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Sommario anno XII numero 4 - aprile 2003

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Provare a capire…perché?
(Gelsino Martini) - Dagli antipodi dell’Umanità la domanda si ripete: chi siete? Quanti siete? Dove andate? Un Fiorino.

Questa interrogazione mi lascia perplesso ed allora cerco delle risposte prerogative.
Perché se Washington possiede armi di distruzione di massa è una brava persona ed invece Pionghyang, per lo stesso motivo, è cattivo?
Perché i no-global sono violenti se manifestano contro la globalizzazione ed a favore dell’autodeterminazione dei popoli ed invece le industrie U.S.A. sono il progresso nonostante il mantenimento del brevetto sui farmaci globalizzando i propri interessi e causando la morte di milioni di persone?
Qual è il pacifismo di Putin quando ordina alle truppe la repressione in Cecenia?
Come mai Saddam Hussein deve rispetto alle risoluzioni dell’O.N.U.  ed invece gli Israeliani possono non considerare le risoluzioni dell’O.N.U.?
Di tutte le domande potremmo scrivere un libro, ma molto probabilmente non troveremmo mai il bandolo della matassa. Vorrei alterare i concetti in discussione così per provare a capire…..
L’attuale situazione mondiale non ha il fulcro centrale su terrorismo, disarmo o risorse energetiche. Ritengo fondamentale la conquista di una leadership, ancora vagante dopo la caduta del muro di Berlino, che con un sistema a blocchi aveva, più male che bene, indirizzato la società internazionale.
Il momento attuale non è lo stesso postbellico drammatico, dal punto di vista umano, per le atrocità e la violenza; oggi è in gioco l’universalità dei diritti dell’Uomo.
La più grande potenza bellica della terra recrimina a sé il diritto di decidere la sorte ed il destino di qualsiasi nazione sovrana. A tutto ciò è legato, naturalmente, un discorso di natura economica e sociale, riconoscendo al proprio sistema superiorità nei confronti di altra natura e cultura.
Ciò che sta avvenendo non è certo un monumento alla libertà ed alla democrazia. Vedo solo un’arroganza nel mostrare la peggiore delle dabbenaggini umane, la forza bellica. Vedo le Nazioni Unite impotenti sgretolarsi alla sudditanza agli U.S.A.. Vedo uno sceriffo, con la canna fumante, circondato da vice-sceriffi che non hanno voce nel parlare. Vedo bombe intelligenti manovrate da esseri umani deficienti. Vedo l’inutilità di un gesto come la guerra, nuova linfa per moti insurrezionali ed atti terroristici, necessari allo sceriffo per consolidare il controllo socio-economico mondiale.
Una certezza. Da che si scrive la storia nessuna guerra ha condotto alla pace, ha sostituito solo i vertici del comando. Dalla violenza non ho mai visto nascere benessere e rispetto sociale.
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Sommario anno XII numero 4 - aprile 2003