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Sommario anno XIV numero 4 - aprile 2005

 I NOSTRI PAESI - pagina 8

monte porzio catone
10 anni di “Orchidee in centro”
(Simone Proietti) - È ormai giunta alla decima edizione la manifestazione “Orchidee in centro”, mostra-mercato interamente dedicata alle eleganti fioriture di orchidee, nella splendida cornice del centro storico di Monteporzio Catone.
L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Provincia di Roma, il Comune di Monteporzio Catone, e la nuova Pro Loco di Monteporzio Catone, sarà supportata da vicino anche dalla società Promozione Castelli Romani Spa, impegnata da tempo nella propaganda delle attività turistiche e culturali sul territorio castellano. Proprio una delle tappe del percorso, che si snoda tra i vicoli del paese, sarà il “Museo diffuso del vino”, un punto turisico cogestito dalla Promozione Castelli Romani.  Dal 22 al 25 aprile si potrà così prender parte al prestigioso evento internazionale che vedrà come protagonisti i più importanti coltivatori e selezionatori nazionali e stranieri, oltre anche a prestigiosi collezionisti. Tra questi particolare menzione va fatta per diverse aziende extra-continentali provenienti dall’Ecuador, dal Perù, da Taiwan e dalla Thailandia.
Appassionati e curiosi potranno così osservare da vicino, inserite in spettacolari scenografie, rarità botaniche dai colori sgargianti e dalle forme bizzarre, oltre alle orchidee spontanee reperibili nel Parco Regionale dei Castelli Romani, anch’esse soggetti fotografici di grande interesse per gli amanti della natura e del nostro territorio.


castelli romani
Istituzione del Parco archeologico del Tuscolo
(Eliana Rossi) - In memoria dello scomparso senatore Severino Lavagnini, il Presidente del Gruppo Margherita al Senato, Willer Bordon e il collega Luigi Zanda, hanno proposto al Direttivo del Gruppo Margherita di attualizzare il progetto del senatore Lavagnini per l’istituzione del Parco del Tuscolo. “L’articolo 79 del regolamento del Senato - spiega Bordon a Palazzo Madama - ci dà la possibilità di garantire un iter accelerato, iscrizione in calendario entro un mese, ad un provvedimento che il Gruppo fa proprio. Il Direttivo del Gruppo ha deciso all’unanimità di avvalersi di tale possibilità e tutti i senatori della Margherita hanno sottoscritto la disposizione a prima firma Lavagnini. Nei suoi anni da parlamentare Lavagnini ha sempre posto il territorio dei Castelli al centro della sua iniziativa politica: riportare nell’aula di Palazzo Madama un suo provvedimento vuol dire raccogliere simbolicamente un testimone ideale e rendere omaggio all’impegno e al rigore morale e politico del senatore Lavagnini”.
Nel suo intervento il senatore Luigi Zanda ha voluto ricordare che il disegno di legge per l’istituzione del Parco fu presentato dallo scomparso senatore il 18 luglio 1995, nell’allora XII Legislatura. “A dieci anni dalla presentazione della proposta – continua Zanda – crediamo che l’approvazione dell’Istituzione del Parco del Tuscolo rappresenti un dovere alla memoria di Severino Lavagnini”.


ciampino
La speranza e la tenebra
(Anna Bella Clemente) - “Essere o non essere, sempre la scelta definitiva. E invece l’uomo è essere e non essere insieme, è chiarezza e oscurità, contraddizione”: è da qui che si dovrebbe partire per presentare questo bel libro di Aldo Onorati una di delle ultime “fatiche” letterarie dello scrittore, considerato che la stesura del romanzo ha richiesto un impegno “quasi trentennale” e che la prima stampa è terminata nel gennaio di otto anni fa.
La contraddizione cui si riferisce Aldo Onorati è l’anima e lo spirito che condensano tutta la vita del protagonista di “La speranza e la tenebra”, un essere e non essere, un a luce e un buio che accompagneranno le pagine e la storia di un uomo: Felice Fortunati. E già il nome di per se la dice lunga Un nome ed un cognome che a dir poco si potrebbero anche invidiare. E Felice, in effetti, è stato un fanciullo, prima, e un ragazzo, dopo, veramente felice, contento della sua condizione di bambino libero nella campagna e fortunato ad avere due genitori che lo hanno amato e nutrito grandi speranze per il futuro. Una mamma dolce e severa nello stesso tempo ed un padre, indefesso lavoratore, grande nella sua dignità di contadino semplice e buono. Ma la vita, si sa, riserba destini incrociati e diseguali per tutti, dispensa gioie e dolori in quella contraddizione e unicità che mai sapremo spiegare. Così è stato per Felice Fortunati, un uomo che a ben osservare, è l’effige di una umanità senza tempo, di una speranza che mai si attenua per chi ha fede e credo, e di una tenebra che sembra oscurare e togliere troppo spesso proprio quella speranza. Ed è la stupenda e incrollabile contraddizione che fa da filo conduttore a tutta la storia del romanzo e a tutta la vita di un uomo in cui molti si riconosceranno. Tante e troppe, a questo punto, sarebbero le considerazioni da fare, fino ad apparire prolissa e inutile una dissertazione sulla libertà e la prigionia in cui purtroppo si è costretti a vivere. Eppure proprio quel filo di speranza che rimane impigliato tra le dita e l’ultimo rigo del libro  fanno comprendere come uno spirito libero - non ribelle - mai riuscirà a farsi imbrogliare da una trama malvagia e disumana, né  mai cancellerà la bellezza e la grandezza di ciò che un uomo vero ha dentro: la sua anima incontaminata e pur sempre pericolosamente esposta all’impura e latente oscurità del male.
Un’ultima riflessione, credo, Aldo Onorati voglia farci cogliere nella sua “Speranza e Tenebra”. Non sempre l’uomo sa cosa è il bene e il male, ma agire durante la propria vita con coerenza, lealtà e prudente fiducia potrebbe forse lenire una parte di quella sofferenza interiore che ognuno di noi, inspiegabilmente, porta dentro di sé, proprio perché da quella sofferenza si possa essere ripagati in qualche modo con esperienze, gioie e momenti felici.

 I NOSTRI PAESI - pagina 8

Sommario anno XIV numero 4 - aprile 2005