Notizie in... Controluce Notizie in... Controluce
 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

sei il visitatore n.

 

home | indice giornali | estratti | info | agenda | cont@tti | cerca nel sito | pubblicità

 

Sommario anno XIV numero 3 - marzo 2005

 DAL MONDO

Conferenza di Gibuti: no all’infibulazione
(Elisabetta Robinson) - Si è svolta il 2 e il 3 febbraio scorso a Gibuti, in Corno d’Africa, la conferenza sub-regionale in materia di mutilazioni genitali femminili sulle donne africane, uno dei crimini più atroci commessi contro un diritto umano universale: l’inviolabilità e l’integrità del corpo, intesa anche come simbolo dell’integrità di una comunità. La conferenza, che fa parte della campagna internazionale STOP MGF, condotta in partenariato con l’UNICEF dalle associazioni italiane “Non c’è Pace senza Giustizia” e AIDOS, ha visto la partecipazione delle autorità religiose del Paese, dei rappresentanti governativi e degli esponenti della società civile dei Paesi della regione (Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan e Yemen), di altri Stati africani (Kenya, Mali, Burkina Faso e Senegal) e di alcune personalità internazionali.
La prima parte della conferenza, è stata dedicata al dibattito in merito alla posizione dell’Islam sulle mutilazioni genitali femminili, approvate e favorite dagli ulema musulmani; la seconda parte ha riguardato, invece, la ratifica del Protocollo di Maputo, che sancisce il divieto in tutta l’Africa della pratica delle mutilazioni.
Si è trattato di un traguardo importantissimo, Gibuti verrà ricordata come la prima volta della sconfessione aperta e pubblica di questo crimine, in una regione dove non solo l’incidenza delle mutilazioni femminili è pressoché totale ma dove queste sono praticate nella loro forma più devastante per l’integrità fisica delle donne e delle bambine. Gibuti rappresenta, tuttavia, soltanto l’inizio di un cammino ancora molto lungo. Il problema delle MGF, infatti, non riguarda soltanto l’Africa, ma interessa anche altri Paesi, dall’Italia fino all’Australia. Sono circa 2 milioni ogni anno le ragazze interessate dal fenomeno e 120 milioni le donne vittime nel mondo.
Nel frattempo, la data del 6 febbraio è stata istituita  come la Giornata “Tolleranza Zero”, che si celebra in tutto il mondo contro la pratica delle MGF.

 DAL MONDO

Sommario anno XIV numero 3 - marzo 2005