazie agli operatori della Comunità Montana, la mia classe,
la 1° A, è andata al Tuscolo per festeggiare la festa della montagna e
dell’albero. Arrivati a Tuscolo ci hanno dato una dimostrazione di tiro
con l’arco. Ci hanno spiegato come si usa, e non solo; ci hanno elencato
tutti i suoi componenti: flettenti, frecce, corda, impugnatura e infine,
giunti; per proteggere le dita con la corda. Una volta tirate le frecce,
queste vanno a finire sui paglioni, strumenti di paglia dove vengono messi
dei cerchi di vari colori, ognuno dei quali vale un certo numero di punti.
Finita la dimostrazione, siamo diventati arcieri anche noi! Infatti ci
hanno fatto provare con l’arco: c’erano alunni che tiravano dritti al
paglione e altri che le mandavano tutte per terra! Quasi tutti gli alunni
presenti hanno partecipato, dopo di che abbiamo fatto merenda. Ci siamo
buttati tutti per terra e, mentre mangiavamo, c’era chi scattava le
foto. Ad un certo punto sono venuti alcuni giornalisti di Canale 23, che
hanno ripreso noi e i nostri insegnanti. Che emozione! Per noi era la
prima volta! Finita la merenda siamo andati in un prato, dove c’erano
degli animatori, che ci hanno fatto giocare agli antichi Romani: abbiamo
formato una Testuggine, cioè una specie di barriera protettiva con gli
scudi, e dovevamo avvicinarci al campo avversario, mentre i nemici ci
tiravano delle palline addosso e ...abbiamo vinto! Dopo il gioco, è
arrivato l’elicottero della Guardia Forestale, che abbiamo osservato con
molto interesse. Seguendo gli animatori siamo andati a vedere la messa a
dimora di un leccio. È stato un giorno molto divertente, vorrei riviverlo
ancora, e poi, tutti quegli escrementi sul prato e sulle nostre scarpe, le
risate... Insomma, è stato un giorno da non dimenticare. A conclusione
vorremmo fare un ringraziamento speciale all’Undicesima Comunità
Montana che ha organizzato questa manifestazione e alle professoresse che
hanno accettato di accompagnarci e di badare a noi: impresa alquanto
difficile. ”Grazie infinite a queste persone!”
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compatri
Concerto
di Santa Cecilia 2002
(Mirco Buffi) - Come ogni anno, da tempo immemorabile, il
Corpo Folkloristico Musicale Compatrum ha tenuto il concerto di Santa
Cecilia, esattamente il 23 novembre, nel salone del restaurato Palazzo
Annibaldeschi. Ottima l’esecuzione dei musicanti, quest’anno integrati
da alcuni elementi della Banda “Corbium” di Rocca Priora, grazie
all’intervento del maestro Gian Luca Cantarini il quale dirige entrambi
i gruppi musicali. Il concerto ha proposto brani di musica classica,
leggera e jazz, ma anche alcuni pezzi, molto apprezzati dal pubblico, del
compianto e amato maestro Filippo Martorelli, uno degli artefici del
rinnovamento della Banda Musicale di Monte Compatri negli anni ’70 che
la portò a raggiungere livelli professionali elevatissimi.
Pregevoli sono stati gli assoli di Daniele Porziani al flicorno baritono,
Silvio Villa e Ilaria Paciotti al sassofono contralto e, infine, di Angelo
Mastrofini alla tromba.
Oggi la “Compatrum” è composta da circa 25 musicanti e una ventina
di majorettes coordinate dalla brava Monica Rizzi, di cui abbiamo già
parlato su queste pagine, e che attualmente sta organizzando un corso
speciale per le ragazze delle scuole medie.
La manifestazione è stata presentata dalla giovane Emma Reda, per la
quale dire brava è senz’altro troppo poco: è stata perfetta.
Durante la cena sociale, che quest’anno si è tenuta presso il
ristorante “Er Messicano” (ci complimentiamo per l’ottima cucina),
abbiamo rivolto due domande al maestro Cantarini, che guida la Banda dal
luglio di quest’anno:
Qual’è il miglior pregio che ha trovato al Corpo Folkloristico
Musicale Compatrum?
Ho trovato una grande responsabilità. I giovani sono un po’ vivaci, e
vero, ma questo non sempre è un difetto, anzi... e poi, comunque, sono
contento di avere così tanti ragazzini nel gruppo, crescendo insieme
avranno la possibilità di creare quell’affiatamento che è
indispensabile in un’orchestra, mi entusiasma, infine, il fatto che
attualmente alla scuola di musica sono iscritti ben 12 allievi. Un’altra
cosa che mi ha particolarmente colpito di questa Banda sono le majorettes,
che qui a Monte Compatri tutti chiamano “tamburine”; sono bravissime e
si sente il lavoro svolto da Monica. Per quanto riguarda i musicanti,
ancora si avverte l’impostazione a
suo tempo data dal maestro Martorelli ed è eccellente.
I suoi programmi per il futuro?
Sicuramente sensibilizzare i giovani ad entrare nella Banda e poi vorrei
proporre più musica leggera, ma anche i vecchi brani di Filippo
Martorelli, scritti appositamente per questa Banda e per le sue majorettes.
albano
Palazzo
Savelli promosso set cinematografico
(Silvia Cutuli) - La Premiata Ditta, negli scorsi
mesi, ha trasformato la sala consiliare del Comune di Albano in un’aula
di tribunale dove sono state girate alcune scene della nuova serie di
sit-com “Finchè c’è ditta, c’è speranza”. Nelle stanze di
Palazzo Savelli hanno fatto così irruzione Francesca Draghetti, Tiziana
Foschi, Roberto Ciufoli e Pino Insegno.
Non finisce qui: nel mese di novembre la sede del comune di Albano ha
ospitato le riprese del nuovo film di Luciano Odorisio: “Guardiani delle
nuvole”. Il film è ambientato nel dopoguerra, racconta le vicende di
una povera famiglia di pastori delle campagne napoletane che si trovano ad
affrontare un nuovo tipo di vita dal momento in cui, il modello di
famiglia patriarcale legata all’agricoltura, va scomparendo, con alle
porte la rivoluzione legata all’era industriale che avanza. Cast di
tutta eccezione: Alessandro Gassman, Franco Nero, Leo Gullotta, Claudia
Gerini e Anna Galiena.
Palazzo Savelli, che ha fornito l’ambientazione a queste storie in
pellicola, nella realtà storica vede le sue vicende legate alle sorti
della famiglia Savelli.
In un documento del 1178 compare come Signore di Albano un certo Giovanni
della famiglia dei Savelli. Il Comune risorse sotto la protezione della
sua famiglia, che vi dominò per quattro secoli. In una Bolla del 1217
Onorio III (Savelli) donò al Vescovo della città la “Civitatem
Albanensem cum burgo et iternis”, la quale doveva perciò essere
fortificata con mura, al di fuori delle quali si estendeva il borgo.
Onorio IV si impossessò di Albano e lo incluse nei suoi possedimenti;
nella lotta tra Eugenio IV ed i Colonna, i Savelli si allearono con questi
ultimi ed il Papa, per punire i ribelli, fece distruggere completamente
Albano e Palestrina (1436). Sisto IV tolse poi il feudo ai Savelli e lo
fece governare dai Rovere. Riconquistato pochi anni dopo, nel 1501
Alessandro VI lo donò al nipote Rodrigo Borgia. Alla morte del Papa nel
1503 Albano tornò ad Antonello Savelli; passò a Paolo Savelli dei
Signori di Castel Gandolfo al quale Paolo III, nel 1607 conferì il titolo
di Principe di Albano. Nel 1697 il feudo fu messo all’asta: la Camera
Apostolica intervenne in diritto di prelazione lo estinse.
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La
Corsa dell’Angelo
(Davide Civerchia) - Il 1° novembre scorso si è tenuta a
Montecompatri la ventunesima edizione della Corsa dell’Angelo,
competizione di livello nazionale, sulla distanza dei quindici chilometri.
Una mattinata ricca di nuvole e pioggia non ha bloccato il regolare
svolgimento della gara. Circa trecento atleti sono partiti alle ore 10:00
da piazza Garibaldi, sono discesi, attraversando i territori di Monte Porzio Catone e di Colonna, per poi
risalire nel comune monticiano dove hanno raggiunto il traguardo, posto
nel cuore della caratteristica alberata di viale Busnago.
Da sottolineare tra gli uomini la vittoria del kenyano Ronald Munyao
della Fila Team Brescia, in 46’59”; secondo posto per Abdelkrim
Kabbouri con il tempo di 47’21”, terza piazza per Abdelaziz Elmakhrout,
in 48’44”. Tra le donne affermazione di Doriana Cetorelli della Old
Devils Roma, che ha fermato il cronometro a 59’46”; posto d’onore
per Simona Vittori in 1h01’07”; terza ha concluso Patrizia Leoncini,
1h03’26” il suo tempo. Tra le società invece, da notare senz’altro
la prestazione dell’Amatori Velletri.
Nonostante le condizioni climatiche non ottimali, dunque positiva quanto
interessante la ventunesima Corsa dell’Angelo che, va ricordato, è
stata la quarta ed ultima prova del circuito organizzato dall’Atletica
Tusculum, ovvero il Grande
Slam Podistico del Tusculum. Quest’ultimo, oltre alla gara monticiana ha
previsto nell’arco dell’anno anche il Giro delle Ville Tuscolane (il
25 Aprile a Frascati), la Corsa del Narciso (il 1° maggio a Rocca
Priora), il Trofeo dei Vini Pallavicini (il 28 settembre a Colonna). Da
evidenziare, peraltro, che le premiazioni relative allo Slam stesso si
terranno alle ore 11:00 di domenica 1° dicembre presso l’Auditorium
delle scuderie Aldobrandini di Frascati.
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