La fabbrica
della memoria 1.
(Silvia Coletti) - I parametri. Cosa ti permette di
individuare o riconoscere un oggetto o un’azione? Prima di cercare nella
tua mente una possibile risposta, prova a riflettere su quante esperienze
hai vissuto nell’arco della giornata e da quante informazioni sei stato
bombardato. Pensa alle sensazioni che hai provato di fronte a qualcosa di
nuovo o al contrario di conosciuto. È la tua memoria che ti ha permesso di
fare questa riflessione, di individuare attraverso una sequenza ordinata e
modulare tutto ciò che hai considerato finora. La memoria è un’attività
psichica, che permette di rievocare in modo volontario e non esperienze
precedenti. È una delle forme in cui si struttura un processo mentale,
quello che tu hai attivato proprio mentre riflettevi e cercavi di
rispondere alla domanda. Attraverso l’azione della mente, hai consentito
alla tua memoria di rigenerare esperienze organizzate secondo due criteri:
neuro- fisiologici, cioè basati su una struttura che opera all’interno di
parametri dati nel corso dello sviluppo, e soggettivi, ovvero su una
rilettura consapevole e non delle esperienze dirette e delle informazioni
che hai ricevuto e scambiato con la realtà. Queste ultime in particolare
sono e possono essere determinate da processi inconsci di natura emotiva o
affettiva.
Il tempo della memoria. Le tue esperienze passate, l’attualità presente
che stai vivendo e ciò che ti aspetti accada potenzialmente nel futuro
sono continuamente registrate, immagazzinate, selezionate e
ricategorizzate dalla e nella tua memoria.
In questo modo hai la possibilità di afferrare e di comprendere il
significato di quello che esattamente richiami alla mente. Infatti
rivedendo e mentalmente rivivendo, attraverso un input qualsiasi, come per
esempio un gesto, un’immagine o nel nostro caso una domanda, gli eventi
che hai vissuto e le informazioni che hai ricevuto, ripercorri nella tua
mente gli itinerari passati e sei in grado anche di modificarli con
possibili nuovi percorsi futuri. Si possono distinguere tre sistemi di
memoria: la memoria sensoriale, legata all’esperienza nitida nel rapporto
soggetto-oggetto, la memoria a breve termine, capacità di breve
conservazione dell’informazione e la memoria a lungo termine, in cui
l’informazione è conservata per un periodo relativamente lungo tanto da
poter riemergere nel futuro.
Una funzione di memoria. Ti potrai a questo punto domandare: a cosa può
servire la parziale consapevolezza di questo processo mentale?
Sicuramente può servire a farti considerare il comportamento umano
intenzionale, ossia diretto verso qualcosa che gli da’ senso.
Facciamo un esempio: io voglio, in questo momento, prendere una bottiglia
di acqua in frigo e bere. In base al grado di familiarità con il quale io
compio quotidianamente il gesto di aprire il frigo, prendere la bottiglia
dell’acqua e bere, sarà determinato il grado di consapevolezza o meno
della mia azione. Sulla frequenza delle volte con le quali tu eserciti
un’azione, sarà stabilito di volta in volta il tuo livello di
consapevolezza o padronanza nei confronti di quella piuttosto che di
un’altra azione.
Adattiamo l’esempio ad una funzione variabile: quando diciamo che x, in
qualità di soggetto cosciente, ha la possibilità di “evidenziare e prima
ancora di sapere quali sono le caratteristiche F di y”, azione o oggetto
che sia, intendiamo proprio questo, cioè ne riconosciamo più o meno la
familiarità.
L’aspetto di familiarità è una facoltà della memoria che permette di
regolare l’informazione che arriva dal mondo esterno attraverso meccanismi
cerebrali, nelle forme di modalità specifiche dei processi di conoscenza.
Questa facoltà si costituisce principalmente di un’attività funzionale:
l’attenzione. Il suo compito è di investigare in modo attivo
l’informazione ed implica, come è stato già sottolineato, una certa
intenzione consapevole da parte del soggetto. Sia l’attenzione che la
familiarità ti permettono di avere una consapevolezza legata alla memoria
e alla possibilità di avere un comportamento intenzionale, cioè diretto a
percorrere quel determinato itinerario mentale. |