Giornata
internazionale della lingua materna
(Eliana Rossi) - Anche quest’anno la Federazione
Esperantista Italiana e il movimento esperantista mondiale hanno
partecipato alla celebrazione della “Giornata internazionale della
lingua materna”, che si è tenuta il 19 febbraio, sotto la guida dell’Unesco,
che per il 2005 richiama l’attenzione, in particolare, sulla scrittura
Braille e sui linguaggi dei segni dei sordomuti. “Anche queste forme di
comunicazione - afferma Aldo Grassini, presidente degli esperantisti
italiani - sono espressioni di gruppi particolari, che finora sono stati
assai trascurati. Altrettanto ignorate sono molte lingue che non
appartengono a gruppi economicamente o politicamente potenti. Noi
riaffermiamo che una politica di comunicazione e di sviluppo la quale sia
indifferente o, spesso, persino ostile, alle lingue locali, condanna ad
un’ingiusta, prematura e violenta scomparsa la maggioranza delle lingue
del mondo e delle culture ad esse collegate. Gli esperantisti italiani -
continua Grassini - si appellano al governo, e ad ogni singola persona,
affinché seguano le raccomandazioni delle Nazioni Unite, dell’Unesco e
dei più prestigiosi pensatori, che hanno riconosciuto non essere
possibile alcuna autentica educazione, se essa avviene in una lingua
straniera come, testualmente, asserì Gandhi. La lingua internazionale
esperanto, pertanto, è destinata esclusivamente alle relazioni
internazionali, per comunicare in modo paritetico, senza minimamente
imporre ad altri la propria concezione del mondo. Come tale, essa tutela
la conservazione delle lingue materne a cui non intende affatto
sostituirsi, com’è invece accaduto, con le lingue nazionali, quando
sono usate nei rapporti internazionali”.
La Giornata internazionale della lingua materna festeggiata insieme con
l’Unesco, è stata l’occasione per celebrare la pari dignità e
l’identico valore di tutte le lingue e di ogni cultura, e la
comunicazione internazionale su un piano di parità e di rispetto
reciproci. |