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Sommario anno XIII numero 3 - marzo 2004

 FILOSOFIA DELLA MENTE

La fabbrica della memoria 1.
(Silvia Coletti) - I parametri. Cosa ti permette di individuare o riconoscere un oggetto o un’azione? Prima di cercare nella tua mente una possibile risposta, prova a riflettere su quante esperienze hai vissuto nell’arco della giornata e da quante informazioni sei stato bombardato. Pensa alle sensazioni che hai provato di fronte a qualcosa di nuovo o al contrario di conosciuto. È la tua memoria che ti ha permesso di fare questa riflessione, di individuare attraverso una sequenza ordinata e modulare tutto ciò che hai considerato finora. La memoria è un’attività psichica, che permette di rievocare in modo volontario e non esperienze precedenti. È una delle forme in cui si struttura un processo mentale, quello che tu hai attivato proprio mentre riflettevi e cercavi di rispondere alla domanda. Attraverso l’azione della mente, hai consentito alla tua memoria di rigenerare esperienze organizzate secondo due criteri: neuro- fisiologici, cioè basati su una struttura che opera all’interno di parametri dati nel corso dello sviluppo, e soggettivi, ovvero su una rilettura consapevole e non delle esperienze dirette e delle informazioni che hai ricevuto e scambiato con la realtà. Queste ultime in particolare sono e possono essere determinate da processi inconsci di natura emotiva o affettiva.
Il tempo della memoria. Le tue esperienze passate, l’attualità presente che stai vivendo e ciò che ti aspetti accada potenzialmente nel futuro sono continuamente registrate, immagazzinate, selezionate e ricategorizzate dalla e nella tua memoria.
In questo modo hai la possibilità di afferrare e di comprendere il significato di quello che esattamente richiami alla mente. Infatti rivedendo e mentalmente rivivendo, attraverso un input qualsiasi, come per esempio un gesto, un’immagine o nel nostro caso una domanda, gli eventi che hai vissuto e le informazioni che hai ricevuto, ripercorri nella tua mente gli itinerari passati e sei in grado anche di modificarli con possibili nuovi percorsi futuri. Si possono distinguere tre sistemi di memoria: la memoria sensoriale, legata all’esperienza nitida nel rapporto soggetto-oggetto, la memoria a breve termine, capacità di breve conservazione dell’informazione e la memoria a lungo termine, in cui l’informazione è conservata per un periodo relativamente lungo tanto da poter riemergere nel futuro.
Una funzione di memoria. Ti potrai a questo punto domandare: a cosa può servire la parziale consapevolezza di questo processo mentale?
Sicuramente può servire a farti considerare il comportamento umano intenzionale, ossia diretto verso qualcosa che gli da’ senso.
Facciamo un esempio: io voglio, in questo momento, prendere una bottiglia di acqua in frigo e bere. In base al grado di familiarità con il quale io compio quotidianamente il gesto di aprire il frigo, prendere la bottiglia dell’acqua e bere, sarà determinato il grado di consapevolezza o meno della mia azione. Sulla frequenza delle volte con le quali tu eserciti un’azione, sarà stabilito di volta in volta il tuo livello di consapevolezza o padronanza nei confronti di quella piuttosto che di un’altra azione.
Adattiamo l’esempio ad una funzione variabile: quando diciamo che x, in qualità di soggetto cosciente, ha la possibilità di “evidenziare e prima ancora di sapere quali sono le caratteristiche F di y”, azione o oggetto che sia, intendiamo proprio questo, cioè ne riconosciamo più o meno la familiarità.
L’aspetto di familiarità è una facoltà della memoria che permette di regolare l’informazione che arriva dal mondo esterno attraverso meccanismi cerebrali, nelle forme di modalità specifiche dei processi di conoscenza.
Questa facoltà si costituisce principalmente di un’attività funzionale: l’attenzione. Il suo compito è di investigare in modo attivo l’informazione ed implica, come è stato già sottolineato, una certa intenzione consapevole da parte del soggetto. Sia l’attenzione che la familiarità ti permettono di avere una consapevolezza legata alla memoria e alla possibilità di avere un comportamento intenzionale, cioè diretto a percorrere quel determinato itinerario mentale.

 FILOSOFIA DELLA MENTE

Sommario anno XIII numero 3 - marzo 2004