La
malinconia degli uomini
(Nunzio Gambuti) - La
malinconia ti assale a poco a poco, fino a quando ti senti stringere la
gola quasi a soffocare, e vedi il mondo tutto dall’altra parte che ti si
contrappone. La tua anima somiglia tanto ad un bambino impaurito, lasciato
solo in una stanza buia e senza finestre, mentre sa che dall’altra parte
del muro c’è un bambino diverso che sta giocando a pallone su un prato
di primavera. La malinconia è di chi ha il cuore nell’anima, dentro una
solitudine morale dove la vita e la morte sembrano uguali, quando tutti
noi, incapaci e senza voglia di ascoltare, prendiamo soltanto ciò che ci
è comodo. La malinconia è dentro una casa di cartoni e stracci e le
ombre intorno, voci oltre la siepe che non fanno rumore, ma tu non puoi
vederla né puoi sentirle, se ci passi davanti correndo. Troppo
velocemente attraversiamo il tempo che ci porta via le cose, ma quanta
voglia c’è di sentirsi dire: mi fermo ad aspettare la tua idea. Nessuno
può pensare di volare così in alto da trovarsi in cima all’universo,
perché l’universo non ha cime. Così stasera ci rimane davvero poco.
Quando la ragione delle proprie convinzioni si scontra con la brutalità
degli arroganti, questi ultimi risultano quasi sempre vincenti, e allora
più difficile ci appare vivere le proprie idee. Ma quanto più forte è
la voglia di esserci, tanto più alto è il prezzo da pagare per essere
noi, se ritieni davvero importante ciò che hai dentro, ciò che fai o hai
fatto, ciò che pensi, ciò che sogni, ciò che dici o soprattutto ciò
che non dici, quando il silenzio è anche tolleranza. Troverai sempre
qualcuno pronto ad offrirti la razionalità fredda del giorno dopo, quale
migliore risposta ai tuoi perché, ma dove non troverai mai la spontaneità
di essere vero. A volte la razionalità è come un pozzo senz’acqua e
non può dissetarti, così come quando arida è la terra, arido è tutto
ciò che dentro ci vive. La malinconia è un pensiero che ti porta
lontano, è non avere due ali per continuare a volare, è una storia
ancora da vivere. La malinconia è salutare da un treno che parte qualcuno
che non hai voglia di lasciare, è guardare negli occhi un uomo deluso, è
continuare ad aspettarti sapendo che non arrivi. Forse è per questo che
la malinconia ci prende sempre la sera, pensando a ciò che oggi non è
stato ma che forse sarà domani. |