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Sommario anno XIII numero 12 - dicembre 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 9

frascati
“Novembre poesia” con Maria Lanciotti e Natale Sciara
(Eliana Rossi) - La manifestazione letteraria “Novembre poesia”, che introduce alla cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Poesia “Frascati”, giunto quest’anno alla sua 44a edizione, svoltasi presso le Scuderie Aldobrandini, ha inaugurato, venerdì 29 ottobre la sezione “scrittori del territorio” con Maria Lanciotti e Natale Sciara. “Le opere degli scrittori castellani, - ha spiegato Rosanna Massi, Direttore della Biblioteca Archivio Storico Comunale -  sono custodite presso di noi e a disposizione di quanti intendano consultarle, questo per rinsaldare il rapporto tra lettori e scrittori del territorio. Maria Lanciotti è una scrittrice che a mio modo di vedere, vale la pena di conoscere e sarà presentata da Filippo Ferrara e Laila Scorcelletti. Alcuni brani del libro “La sacca del pastore” saranno letti dalla Scorcelletti e accompagnati al pianoforte da Fabrizio Masci, compositore, arrangiatore e direttore musicale. Il libro di Natale Sciara “Prose e poesie” sarà presentato da Marco Onofrio e Franco Campegiani”.
Filippo Ferrara ha tenuto a precisare che “La sacca del pastore” “è legato ad una storia d’amore della protagonista del libro e ad un fiore conservato fino alla fine dei suoi giorni. È un’opera importante che merita di essere conosciuta, la nota di merito è arrivata dalla televisione, infatti, un giornalista intervistava i passeggeri, chiedendo loro quale fosse stato l’ultimo libro che avevano letto e una ragazza ha risposto “La sacca del pastore”. Questo libro della Lanciotti, edito da Sovera - prosegue Ferrara - è stato presentato anche a Ciampino. Il testo è diviso in due parti, ma le due sezioni si fondono dando vita ad una storia unica, secondo una tecnica collaudata dalla scrittrice, il dopo viene prima e viceversa e poi i due filoni si incontrano e si intrecciano. Nella prefazione si dice che l’immagine è focalizzata sui personaggi, luoghi e situazioni diventano essenziali solo in un secondo tempo. La scrittrice scandaglia l’animo dei personaggi fin nelle pieghe più nascoste. L’analisi degli stati d’animo e della sofferenza, è così sottile e profonda, che si può definire la prima parte della narrazione uno studio psicologico e ci porta a collocare le sue opere in quel filone della letteratura che tratta della psicologia. Di fronte a tanta bravura dell’autrice - continua il critico - sembrerebbe che abbia fatto studi di psicologia, ma questa capacità di individuare gli stati d’animo, dipende più dalla sua intuizione che dalla preparazione in campo psicologico”. Ferrara ha poi accennato a Emile Zola, il quale sosteneva che lo scrittore è come lo scienziato che si chiude nel suo laboratorio e dà vita ai suoi esperimenti, anche se, spiega ancora lo studioso, certi aspetti del lato umano non possono essere visti come esperimenti scientifici. Nel suo insieme il libro ha una struttura semplice che è facile seguire. Laila Scorcelletti nel suo discorso ha puntualizzato come il vissuto dell’artista si propone al lettore, “si crea in tal modo la relazione autore-lettore, significato (l’autore) e significante (il lettore), in cui il lettore si cala nella situazione descritta dallo scrittore. C’è nelle vicende dei protagonisti delle storie di Lanciotti un attacco alla coppia generazionale, una polemica che i ragazzi devono sollevare, per poter andare verso una vita propria. Si tratta però, di un affronto allo stato latente in quanto le protagoniste dei lavori di Maria Lanciotti, perdono, proprio durante l’adolescenza, i loro genitori e quindi, nel suo percorso psicodinamico Mara, protagonista de “Il serpente innocente”, riverserà tutta la sua rabbia verso il marito e la madre uniti in sodalizio contro di lei”. L’autrice ci pone davanti ai difficili rapporti generazionali, alle caratteristiche delle coppie degli ultimi cinquant’anni, ai disagi della convivenza, della separazione e del ritrovarsi.
Marco Onofrio nell’introdurre l’opera di Natale Sciara “Prose e poesie”, ha sottolineato come “il valore più grande della poesia di Sciara sia terapeutico, è una scrittura che libera emozioni e fa stare meglio, dopo la sua lettura ci si sente più sereni. “Prose e poesie” sono due distinte raccolte, le prose di “Esserci” e le liriche di “Ti libera la mente”. Una chiave di lettura di questo testo è civile, più che di beni materiali, l’uomo ha bisogno di pienezza e l’arte è vista come l’occasione per rinsaldare il senso della realtà; la vita comunitaria fatta di scambi, di empatie, di riconoscimenti, di stare insieme è un valore che Sciara rende evidente nella sua attività di animatore di incontri letterari. La semplicità della sua scrittura, nasce come frutto di una conquista paesistica, che permette di non essere oscuri, infatti, egli comunica le sue emozioni senza nascondersi. È chiaro, semplice, comunicativo il suo modo di vedere il mondo e leggere la vita. La sacralità della vita - continua Onofrio -  che va recuperata, pure nella gioia, al centro della quale c’è l’uomo minuscolo e fragile, che racchiude in sé un intero cosmo, il quale ha senso del limite e brama di infinito. L’uomo nella sua finitudine, che ha una scintilla divina da dividere con gli altri come la comunicazione artistica. Dire uomo, significa abbracciare i suoi sentimenti (bellezza) o la struggente ricchezza dei ricordi del tempo che non torna più. Sciara ama tanto la vita che un’esistenza non gli basta da vivere. Fidanzato con il futuro e con l’ignoto, il poeta è una persona ottimista, che in attesa di luoghi nuovi da conoscere che lo attendono, sa che in fondo ad ogni uomo si nasconde una belva, ma nonostante tutto dichiara il suo amore per la vita”.
Franco Campegiani spiega che “il progetto iniziale dell’opera di Sciara, “Prose e poesie” edita dalla Pro Loco di Ciampino, era di natura poetica, egli voleva dare alle stampe una raccolta di poesie dal titolo “E ti libera la mente”, il piano si è poi ampliato con articoli e recensioni pubblicate dall’autore sui giornali locali, si parte dalla cronaca per avere spunti molto più vasti. La condizione di solitudine dell’uomo nel mondo, tipica della filosofia esistenzialistica, in Sciara non è rifugio, ma momento di autenticità dell’essere in cui l’uomo riparte da zero. Piccole e grandi cose, in cui l’intimismo non è paura del mondo come si registra nella tendenza crepuscolare. L’autore prende coraggio per affrontare la vita; si ritorna così al crepuscolarismo e all’ermetismo, quest’ultimo per il suo culto della parola pura è stato ritenuto antirealistico, tacciato di astruserie incomprensibili e incomunicabili. Sciara dimostra, invece, che è la via della chiarezza e della comunicabilità. Da qui nasce la ricerca dell’altro, su quelle basi di autenticità - continua il critico -  che fanno unici i rapporti umani. Sovente in queste composizioni si ripete il “noi”, collaborazione  con gli uomini, ricerca questa del poeta che punta sui valori essenziali, pulendo il labirinto psichico dell’uomo e facendo affiorare la sua semplicità. Un dire il suo, spoglio e pieno, da un lato la limitatezza e dall’altro accettando il contigente. Occorre saper cogliere il valore dell’oggi, solo così, non si viene uccisi dallo svanire delle disillusioni e la vita viene accettata anche in quei valori rifiutati. Tutto parla di grandezza e di umiltà e il nostro si rivolge al mare, con le sue onde in cui si fondono le voci cosmiche, quel mare ove l’autore si immerge, ed emerge per spiare la riva e aspetta con il vento in poppa di riprendere a viaggiare”. La rassegna letteraria è stata curata dall’Amministrazione Comunale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, l’Azienda di Promozione turistica della Provincia di Roma e il Consorzio Tutela Denominazione Frascati.


monte compatri
Corso di decorazione
(Nr) - In occasione del Natale, la Biblioteca Comunale, in collaborazione con IDEAMBIENTE - sponsor di questo giornale - organizza un “Corso di decorazione” gratuito (per un numero di partecipanti non superiore a 10).
Si svolgerà nei locali della biblioteca comunale, presso il Palazzo Annibaldeschi. Le iscrizioni al corso verranno raccolte in biblioteca (tel. 06/94789076) nei seguenti orari: Lun  Merc. 14,30-18,30  Mar Gio Ven 9,00-13,00
I partecipanti dovranno portare il materiale necessario per le decorazioni.


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Ultimi fuochi in pista
(Simone Proietti) - Ultime gare di stagione per l’atletica giovanile il 24 ottobre sulla pista di Velletri. L’occasione è stata il Trofeo delle Province, manifestazione aperta alle rappresentative giovanili dei distretti provinciali della Regione Lazio, per decretare la provincia migliore quest’anno nella categoria “ragazzi”. Gli atleti in gara, classe 1991-92, non hanno deluso le aspettative e, provenienti da tutti gli angoli della Regione, hanno partecipato in gran numero all’incontro e senza risparmiare le energie per assicurare punti utili alla propria squadra. Per la cronaca, alla fine della giornata si è imposto il distretto di Roma, davanti a Roma Sud e Rieti. 


monte compatri
Corso di lingua spagnola
(Nr) - A partire da giovedì 27 gennaio, il Photo Club Controluce organizza un “Corso di lingua spagnola” con insegnante di madre lingua.
Il corso si articolerà in 20 lezioni settimanale di due ore.
Per informazioni: Tarquinio Minotti 3381490935

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