monte
porzio catone
XXVIII Giro del Tuscolo
(Armando Guidoni) - Anche quest’anno la Città di Monte
Porzio Catone, con il patrocinio della Provincia di Roma, ha organizzato i
festeggiamenti per il S. Patrono S. Antonino. Una sequenza di undici
giornate intense, curate stavolta dal neo delegato alla cultura Donatella
Ciminelli, che si concludono il 12 settembre con il Giro del Tuscolo, con
il patrocinio anche della XI Comunità Montana. Si tratta di una ormai
tradizionale manifestazione non competitiva podistica e per mountain bike.
L’evento è giunto quest’anno alla ventottesima edizione, ed è stato
sempre interpretato dai partecipanti come un momento di interruzione degli
impegni di routine. I podisti e cultori della mountain bike, provenienti
da tutt’Italia, passeranno una giornata in compagnia di altre centinaia
di persone, marciando e passeggiando immersi nel verde dei boschi, stupiti
nel riscoprire luoghi spesso dimenticati che fanno parte della storia e
della cultura dei Castelli romani.
Il programma della giornata prevede il raduno dei partecipanti presso
Piazza Borghese, dalle ore 7:30 per poter partire alle ore 9:00, mentre la
chiusura è prevista alle ore 14:30.
In questa corsa si mette da parte il cronometro e si abbandona l’idea di
dover arrivare primi, prerogativa tipica delle competitive, qui non vince
nessuno in particolare ma vincono tutti. Infatti, a tutti i partecipanti
sarà consegnato un riconoscimento a ricordo della partecipazione, da
aggiungere al ricordo vivo di aver calpestato i sentieri che si snodano
per il Parco Regionale dei Castelli Romani, tra i boschi ed in particolare
nell’area archeologica del Tuscolo.
Lungo il percorso si prevedono dei punti di ristoro e si potrà visitare
l’area archeologica del Tuscolo. Per le esigenze contingenti saranno a
disposizione dei partecipanti le strutture della Società Sportiva. Si
ricorda inoltre che la manifestazione sarà coperta da assicurazione.
Info: 06/ 9428332 (Comune di Monte Porzio Catone);
338/ 7120741 (Minucci Gianluca); 06/ 94340043 (Informagiovani).
rocca
priora
Convegno organizzato dalla B.C.C. del Tuscolo
(Nr) - Nell’ambito delle iniziative a supporto della
clientela, un importante convegno è stato organizzato dalla Banca di
Credito Cooperativo del Tuscolo-Rocca Priora per il prossimo Venerdì 1
Ottobre alle ore 17 avente per oggetto “I risvolti strategici ed
operativi dell’accordo di Basilea II per le piccole e medie imprese”.
La revisione degli accordi interbancari in corso, che va sotto il nome di
“Basilea 2”, avrà sicuramente un impatto molto rilevante sul mondo
del credito e tale da influenzare anche i rapporti tra le società
finanziarie e le imprese, in particolare le piccole.
Le banche a fronte di un’operazione creditizia dovranno effettuare
accantonamenti (capitale di vigilanza) secondo nuovi criteri di
valutazione del rischio, non più “soggettivi” ma basati su criteri
oggettivi attraverso l’utilizzo di nuove valutazioni di solvibilità.
L’iniziativa intende fornire, inoltre, un quadro aggiornato e completo
di tutte le recenti novità per l’adozione di analisi e strumenti al
fine di effettuare una prima attenta valutazione dell’impatto che tale
riforma genera nella contabilità, nella redazione del bilancio e sulla
determinazione del reddito di impresa
La preoccupazione costante è che il nostro sistema, modificando le
valutazioni nei confronti delle imprese ed i criteri di erogazione
del credito, determini ripercussioni sul complesso degli affidamenti
erogati e sui costi applicati, in particolare per le piccole e medie
imprese.
Il Convegno intende fare chiarezza, in un momento di particolare dibattito
sulla questione, per consentire agli operatori economici di
prepararsi per tempo a questo importante appuntamento.
L’incontro si svolgerà presso l’ Auditorium della Sede della Banca di
Credito Cooperativo del Tuscolo, sita a Rocca Priora in Via della Rocca,
18 ed avrà come relatore il Prof. Massimo Ferracci, docente di “Finanza
Aziendale” alla LUISS Management di Roma.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
frascati
Lilith: l’arte al femminile
(Federico Gentili) - Tra pochi giorni le Scuderie
Aldobrandini di Frascati ospiteranno una mostra particolare: Lilith:
l’aspetto femminile della creazione (dal 19 settembre al 17 ottobre), a
cura di Maria Luisa Trevisan. Viene presentata al pubblico una collezione
di opere d’arte, nata interamente dalla sensibilità femminile nel
raccontare la vita e nello stimolare discussioni intorno a ingiustizie e
violenze, discriminazioni di ogni tipo e guerre di religione. E la donna,
nella sua specificità di madre, moglie ed educatrice, ha sempre
dimostrato una sensibilità particolare per i più piccoli e i più
deboli. L’esposizione presenta artiste italiane e straniere di livello
internazionale che espongono opere di pittura, scultura, fotografia,
installazioni e video. Insieme a grandi nomi della scena artistica
internazionale come Louise Bourgeois, Nan Goldin, Carla Accardi, Shirin
Neshat e Carol Rama, anche artiste non così famose, ma di cui sentiremo
sicuramente ancora parlare in futuro, come la giovane scultrice Greta
Correani. Secondo alcuni Lilith, demone notturno femminile, nato in
eclissi di luna, non accettò di sottomettersi ad Adamo e per questo venne
cacciata. Quindi archetipo del femminino, ma con una connotazione
negativa. Inquieta e trasgressiva, indipendente e bellissima. Nella
credenza popolare dell’antico Oriente Lilith, femmina insaziabile,
assaliva gli uomini che dormivano soli. Ne L’Olandese di Strindberg la
bella Lilith e il suo navigatore finiscono con l’essere soffocati dalla
loro stessa passione. Per entrambi non ci sarà futuro. Siamo nei paraggi
di temi a lungo indagati dall’arte: quello della redenzione attraverso
la donna e del rapporto uomo-donna, come rapporto di lotta, di amore-odio,
di felicità e infelicità. Lilith, d’origine babilonese, è un demone
notturno femminile, nato in eclissi di luna, che ha avuto grande sviluppo
nel giudaismo talmudico. E nel Talmud, alla domanda su quale differenza
passi fra un uomo e una donna, si risponde così: “Dieci misure di
favella discesero in questo mondo, le donne se ne presero nove”. Ma più
avanti si legge anche che “Dio ha dotato la donna di maggior
discernimento dell’uomo”. Odi et amo, appunto.
palestrina
L’Albatros incorona Piccolo
(Federico Gentili) - Nella variegata offerta di premi
letterari apparsi, nel tempo, lungo tutto lo stivale, il Premio Albatros,
nato pochi anni fa nell’antica Preneste, possiede una caratteristica
particolare: quella di essere interamente dedicato alla narrativa di
viaggio. L’Albatros ha preso il volo all’inizio dell’estate, nello
scenario mozzafiato della cavea sottostante Palazzo Colonna-Barberini.
Trattandosi di scrittori-viaggiatori, non è un’ipotesi remota pensare
che i finalisti di questo premio siano stati sorpresi, in passato, ai
quattro angoli della terra. Qualche anno fa Tiziano Terzani, conoscitore
dell’Asia come pochi altri, e che già ci manca, tornò addirittura
dall’India per partecipare alla premiazione nella serata conclusiva. La
giuria di quest’edizione, presieduta da Folco Quilici, ha selezionato
tre libri, frutto di altrettante esperienze di viaggio in terre molto
lontane tra loro, e alla fine ha premiato Allegro occidentale di Francesco
Piccolo (Feltrinelli, pp. 241, euro 14), già nella cinquina finalista
dello Strega. I diretti concorrenti erano Laura Leonelli con Siberia per
due. Madre e figlia lungo lo Enisej (Feltrinelli/Traveller, pp.190, euro
13) e Francesca Giacché con Quaderni del Marocco. Storie e leggende
portate dal vento (CDA & Vivalda, pp.151, euro 16,50). Allegro
occidentale è la storia di uno scrittore-giornalista al quale viene
proposto di vedere il mondo insieme ad altri otto colleghi. Il
protagonista scopre da subito, mettendo piede per la prima volta in una
business class, che il privilegio sarà, per tutto il tempo della sua
odissea, l’elemento che uniforma tutti i luoghi, che azzera le distanze
geografiche e amplifica quelle sociali, che crea paradisi e li distrugge.
Un libro volutamente sospeso tra reportage turistico e memoria personale.
In Quaderni del Marocco vengono riprodotti gli odori e i colori speciali
di quella terra, particolarmente amata dall’autrice, Francesca Giacché,
germanista dai modi eleganti. Nel bellissimo libro della Leonelli, invece,
madre e figlia di sei anni, protagoniste di Siberia per due, si scoprono
guida una all’altra, in un viaggio che mescola i grandi cicli della
natura e della storia, in una terra immensa più degli Stati Uniti, Europa
e Alaska messi insieme, e misteriosa come nessun’altra. Dodici giorni di
navigazione lungo lo Enisej, un fiume che più di altri ha raccolto i
protagonisti, le speranze e i drammi del popolo russo. Sullo Enisej nel
XVII secolo i cosacchi costruirono le prime città della conquista
siberiana. E ancora sullo Enisej nel 1897 fu esiliato Lenin, nel 1904
Stalin e, in era sovietica, vennero rinchiusi migliaia di prigionieri
politici. “Se non fate i bravi vi portano nel Sybir”. Un tempo, non
molto lontano, per spaventare i bambini si diceva così.
palestrina
Sfilata del Palio di Sat’Agapito
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti) - Sfilata lungo le vie del
paese al ritmo dei tamburi rullanti, rappresentanti delle contrade,
abbigliati in eleganti abiti d’epoca, tantissime persone accalcate lungo
le strade accorse per assistere alla sfilata storica, i colori delle
contrade spiccano sulle bandiere e gli stendardi sventolano sui balconi,
dalle finestre si levano applausi e grida di giubilo, saluti dal pubblico
ai partecipanti alla sfilata storica.
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