rocca
di papa
Cenni
storici sull’osservatorio geodinamico
(Eliana Rossi) - L’Osservatorio
Geodinamico di Rocca di Papa venne costruito nel 1889, su progetto
di Michele Stefano De Rossi, che ne fu anche il primo direttore, e dove
fin dal 1874, effettuava le osservazioni sismiche. L’osservatorio
costituiva, insieme a quelli di Catania, Casamiccola (Ischia) e Pavia, la
rete degli osservatori sismici del “primo ordine”, istituiti dalla
legge Blaserna. Informazioni sull’osservatorio sono date dal Paoloni
(1922) “… sorge sul labbro del cratere dello spento Vulcano Laziale, e
precisamente sulla cima d’una piccola collina sovrastante il paese. Si
compone di una grande sala centrale di forma ottagonale, nel cui mezzo si
trova il “pilastro sismico” impiantato sulla lava, ed ai cui lati sono
due ampie camere rettangolari; l’una ad uso di laboratorio, l’altra
destinata alla biblioteca ed allo studio; attigua al laboratorio v’è
l’abitazione dell’assistente e del custode”. L’osservatorio faceva
capo all’Ufficio Centrale di Meteorologia e geodinamica e passò, nel
1936, in gestione all’Istituto nazionale di geofisica. Le osservazioni
sismografiche cessarono nel gennaio del 1931 perché la località non
soddisfaceva più le esigenze della sismometria moderna. La storia
dell’Osservatorio è legata in principio alla figura di Michele Stefano
De Rossi, geologo e paletnologo, nato il 30 ottobre 1834 a Roma, ove si
laureò in giurisprudenza, morto il 23 ottobre 1898 a Rocca di Papa.
Fratello dell’archeologo Giovanni Battista, in un primo tempo collaborò
con lui per i rilievi delle catacombe, poi iniziò gli studi di geologia,
con particolare riferimento alle residue manifestazioni dell’attività
dello spento Vulcano Laziale. Dal 1874 al 1897 pubblicò il Bollettino del
Vulcanismo italiano, per promuovere e divulgare le osservazioni
vulcanologiche e sismiche in Italia. Ma al De Rossi spetta lo speciale
merito dell’iniziativa delle prime regolari e sistematiche osservazioni
sul dinamismo terrestre, con l’impianto di delicati pendoli, tromometri
e microfoni nella sua villa di Rocca di Papa. I risultati delle sue
ricerche sui più vari argomenti della sismologia, li espose in un’opera
poderosa pubblicata a Milano in due volumi, negli anni 1879 e 1882, con il
titolo “La Meteorologia Endogena. Il De Rossi denominò la nuova scienza
geodinamica. Allo studioso, dopo la sua morte, successe nella direzione
dell’osservatorio, nel 1899 Giovanni Agamennone, che lo dotò di nuovi
strumenti per lo studio dei terremoti. L’osservatorio è
internazionalmente conosciuto nella nomenclatura sismica e meteorologica
con la sigla RDP. Dopo la riorganizzazione del ministero
dell’Agricoltura e Foreste (Regio decreto 20.5.1941 n.489) una
convenzione tra il ministero dell’Agricoltura, il ministero delle
Finanze e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, stabilì il passaggio
dell’Osservatorio di Rocca di Papa all’Istituto Nazionale di
Geofisica, allora dipendente dal CNR. I locali dell’Osservatorio di
Rocca di Papa si trovavano in
stato di totale inagibilità e l’Istituto dovette sostenere notevoli
spese per la sua ristrutturazione che si concluse nel settembre del 1943.
A causa della guerra non fu possibile attivare il funzionamento
dell’Osservatorio, che alla fine di gennaio del 1944 fu occupato dalle
truppe tedesche che vi rimasero fino alla liberazione. Il 4 febbraio, a
seguito di un bombardamento, l’edificio fu seriamente danneggiato e
venne in seguito saccheggiato dai soldati, mentre la sua biblioteca, ricca
di opere pregevoli, andò in gran parte dispersa. I lavori di
ristrutturazione si conclusero nei primi mesi del 1950. ( Si ringrazia il
Direttore del Museo di Geofisica dott. Calvino Gasparini, per il materiale
storico gentilmente messo a disposizione).
rocca
di papa
Il
Museo Geofisico valore comunitario
(Gianfranco Botti) - C’è pure chi snobba Rocca di Papa.
È nato a Rocca di Papa, si ritrova a Rocca di Papa, ha fatto i soldi a
Rocca di Papa, qualcuno seguita a farli a Rocca di Papa, ma Rocca di Papa
non la sopporta, la patisce. Come un limite, come una zavorra per le
proprie aspirazioni. E, nella supponenza, non riconosce che se ha qualcosa
di cui bearsi è proprio per lo stare a Rocca di Papa. Altrove, non si
sarebbe distinto, si sarebbe confuso nel “generone”. Non avrebbe avuto
risorse bastevoli per emergere. Come lo ebbero Alberto Silvio
Pizzicannella (1904), per farsi una posizione, e Ercole Brunetti (1937),
per acquistar considerazione.
A questi con la puzza sotto, che Rocca di Papa il 26 febbraio abbia
inaugurato il suo museo, quello geofisico, non produce effetto. Sulle
proprie erano, sulle proprie rimangono. Per gli altri, quelli che sono
attaccati a Rocca di papa, o, per lo meno, non la disdegnano, il giorno
è, deve essere fausto. La struttura è un arricchimento della consistenza
cittadina, una qualificazione in attrattiva e istruzione.
Che si aggancia al valore scientifico e realizzativo di Michele Stefano De
Rossi, con villa a Rocca di Papa, dove morì nel 1898. E dove condusse,
primo in Italia, osservazioni sistematiche sui movimenti tellurici, dando
inizio a un nuovo ramo di scienza: la sismologia. Per questo, una Real
Commissione, dopo il disastroso terremoto di Casamicciola, approvò, per
l’ordinamento delle segnalazioni sismiche in Italia, la proposta di De
Rossi di fondare un osservatorio geo-dinamico di primo ordine, entrato in
funzione nel 1890, in cima alla Fortezza. Sito eccelso, non solo per
l’altitudine, quanto per essere stato il centro del Latium Vetus, con ai
piedi “l’eterna Roma”. Sito d’origine per Rocca di Papa. Oggi
città, con tanti problemi, ma ben avviata sullo sviluppo culturale. Come
ha ricordato il sindaco Ponzo, richiamando il suo realizzato nel settore:
biblioteca, teatro, appoggio alle associazioni culturali, oltre al museo.
Del sindaco, ha elogiato la decisione e la concretezza il prof. Boschi,
presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Mentre
il prof. Gasparini, direttore del museo, ha svolto una preziosa
ricostruzione delle fasi storiche ed elaborative dell’impianto.
Ricostruzione completata del prof. Lanciano, cui si deve, insieme
all’arch. Ilia Monachesi, il raffinato allestimento. De Righi,
presidente della Comunità Montana, ha salutato la struttura come un altro
gioiello che arricchisce non solo la città che lo ospita, ma tutto il
comprensorio, ammonendo come proprio una mentalità e operatività
comunitaria occorra acquisire, per non perdere sfide sempre più di
qualità di altri aggregati territoriali.
Si sono registrati anche ammonimenti circa l’attenzione che la gestione
del museo pretenderà, da essa dipendendo valorizzazione e interesse di
ritorno. Circa la quale gestione, al momento, non si segnalano manovre
d’occupazione.
monte
porzio catone
Il
ritorno dell’Epica
(Roberto Lagana) - ”La Biblioteca Comunale di Monte Porzio
Catone apre il proprio spazio ai giovani che vogliono proporre gli esiti
della propria attività di ricerca, scientifica in senso lato, oppure
artistico espressiva, nella modalità di pubblica lettura di proprie cose,
presentazione di temi di attualità, proposte di materiali d’arte.
Spazio riservato ai giovani e a chi ne condivide gli interessi per creare
attenzione e curiosità intorno a giovani culturalmente impegnati e pronti
a confrontarsi con un pubblico di coetanei e non, per un progetto che
aspira a creare più ampia circolazione di idee e di rapporti fra gli
stessi giovani e la loro comunità”- questo è quanto anticipa
l’Assessore alla Cultura prof. Renato Santia proponendo per il giorno 24
febbraio 2005 la conversazione di Marco Deodati, dottorando presso la
facoltà di filosofia presso l’Università di Tor Vergata in Roma che, a
partire dalla lettura dell’Iliade di Omero fatta di recente da
Alessandro Baricco, verterà su un tema di rilievo quale quello del
ritorno dell’Epica nella letteratura contemporanea.
L’appuntamento è per il giorno 24 febbraio 2005, alle ore 18.00, presso
la Sala delle Conferenze della Biblioteca Comunale di Monte Porzio Catone.
Interventi:
Prof. Renato Santia (Comune di Monte Porzio Catone)
Saluti di benvenuto
Prof. Virgilio Filippi (Liceo Classico Statale “M.T. Cicerone” -
Frascati)
Quale bellezza per i classici?
Marco Deodati (Dottorato in Filosofia - Università di Roma “Tor
Vergata”)
Quale bellezza per l’Iliade
Moderatore: Vincenzo Sangiorgio
Questo incontro, organizzato dal gruppo “Giovani e passioni” in
collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della città di Monte
Porzio Catone, è aperto a coloro che sentono l’esigenza di
un’esperienza culturale da vivere attivamente e in prima persona, con
interesse e creatività: tutti coloro che avvertono una curiosità anche
minima nei confronti di una cultura esercitata per passione e in piena
libertà sono pertanto invitati di cuore a partecipare numerosi.
ciampino
Concorso
“Hyperion”
(A.G.) - L’Associazione Culturale Chorus Line Club di
Ciampino, con il patrocinio del Comune di Ciampino - Assessorato alla
Cultura e P.I., della Provincia di Roma - Assessorato alla Cultura, della Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Sport e Turismo,
della Associazione Italiana Professionisti Spettacolo & Cultura, e in
collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, la
ProLoco di Ciampino e il Centro Culturale Comunale per le Arti applicate e
il Territorio Casale dei Monaci, indice ed organizza la V edizione del
Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Hyperion” - “Premio
Speciale Lorenzo Bernbai” e la III edizione del Concorso Internazionale
di Musica da Camera “Hyperion”, che si svolgeranno dal 23 maggio al 4
giugno 2005 a Ciampino.
Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Hyperion”. Si svolgerà a
Ciampino, presso il Casale dei Monaci in Via Superga, dal 23 maggio al 1
giugno 2005 ed è aperto a tutti i giovani musicisti di ambo i sessi di
qualsiasi nazionalità, purché residenti in Italia.
Il Concorso è articolato in sei sezioni: Sez. I Pianoforte;
Sez. II Pianoforte a 4 mani; Sez. III
Chitarra; Sez.IV Archi solisti (violino, viola, violoncello,
contrabbasso); Sez. V Canto; Sez. VI Musica vocale da camera. Le domande
di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 30 aprile 2005
all’indirizzo dell’Associazione organizzatrice.
Premio Speciale “Lorenzo Bernabai”. Una targa d’argento ed una borsa
di studio, saranno assegnate al concorrente violinista della sezione IV
che avrà dimostrato maggiore sensibilità musicale.
I concorrenti che avranno diritto ai premi saranno tenuti a ritirarli
durante la serata di premiazione e concerto dei vincitori che si terrà il
5 giugno 2005, ore 18.30 presso
la Sala Convegni del Comune di Ciampino (Viale del Lavoro, 59).
Concorso Internazionale di Musica da Camera “Hyperion”. Si svolgerà a
Ciampino, presso il Casale dei Monaci in Via Superga, dal 2 giugno al 4
giugno 2005 ed è aperto a tutti i musicisti di ambo i sessi, di qualsiasi
nazionalità, senza limiti di età.
Il Concorso è aperto a qualsiasi formazione cameristica strumentale dal
duo al quintetto con o senza pianoforte, escluso il duo pianistico. Le
domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 30
aprile 2005 all’indirizzo dell’Associazione organizzatrice.
I concorrenti che avranno diritto ai premi saranno tenuti a ritirarli
durante la serata di premiazione e concerto dei vincitori che si terrà il
5 giugno 2005, ore 18.30 presso
la Sala Convegni del Comune di Ciampino (Viale del Lavoro, 59).
In particolare al 1° classificato il Consolato d’Italia a Manchester
offrirà due concerti e la realizzazione di un CD promo (master) di
qualità professionale offerto da Classic Studio.
Info: Ass. Cult. Chorus Line Club - tel. 06.79 14 727 - 338. 71 79 813 - 333. 44 39 416 - 348. 33 30 854 |