Notizie in... Controluce Notizie in... Controluce
 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

sei il visitatore n.

 

home | indice giornali | estratti | info | agenda | cont@tti | cerca nel sito | pubblicità

 

Sommario anno XIII numero 8 - agosto 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 14

regione lazio
Il turismo del vino nel Lazio
(Luca Ceccarelli) - La mattina di venerdì 9 luglio a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, si è tenuta una conferenza di presentazione al pubblico e alla stampa della sesta edizione del “Rapporto - Osservatorio sul turismo del vino”, istituita dal CENSIS Servizi e promossa dall’Associazione Nazionale Città del Vino in collaborazione con la Provincia di Roma e con l’Ufficio per la Tutela dei Consumatori e degli Utenti del Comune di Roma. Un evento che acquista particolare rilievo nel momento in cui, come ha ricordato nel suo intervento Filiberto Zaratti, assessore alle politiche agricole e ambientali della Provincia di Roma, si inaugura la Strada del Vino dei Castelli Romani. Pur essendo dal 2001 in regola con la legge del 1998 volta a promuovere il turismo del vino, ed avendo un terreno molto variegato che favorisce la coltura di vigneti molto diversificati, il Lazio sconta numerosi decenni di arretratezza in campo vinicolo, caratterizzata da una produzione di quantità, più che di quantità. Nel campo dei vini rossi, in particolare, fino ad un paio di decenni fà la viticoltura laziale era quasi a zero. Negli anni Novanta, in special modo, quest’arretratezza è molto diminuita, e oggi la viticoltura, pur rappresentando una voce importante e imponente dell’economia laziale, con 5500 ettari di coltivazione a vite Doc e una produzione che nel 2003 ha superato un milione di ettolitri, si caratterizza anche per una qualità elevata, che la rende una mèta appetibile per il turista del vino. I vini dei Castelli, specialmente quelli dell’area di Frascati, hanno raggiunto standard qualitativi molto buoni, pur rimanendo su prezzi accessibili. Ma non sono i soli: chi non ricorda l’Est Est Est di Montefiascone, e il Cesanese del Piglio, prodotto tra l’area prenestina e la provincia di Frosinone? A questi si devono aggiungere altri vini, prodotti anche da aziende di fondazione relativamente recente, nella zona pontina (chi scrive ne ha provato uno, eccellente, di un’azienda di Cori, prodotto secondo i dettami dell’agricoltura biologica, nella degustazione che ha fatto seguito alla conferenza).
Il turismo del vino, come notato da più d’uno dei partecipanti, è uno dei pochissimi settori dell’industria turistica italiana che non presenta segni di declino, pur in presenza di un quadro generale di crisi e recessione economica. Ciò è dovuto, oltre che alla grande, per certi versi sorprendente, capacità di investimento ed innovazione del settore, anche alla sua estrema duttilità. Come spiegato da Fabio Taiti del Censis, ciò che è entrato in crisi è semmai, anche nel settore enograstronomico, l’offerta secondo “pacchetti” prestabiliti: sempre più oggi i “turisti del vino” preferiscono avere la massima libertà, per quanto riguarda i tempi, i modi, e gli stessi itinerari dell’esplorazione enogastronomica, piuttosto che rispettare un programma prestabilito di visite e degustazioni in Piemonte, o in Toscana secondo un modulo, in verità, non genuino, ma preso a prestito dall’Australia e dalla California, con la differenza che lì esistono solo poche, grandissime aziende vinicole, e non oltre cinquecento comuni che aderiscono all’associazione Città del vino (www.cittadelvino.it). Non per caso, tra i partecipanti alla conferenza figurava un esponente di spicco dell’Automobil Club d’Italia, che ha fatto notare che il turismo enogastronomico è, più di altri, collegato con l’automobile, che permette di raggiungere i centri più montagnosi e più lontani dai grandi assi ferroviari.
Per questo, a maggior ragione è importante che anche le numerose sagre dell’uva che movimenteranno i fine settimana di molti centri dei Castelli Romani e dei dintorni di qui a qualche mese non vengano visti come una sopravvivenza strapaesana del passato, ma come occasioni, sia pure episodiche, di turismo enogastronomico, con un valore di scambio e di esperienza, oltre che di legittimo svago.


zagarolo
Sfilata
(Luca Marcantonio) - Il cortile interno di Palazzo Rospigliosi ha ospitato una splendida sfilata di moda e una degustazione di prodotti tipici locali durante una serata di gala organizzata dall’XI Comunità Montana. L’evento, realizzato anche grazie al contributo della Provincia di Roma e al Comune di Zagarolo che ha messo a disposizione i locali del Palazzo, ha avuto come protagonisti allieve ed allievi dell’Istituto di Istruzione Professionale e Tecnica di Palestrina. Prima del clou della serata si è svolto un convegno sul tema “La scuola ed il mondo del lavoro” che ha fornito lo spunto per tracciare un quadro della situazione sull’occupazione giovanile in rapporto all’istruzione. Sono intervenuti il Preside dell’I.I.P.T. Luigi Inglese, che ha fortemente voluto la realizzazione della serata, il sindaco di Zagarolo Daniele Leodori e, per l’XI Comunità Montana, il presidente Giuseppe De Righi, l’assessore alla cultura e turismo Mauro Vallerotonda e l’assessore alle attività produttive Guerrino Randolfi. Quest’ultimo ha espresso un concetto che ben racchiude e fotografa le linee da seguire per trovare più facilmente un’occupazione rispetto alle attuali tendenze del mercato, vale a dire dimenticarsi il posto fisso a favore di una maggiore flessibilità ed inventiva, ed acquisire conoscenze e competenze specifiche grazie a scuole dagli indirizzi ben mirati. Dopo le parole si è passati quindi alla sfilata nella quale sono stati presentati abiti realizzati interamente dagli allievi dell’Istituto, dal disegno alla cucitura. Occorre rilevare con piacere che si è trattato di creazioni di assoluta qualità, abiti che nulla avevano da invidiare ad altri griffati da più blasonate firme che il più delle volte sono impossibili da indossare realmente, quando non scioccamente provocatori. I modelli presentati a Palazzo Rospigliosi sono stati realizzati all’insegna dell’eleganza e dello stile, ovviamente con un taglio giovane e moderno senza mai però perdere di vista le linee classiche anche nei capi più fantasiosi, riuscendo così a dar vita ad una collezione di abiti davvero molto belli, gradevolissimi e con tutte le carte in regola per potere essere esposti in una boutique di alto livello. Bravissime e bellissime anche tutte le ragazze che hanno sfilato, forse due su tutte, anch’esse allieve della scuola, che hanno interpretato alla perfezione il loro ruolo muovendosi come consumate professioniste della passerella senza fortunatamente ereditare dalle loro più famose colleghe quella ridicola camminata semitrottante che siamo soliti vedere in occasioni del genere. Si è trattato insomma di un evento di cui sarebbe auspicabile una ripetizione abituale per dar modo di far conoscere a più persone possibile quanto ottimo lavoro si riesca a fare in certe scuole. Gli allievi dell’I.I.P.T. di Palestrina, oltretutto, hanno realizzato anche i manifesti e le locandine che pubblicizzavano la serata, mentre coloro che frequentavano l’indirizzo alberghiero hanno curato l’ottima cena a base di prodotti tipici offerta agli intervenuti che hanno potuto degustare gnocchetti con un delizioso sugo, una eccellente trippa alla romana (che a sottilizzare forse avrebbe meritato del pecorino in più) ma che era comunque perlomeno da bis, e degli squisiti tordi matti come non se ne sentivano da tempo. Trattandosi della prima edizione di tale evento, e avuto riguardo dell’altissima qualità dei contenuti offerti, non ci soffermeremo a discettare né sul ritardo che ha viziato il programma né sull’orrendo vizio di segnalare i nomi degli allievi anteponendo il cognome al nome, uso invero abituale nelle scuole ma del tutto osceno al di fuori, per evitare la qual cosa sarebbe stato bene iniziare a fare allenamento fin da subito trattandosi appunto di una uscita pubblica e non di una manifestazione interna all’Istituto. È doveroso infine ricordare almeno i nomi di coloro che hanno ricevuto gli attestati alla fine della sfilata: per la grafica Manola Astori, Gabriele Maccaroni, Mirco Testa e Davide Zanotti, mentre le modelle sono state Francesca Corradi, Martina Ferri, Tiziana Pasquinati, Pamela Tacchi, Katia Celi, Eleonora Di Mora, Pamela Fontana, Olga Molino, Alessia Moscatellini, Ricky Soares, Angela Zulani, Gloria Apolloni, Vanessa Boccuccia e Laura Fiasco.


area  prenestina
Appuntamenti  Estivi
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti) - Un’Estate piena di feste e sagre nel territorio Prenestino, grande appuntamento, metà agosto, a Casape, festa di “Maria SS. Custodia Nostra”, con il concerto di Max Pezzali-883 e Fiordaliso. Appuntamento per tutti gli appassionati del Blues nel comune di Castel San Pietro Romano, per il Blues Festival con grandi personaggi, fine di luglio inizio di agosto. Sagra della “Carne alla Brace”, a Gallicano nel Lazio, fine di luglio inizio agosto, con stand gastronomici e spettacoli musicali. Festa di S.Agapito Martire a Palestrina metà di agosto, con uno spettacolare corteo storico con cavalieri  in tradizionali costumi dell’epoca. Grandioso concerto del gruppo stimatissimo dei Nomadi, a San Vito Romano, inizio agosto. Festeggiamenti in onore di San Rocco, a Labico alla fine di agosto, con manifestazioni di ogni tipo, particolarmente suggestiva è la processione con la grande statua del Santo Patrono portata dai fedeli per le piccole stradine del paese, ed infine spettacolo musicale con noti cantanti, Audio 2 e per chiudere la serata affascinanti fuochi d’artificio. Sagra del Vino Cesanese, ad Olevano Romano, fine di agosto, degustazione dell’ottimo vino Cesanese, con allestimento dei carri allegorici e moltissime manifestazioni. Negli ultimi giorni di agosto, folcloristica Sagra dell’agnello a Colle di Fuori. 


colonna
Il dialetto … in piazza
(Fausto Giuliani) - Nell’ambito dell’Estate Colonnese l’Associazione Pro Loco ha voluto ritagliare un’ora da dedicare agli amanti del dialetto e della poesia in genere; si è pensato di inserire tale tentativo in una delle serate dedicate al ballo presso il Centro Polivalente sito in Via Frascati; e così venerdì 23 Luglio dalle ore 21 e fino alle ore 22 il sottoscritto, Tarquinio Minotti e Mario Vinci hanno letto alcuni dei propri brani scritti rispettivamente in dialetto colonnese, monticiano e roccapriorese; a loro poi si sono aggiunti anche due poeti romani, Danilo Plateo e Luisa Lommi, che hanno deliziato la platea con la lettura di propri elaborati in lingua italiana.
Un esperimento tutto sommato positivo, soprattutto per il notevole numero di persone venute appositamente per gustare la poesia sia in vernacolo che in lingua nazionale; da ripetere senz’altro, magari trovando un luogo più idoneo (Anfiteatro di Parco Tofanelli) dove la poesia ed i racconti in genere siano graditi ed apprezzati in una cornice più raccolta e meno dispersiva.

 I NOSTRI PAESI - pagina 14

Sommario anno XIII numero 8 - agosto 2004