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Sommario anno XII numero 9 - settembre 2003

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Il nuovo che avanza?! Mettilo nel frigo!!
(Nello Gentili) - Durante tutta la vita di un essere umano, il dilemma che spesso ci si trova ad affrontare è la difficile convivenza tra vecchio e nuovo, tra mentalità diverse, tra giovinezza e senilità, tra epoche storiche diverse. Come uscire fuori da questa situazione, che a volte è d’impedimento allo sviluppo collettivo, non si riesce bene a capire, si potrebbe cercare di tracciare delle linee guida che servano da faro nella notte, ma rimane comunque il fatto che l’orgoglio umano impedisce una convivenza, fatta di reale collaborazione tra spirito nuovo e spirito vecchio. Dovremmo cercare di trovare un punto, una base di partenza, da cui partire e costruire una nuova, duratura e pacifica convivenza tra i due modi di pensare. Forse sarà utopia, ma vale la pena comunque tentare, perché il nuovo ha bisogno dell’esperienza del vecchio ed il vecchio ha bisogno dell’entusiasmo del nuovo. Fondamentalmente il nuovo deve mettersi a disposizione del vecchio per via del suo archivio storico, della sua maturità ed il vecchio deve riconoscersi nel nuovo e dargli fiducia, se non esistono questi presupposti è inutile continuare a parlarne. Il nuovo è una realtà ineluttabile, è vivo e deve essere messo nella condizione ideale per poter lavorare per il bene della collettività. I fini e gli scopi devono essere comuni, per una chiara e trasparente politica a favore della società. Gli schieramenti all’interno producono solo spaccature che non fanno crescere il gruppo, di qualunque natura esso sia. Il vecchio ed il nuovo fanno parte della stessa famiglia e come in tutte le famiglie, le divergenze sono naturali, ma alla fine un punto d’incontro si deve sempre trovare, il gruppo è vivo se si discute insieme dei problemi. Raggiungere un punto che soddisfi i comuni interessi deve essere l’unica soluzione auspicabile per far sì che si vada avanti insieme. Fare un piccolo passo indietro oggi significa fare passi da gigante in futuro e, soprattutto, significa crescere e maturare in armonia. Badate bene, questa sembra retorica ma invece secondo me è l’unica ricetta per maturare mentalmente. Una frase che sembra calzare a pennello per valorizzare questi concetti è: “Il domani non muore mai”. Infatti, il passato, in quanto tale, è gia morto, fa archivio e va consultato quando serve, l’oggi rimane più verso il passato, quindi l’unica soluzione è guardare sempre al domani e lavorare per esso, per il bene di tutti.
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Sommario anno XII numero 9 - settembre 2003