monte
compatri
La
Croce Rossa
(Mirco Buffi) - C’è un mondo, la cui importanza supera
ogni altra attività umana. Supera l’impegno dei medici, degli
scienziati, dei custodi dell’ordine, dei militari; perché tutte queste
persone, alle quali sicuramente riconosciamo, secondo i casi:
il pericolo in cui lavorano, la fatica, il disagio, ecc, comunque
percepiscono uno stipendio, sono cioè pagati e quando circola il dio
denaro, si oltrepassa
qualsiasi ostacolo.
Nel mondo di cui dicevo
prima, invece, l’unica cosa a circolare è il volontariato: il desiderio
di rendersi utili e dare qualcosa seppur minima agli altri. E non è che
non ci si trovi di fronte a tutte quelle difficoltà che citavo
poc’anzi. Questo mondo lo conosciamo tutti, ma troppo spesso ci scorre
davanti senza che ne riconosciamo dovutamente i meriti finché, e prima o
poi capita a tutti, non ne abbiamo bisogno.
Mi riferisco alla Croce
Rossa.
La Croce Rossa è
un’organizzazione che opera in tutto il mondo e in tutte le situazioni,
non credo sia necessario che mi dilunghi oltre sul suo operato.
Ma la Croce Rossa,
udite, udite, non opera solo in Bosnia, in Iraq…: la Croce Rossa
Italiana è presente anche a Monte Compatri e in ogni più piccolo paese
del suolo nazionale, negli angoli più sperduti; e le difficoltà,
credetemi, non sono minori: diverse, forse, ma sempre complicate.
La sezione di Monte
Compatri, ad esempio, per poter offrire un servizio completo nell’arco
delle 24 ore, avrebbe bisogno di molti più volontari rispetto agli
attuali 30 operativi che purtroppo riescono solo in parte a coprire la
giornata completa. Le chiamate di pronto intervento non provengono solo da
Monte Compatri, ma possono arrivare anche dagli ospedali del circondario e
della capitale. Anche un privato può richiedere l’utilizzo
dell’ambulanza, magari per un intervento che non sia di pronto soccorso
ma solo di trasporto di persona malata, ma in questo caso occorre il nulla
osta della delegazione di Monte Porzio Catone dalla quale la sezione di
Monte Compatri dipende. Il fatto di non essere una delegazione autonoma
crea alcuni problemi di carattere economico e organizzativo. La sezione di
Monte Compatri, infatti, non può amministrare i suoi incassi (iscrizioni
e donazioni in denaro), che sono invece gestiti da Monte Porzio Catone.
“I nostri obiettivi
–ci dice Marco Bonome (Responsabile Gruppo Volontari di Monte Compatri)-
sono pochi e semplici, ma basilari: innanzi tutto diventare autonomi,
per poter organizzare meglio il nostro lavoro e acquistare tutte le
attrezzature di cui abbiamo bisogno, come ad esempio una barella a
cucchiaio che costa appena 450 euro, ma che non gestendo il denaro non
possiamo comprare. Poi vorremmo una maggiore partecipazione della
popolazione che ci permetterebbe quella famosa autonomia e di essere
sempre presenti con la nostra
sussistenza durante gli eventi sportivi e folkloristici. Di fatto già lo
siamo, ma potremmo essere in grado di fare qualcosa di più, ad esempio
nel piano di Protezione Civile.”
“Di sicuro
–aggiunge Angelo Ciriaco (Responsabile dei
Servizi)- vogliamo poter essere attivi 24 ore su 24. Vorrei cogliere
l’occasione che ci offre Notizie in… Controluce, per ricordare che i
nostri servizi si pagano, ed è giusto che sia così, ma un socio ha
diritto, in caso di necessità, al trasporto gratuito. Ma aldilà del
gratuito o meno, in una società come quella moderna, dove si tende a
chiudere i piccoli ospedali con il risultato che a volte l’ambulanza
arriva da molto lontano, è tranquillizzante sapere che sotto casa abbiamo
un’ambulanza e personale preparato per ogni evenienza, e questo può
salvare la vita a tante persone.”
Insomma, come dicevo
all’inizio, la Croce Rossa serve ovunque, ed ha bisogno di
collaborazione di ogni tipo, per cui chiunque desidera dare una mano, può
recarsi alla sede in viale Europa 4, il martedì e il sabato dalle ore
16.00 alle 20.00, e il giovedì dalle ore 9.00 alle 12.00, oppure
telefonare negli stessi giorni e orari al n° 06.9486884. La quota di
iscrizione annuale è di 8 euro per un socio attivo (lavoratore), e di 19
euro per un socio non attivo (onorario). È troppo per salvare vite umane?
marino
- ciampino
Servizi
sociali. L’unione fa la forza
(Luca Ceccarelli) - Mentre da diversi anni si parla di
decentramento, federalismo e “devolution”, paradossalmente
diminuiscono le risorse effettive per mettere in opera questi principi.
Specialmente, a dire il vero, dall’insediamento del governo Berlusconi,
che nelle leggi finanziarie che si stanno succedendo in questi anni tende
a decurtare le risorse destinate ai comuni per i servizi socio-sanitari.
Non resta, dunque, che puntare su una gestione più razionale delle
risorse disponibili, affidandosi anche alla creatività e allo spirito
d’iniziativa.
Un esempio in tal senso
si è avuto, il 2 luglio del 2002, con la nascita del “Distretto per la
gestione associata dei servizi e degli interventi a valenza sociale”,
con un accordo tra i comuni di Marino e Ciampino e la Asl Roma H. Questo
accordo poggia le sue basi sulla legge-quadro del parlamento italiano per
la realizzazione del sistema di interventi e servizi sociali 328 dell’8
novembre 2000. Con la nascita del Distretto è stato formulato anche il
relativo Piano di zona, per individuare “gli obiettivi strategici e le
priorità di intervento nonché gli strumenti per la relativa
realizzazione”, secondo i criteri stabiliti all’articolo 19 della
detta legge. Il territorio del distretto coincide con quello dei comuni di
Ciampino e Marino nell’ambito della Asl Roma H.
Un problema tipico degli
interventi e dei servizi sociali offerti dai comuni è che spesso non sono
conosciuti, specialmente da chi ne avrebbe più di tutti un reale e
concreto bisogno. È da questa esigenza che nasce la Carta dei servizi
sociali, presentata la mattina del 20 novembre 2003 presso il Casale
dei Monaci di Ciampino, presenti Ugo Onorati e Walter Enrico Perandini,
sindaci, rispettivamente, di Marino e di Ciampino, e gli assessori
competenti delle due amministrazioni comunali. Si tratta di un opuscolo di
informazione che è stato stampato in trecentomila copie, che verrà
distribuito ai cittadini residenti nei territori dei due comuni, e che
offre la possibilità di conoscere, nel dettaglio, tutti gli interventi
sociali che vengono attivati nel Distretto socio-sanitario integrato. La
grafica dell’opuscolo è vivace e accattivante, la sua strutturazione è
molto articolata ma anche molto chiara. Vi vengono elencate le varie
tipologie di servizi, dall’assistenza domiciliare ai servizi di ascolto
e orientamento, dagli interventi di sostegno economico per persone in
stato di povertà agli interventi di aiuto al reinserimento per coloro che
hanno scontato una condanna penale, dalle case-famiglia per i malati di
mente, ai servizi di vario genere per gli anziani, a quelli per i
disabili, ai SERT per i tossicodipendenti, ai servizi per gli immigrati.
Per ogni offerta vengono spiegati i requisiti di accesso. Alla fine
dell’opuscolo vi è inoltre un nutrito elenco delle realtà di
associazionismo e volontariato sociale operanti nel territorio, e un
modulo fotocopiabile per presentare eventuali reclami o attestazioni di
gradimento ai due comuni e alla Asl Roma H. Da parte nostra, non possiamo
che augurarci che una simile iniziativa possa coinvolgere, in futuro,
anche gli altri comuni dei Colli Albani.
cecchina
Oratorio
Beato Giovanni Piamarta
(Silvia Cutuli) - “È una necessaria palestra di vita
dove l’amicizia, il senso della disciplina e del bene comune, il gioco e
il rigore morale, l’istruzione religiosa, la preghiera, la letizia si
fondono insieme per aiutare a crescere i giovani nell’amore alla vita”
(Paolo VI).
Poche parole prese in
prestito, bastano a dare il senso di una nascita importante a Cecchina:
l’”Oratorio Beato Giovanni Piamarta”. Sabato 20 dicembre tutta la
cittadinanza ha partecipato all’inaugurazione del nuovo spazio, in prima
linea il sindaco Marco Mattei, il Vescovo della Diocesi di Albano Laziale,
ed il “parroco dei miracoli”, come è stato soprannominato Padre Ciro.
Lo merita tutto il titolo, visto che è soprattutto grazie alla sua
tenacia, che un’idea è diventata progetto ed oggi realtà. I
professionisti e gli artigiani di Cecchina hanno lavorato alla
realizzazione dell’oratorio, tutta la comunità ha dato il suo
contributo materiale e di collaborazione. Uno spazio di tutti, aperto a
tutti, per i bambini, i ragazzi, gli adolescenti, i giovani nonché gli
adulti coinvolti nelle attività di gestione, controllo, animazione.
Resta il ricordo delle
recite scolastiche nel vecchio teatro parrocchiale, la sala ora può
ospitare fino a quattrocento persone, è completamente rinnovata, pensa al
futuro. A questo proposito il Governo ha recentemente riconosciuto il
ruolo socio educativo degli oratori, come luoghi in cui ci si realizza
individualmente, di socializzazione, dove attraverso lo sport ed altre
iniziative di solidarietà e promozione sociale, si contrastano le
discriminazioni, i disagi e le devianze, promuovendo la persona ed i suoi
valori. Grandi sono le prospettive in questo senso: è prevista la
possibilità di collaborare con le associazioni, i gruppi e i movimenti
del territorio, nonché con il distretto scolastico, con la Pro-loco e
l’amministrazione comunale; in programma anche la gestione del campo
sportivo. Non resta ora che animare questo grande contenitore con la
creatività, la libertà, la gioia, per farne oltre che un insieme di
strutture, sia pure funzionali, un ambiente di vita.
frascati
Gran
Galà di Arti Marziali
(Mirco Buffi) - Circa 700 persone hanno assistito alla 6°
edizione del Budo Night, gran galà di arti marziali che si è
tenuto il 14
dicembre
a Frascati presso il Palazzetto dello Sport adiacente alla Banca
d’Italia. Alla manifestazione sportiva erano presenti il sindaco di
Frascati Franco Posa, l’Assessore allo Sport di Frascati e molte altre
personalità della politica, sport e imprenditoria dei Castelli Romani,
molti dei quali hanno fatto parte della giuria che ha valutato la
preparazione dei ragazzi che si dedicano alle Arti Marziali.
Le discipline
rappresentate in questo evento sportivo, sono state: Hwal Moo Do, Tae Kwon
Do, Karate Kung Fu, Vietavo Dao, Ju-Jutsu, Yoseikan Budo, Aikido e tante
altre. Durante la manifestazione si sono alternate esibizioni spettacolari
ed emozionanti, a prove cariche di tradizione ed energia spirituale, per
poi finire con la dimostrazione dei Maestri di Hwal Moo Do che conteneva
tutti gli aspetti: tecnica, spettacolarità, spiritualità e tradizione.
Tanti anche i bambini dai sei ai 10 anni che hanno partecipato
coinvolgendo ed emozionando gli spettatori che non erano solo genitori o
amici, ma anche semplici appassionati di sport che nelle discipline di
Arti Marziali riconoscono soprattutto l’alto valore formativo della
personalità dei giovani. Ancora una volta chi scrive si è reso conto di
persona, a differenza di quanto pensano molti, che l’arte marziale non
è uno sport violento,ma educativo sia dal punto di vista fisico che
caratteriale e che sa regalare emozioni forti come durante questo galà
durante il quale è emerso solo puro divertimento che ha incollato ai
sedili tutti gli spettatori fino alla fine.
La serata è stata
condotta dal presidente dell’Associazione Italiana H.M.D., maestro
Rolando Grossi, il quale al termine della manifestazione ha voluto
ricordare che nel H.M.D. ci si sente e si opera come in
una grande famiglia, cosa avvertita e confermata dal Sindaco di
Frascati durante il suo intervento, ma anche da tutti i rappresentanti la
giuria durante la premiazione che ha visto classificarsi al primo posto la
squadra di Vietavo Dao di Roma; al secondo posto la squadra di Hwal
Moo Do del maestro Roberto Capogna e al terzo posto la squadra di Hwal
Moo Do capitanata dall’istruttore cintura nera 3° DAN Fabrizio
Dominaci.
Una bella serata che da
appuntamento alla settima edizione del prossimo anno.
Si ricorda che sono
aperte le iscrizioni per il corso di Hwal Moo Do a Monte Compatri che si
tiene nella rinnovata palestra con ambiente riscaldato. Tel. 347.6141609
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