Provare a
capire…perché?
(Gelsino Martini) - Dagli antipodi dell’Umanità la
domanda si ripete: chi siete? Quanti siete? Dove andate? Un Fiorino.
Questa
interrogazione mi lascia perplesso ed allora cerco delle risposte
prerogative.
Perché se
Washington possiede armi di distruzione di massa è una brava persona ed
invece Pionghyang, per lo stesso motivo, è cattivo?
Perché i
no-global sono violenti se manifestano contro la globalizzazione ed a
favore dell’autodeterminazione dei popoli ed invece le industrie U.S.A.
sono il progresso nonostante il mantenimento del brevetto sui farmaci
globalizzando i propri interessi e causando la morte di milioni di
persone?
Qual è il
pacifismo di Putin quando ordina alle truppe la repressione in Cecenia?
Come mai Saddam
Hussein deve rispetto alle risoluzioni dell’O.N.U.
ed invece gli Israeliani possono non considerare le risoluzioni
dell’O.N.U.?
Di tutte le
domande potremmo scrivere un libro, ma molto probabilmente non troveremmo
mai il bandolo della matassa. Vorrei alterare i concetti in discussione
così per provare a capire…..
L’attuale
situazione mondiale non ha il fulcro centrale su terrorismo, disarmo o
risorse energetiche. Ritengo fondamentale la conquista di una leadership,
ancora vagante dopo la caduta del muro di Berlino, che con un sistema a
blocchi aveva, più male che bene, indirizzato la società internazionale.
Il momento attuale
non è lo stesso postbellico drammatico, dal punto di vista umano, per le
atrocità e la violenza; oggi è in gioco l’universalità dei diritti
dell’Uomo.
La più grande
potenza bellica della terra recrimina a sé il diritto di decidere la
sorte ed il destino di qualsiasi nazione sovrana. A tutto ciò è legato,
naturalmente, un discorso di natura economica e sociale, riconoscendo al
proprio sistema superiorità nei confronti di altra natura e cultura.
Ciò che sta
avvenendo non è certo un monumento alla libertà ed alla democrazia. Vedo
solo un’arroganza nel mostrare la peggiore delle dabbenaggini umane, la
forza bellica. Vedo le Nazioni Unite impotenti sgretolarsi alla sudditanza
agli U.S.A.. Vedo uno sceriffo, con la canna fumante, circondato da
vice-sceriffi che non hanno voce nel parlare. Vedo bombe intelligenti
manovrate da esseri umani deficienti. Vedo l’inutilità di un gesto come
la guerra, nuova linfa per moti insurrezionali ed atti terroristici,
necessari allo sceriffo per consolidare il controllo socio-economico
mondiale.
Una certezza. Da
che si scrive la storia nessuna guerra ha condotto alla pace, ha
sostituito solo i vertici del comando. Dalla violenza non ho mai visto
nascere benessere e rispetto sociale. |