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Sommario anno XII numero 9 - settembre 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 4
ariccia
L’appartamento del cardinale Flavio Chigi
(Luca Ceccarelli) - Nel Castello Chigi di Ariccia, già appartenuto alla famiglia Savelli, monumento architettonico di cui ci siamo occupati anche di recente su questo giornale nel numero di giugno 2003, si tiene fino al 21 settembre dalle 10 alle 19, tutti i giorni escluso il lunedì, l’esposizione dedicata a Le stanze del cardinale, in occasione dell’apertura al pubblico dell’appartamento al piano terra del Palazzo, fatto costruire per la più parte dal cardinale Flavio negli anni Sessanta del XVII secolo.
Il palazzo Chigi costituisce l’esempio più emblematico di quel passaggio, nei Castelli Romani, dalle rocche di epoca medievale ai palazzi signorili e alle ville di epoca rinascimentale e barocca. Con la riapertura al pubblico dell’appartamento, al piano terra nell’ala Nord Ovest del palazzo, dalle finestre si può ammirare, oltre al ponte monumentale voluto da Pio IX, una parte del magnifico bosco che circonda la villa. Fu Gian Lorenzo Bernini che suggerì di salvare l’ala ovest dell’antica fabbrica Savelli per incorporarla nel suo nuovo progetto. E l’intuizione fu certamente felice, anche se i lavori della “fabbrica” che egli avviò, proseguiti sotto la direzione di Carlo Fontana, vennero interrotti nel 1672 per essere ripresi solo a partire dal 1740 per volontà del principe Augusto Chigi.
Gli arredi e le decorazioni lasciati nelle sei stanze dell’appartamento a piano terra dai discendenti dei Chigi, che abitarono il palazzo fino al 1988, sono di notevole valore e bellezza: vasi in porcellana cinesi, tavoli in marmo, canterani del Seicento, affreschi alle pareti (la maggior parte dei quali, purtroppo, distrutti da infiltrazioni), stampe del grande Giuseppe Vasi, e soprattutto quadri, una raccolta di quadri di notevole entità, tra cui, tra una quantità di ritratti encomiastici per lo più di valore non eccelso, vanno menzionati il ritratto del Papa Alessandro VII Chigi e il ritratto del cardinale Sigismondo Chigi, bibliofilo ed erudito morto in giovane età, entrambi attribuiti da diversi studiosi (a cominciare da Federico Zeri) al grande pittore del Seicento Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio. Da ricordare inoltre, tra diversi quadri allegorici del ticinese Pier Francesco Mola, e numerose tele con scene di caccia (la più grande passione del cardinale Flavio Chigi) soprattutto, nella prima stanza, un’altra tela di grande valore: Pindaro e Pan, opera di soggetto mitologico del pittore seicentesco napoletano Salvator Rosa, riportata all’antico splendore da un restauro effettuato con il contributo della casa di produzione cinematografica Titanus. Molto felice, inoltre, appare la ricostruzione della piccola cappella, riportata all’antica disposizione seicentesca del mobilio, con un’interessante esposizione di arredi sacri.

velletri
Per Carletto, e non solo
(Luca Ceccarelli ) - Siamo abituati a pensare che i gruppi di giovani esploratori abbiano come finalità esclusiva l’intrattenimento e la formazione dei bambini e dei giovani, e di norma è questa la funzione a cui, con risultati alterni, rispondono i gruppi di scouts. Il gruppo dell’Agesci della comunità parrocchiale di San Martino, ubicata nel centro di Velletri, da alcuni anni affianca a queste tradizionali attività un’altra, sotto alcuni aspetti unica per la realtà veliterna, di assistenza alle persone in situazioni di povertà, disagio sociale, emarginazione e devianza: il Progetto Carletto.
Carletto viveva a Velletri fin quasi dalla nascita, e ormai da diversi anni, specialmente dopo aver perso i genitori, si era lasciato andare al randagismo, insieme al suo cane Wilky. Beveva, e alternava momenti di ubriachezza e di soliloqui che a volte diventavano decisamente deliranti, al punto da richiedere l’intervento della forza pubblica, con altri di tranquillità e di buon umore. È stato in uno di questi momenti di tranquillità che, chiacchierando con gli animatori dell’Agesci di San Martino ha fornito loro lo spunto per l’insieme di attività che delineano il progetto che si è appunto dedicato a lui. La sua fine è cronaca dei giornali: la mattina dell’11 agosto Carlo Russo è stato trovato impiccato, certamente suicida, in un capannone abbandonato fuori dalla città.
Carletto è morto, dunque, ma il Progetto Carletto va avanti. Tra momenti di entusiasmo e altri di sconforto, tra il sostegno dei parrocchiani e di tanti cittadini di Velletri e l’indifferenza delle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. Tra i magri finanziamenti che vengono dalla benevolenza di persone per lo più umili e con poche disponibilità, e mancato sostegno, per ora, della Caritas diocesana. Un dato, quest’ultimo, che è motivo di particolare rammarico per coloro che animano questa iniziativa, che fa pensare che qui ci si scontri con l’ansia di un’istituzione ecclesiale peraltro benemerita nella diocesi ma che, pur in buonafede, pretende di avere un controllo troppo rigido su qualsiasi attività caritativa e di volontariato si svolga nell’ambito del territorio che ad essa fa capo, timorosa di chissà quali guasti e degenerazioni.
Comunque, visitando i locali annessi alla chiesa parrocchiale di San Martino e parlando con gli animatori del centro, non si può che prendere atto che il Progetto rappresenta un punto di riferimento ormai irrinunciabile per i più emarginati tra la popolazione veliterna. Ogni sera, dal lunedì al venerdì, vi si svolge un servizio di mensa per circa venti persone, e ben 220 nuclei familiari sono assistiti, anche a domicilio. È stato attivato un punto di distribuzione- viveri, e dato che ormai frequentemente qualcuno chiede di fare una doccia,  si sta per attivare anche un regolare servizio-doccia.
Il centro ubicato nella parrocchia di San Martino costituisce un punto di riferimento per immigrati in difficoltà, anche solo di passaggio a Velletri, anziani soli e con un reddito inferiore alla soglia di povertà, carcerati che, finito lo stato di detenzione, hanno difficoltà a reinserirsi nel contesto familiare d’origine e a trovare un lavoro, famiglie in difficoltà economiche per via della mancanza di lavoro, o di un licenziamento, difficoltà che poi, con il passare del tempo, si possono superare, ma che, senza alcuna forma di sostegno, diventano macigni impossibili da spostare. Ma l’attività del Progetto Carletto è rivolta anche a situazioni più specifiche di devianza, che hanno indotto il SERT e il Centro d’igiene mentale locali a giovarsi più di una volta del sostegno pratico degli animatori del Progetto.
Ma è una missione ormai troppo onerosa per poter essere assunta solo dal gruppo scouts dell’Agesci e da qualche persona amica, cosicché, come mi ha spiegato Roberto Cavola, uno dei responsabili, si è deciso di comune accordo che la comunità parrocchiale (che, come tale, è una realtà che ha anche dei risvolti economici) se ne assumesse in prima persona la gestione. C’è da sperare che le istituzioni, a cominciare dall’amministrazione comunale, si accorgano finalmente dell’esistenza di questa attività, che contribuisce a rendere Velletri meno triste per tante persone.

laghetto
Festa in onore di san Lorenzo martire
(Don James) - La festa di san Lorenzo Martire è, per tutti coloro che vi partecipano e per noi che la organizziamo, un momento di incontro, di ritrovo e grande divertimento. Ma la festa non è solo questo: è molto di più!
Nata come semplice festa parrocchiale, nel tempo e grazie alla partecipazione di tanti nomi famosi, la festa di Laghetto è diventata un appuntamento immancabile non soltanto per i nostri compaesani ma anche per gli abitanti dei paesi limitrofi. Questo perché a Laghetto è possibile ritrovare l’atmosfera delle classiche feste di paese ma anche il piacere del cambiamento.
Con il passare degli anni la nostra festa ha saputo modificarsi e crescere, adeguatamente alle esigenze di un pubblico sempre più vario; per questo alcuni momenti sono stati riservati ai bambini, altri agli amanti del ballo, altri ancora ai giovani e agli amanti del caberet.
Ancora una volta abbiamo cercato di introdurre delle novità (ne è un esempio la “serata Teatrale”).  Senza però mai dimenticarci delle tradizioni (anche quest’anno ritroverete “la gara di Briscola”, e “la serata di liscio”).
E a proposito di novità quest’anno al calendario della nostra festa è stato aggiunto un giorno in più.  Quindi si comincerà Venerdì 5 Settembre, proprio con la gara di Briscola e si terminerà Domenica 14 Settembre la grande serata finale con lo spettacolo del cabarettista Alessandro Di Carlo.
La festa di San Lorenzo Martire non è però soltanto divertimento ma anche tanta cucina e buon vino.  Nelle varie serate, infatti, verranno proposti i piatti tipici della cucina italiana, sempre realizzati a regola d’arte dalle nostre ottime cuoche.
Chi ha partecipato a questa festa non è rimasto mai deluso ed è forse per questo motivo che ogni anno sempre più gente accorre numerosa.
Quindi se volete passare delle belle serate in allegria, insieme a noi e agli artisti che parteciperanno quest’anno, non mancate!
Noi siamo qui ad aspettarvi…
Nel sito di Controluce (www.controluce.it) nella rubrica “agenda” potrete trovare io programma completo della manifestazione.

castelgandolfo
Mezza Maratona Castelli Romani
(Luigi Agliocchi) - Anche in questo 2003 si terrà la Mezza Maratona dei Castelli Romani, giunta alla V edizione, 1° Trofeo Errebian.
La competizione, ormai entrata nel calendario delle classiche nazionali di podismo, si snoderà su un percorso assai suggestivo sia dal punto di vista spettacolare e paesaggistico sia per le caratteristiche tecnico-sportive. La corsa podistica partirà ed arriverà a Castel Gandolfo, il 28 settembre 2003, e attraverserà i comuni di Albano, Ariccia, Genoano, Rocca di Papa e Marino.
L’organizzazione della corsa è tenuta dall’Associazione Amici del Parco dei Castelli Romani.
Gli enti patrocinanti sono: la Regione Lazio, la Provincia di Roma, la FIDAL, il Parco Regionale dei Castelli Romani, i comuni di CastelGandolfo, Albano, Ariccia, Genoano, Marino e Rocca di Papa.
Lo sponsor tecnico è Diadora.

SOS: Colonia felina cerca volontari

Una colonia felina di circa 60 gatti situata a Roma, zona centro-ovest, cerca urgentemente volontari anche per poche ore a settimana. Regalate un poco del vostro tempo ai nostri gatti, vaccinati e sterilizzati, ve ne saranno e ve ne saremo infinitamente grati.
Contattate Daniela, tel. 347.2319509
Grazie!
 I NOSTRI PAESI - pagina 4

Sommario anno XII numero 9 - settembre 2003