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Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale – Prima serata

Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale – Prima serata
Luglio 11
16:41 2019

11a Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale – Premio “Città di Monte Compatri”

Prima serata – mercoledì 10 luglio 2019

La Rassegna, aperta alla partecipazione di compagnie o gruppi teatrali non professionisti, è organizzata dal Comune di Monte Compatri e dall’Associazione Photo Club Controluce Aps.

La serata si è aperta con un saluto di Armando Guidoni al suo grande amico Tarquinio Minotti, assente per cause di forza maggiore. Il pubblico, con un grande applauso, ha salutato con affetto Tarquinio.

Ancora una volta il tentativo degli organizzatori è di rivolgere gli sforzi alla valorizzazione delle numerose realtà culturali – in questo caso, teatrali – esistenti nel territorio. Nelle passate dieci edizioni la Rassegna ha ottenuto un grande successo di pubblico e ci auguriamo che il successo si ripeta anche quest’anno.

Il sito che ospita la Rassegna è un luogo recuperato dall’abbandono che, seppur sconsacrato, mantiene un fascino e una capacità suggestiva particolare. Infatti, dove ora è il Parco Karol Wojtyla sorgeva il vecchio cimitero, in parte rupestre, detto “del Romito”. Dopo circa due secoli nei quali ha svolto le sue piene funzioni per i cittadini di Monte Compatri, è stato chiuso negli anni Cinquanta ed è tornato alla fruizione. Citando una frase di Maria Lanciotti: «Una balconata su Roma dove la vita e la morte convivono e il cielo e la terra si toccano». In effetti, si possono ancora oggi osservare gli scavi dei tumuli nella parete verticale in pietra tufacea e le cappelle, scavate anch’esse nella pietra, dove si sono svolte innumerevoli funzioni religiose.     

Sul palco saliranno e si esibiranno quattro compagnie teatrali per concorrere all’assegnazione dei premi:

  • mercoledì 10 luglio 2019 la Compagnia “TradirEfare Teatro” di Roma.
  • giovedì 11 luglio 2019 la Compagnia teatrale “Insieme per caso” di Roma
  • venerdì 12 luglio 2019 la Compagnia “Chi sarà di scena” di Frascati.
  • sabato 13 luglio 2019 la Compagnia teatrale “Gruppo comico A4” di Roma.

Domenica 14 luglio 2019 si svolgerà la cerimonia di premiazione e uno spettacolo finale presentato della Compagnia “I Fiori di Bacco” di Carlo Boso composta da attori professionisti.

Una Giuria popolare composta dal pubblico assegnerà il Premio di gradimento del pubblico.

Il Premio Città di Monte Compatri e altri otto premi saranno assegnati da una Giuria tecnica composta da Carlo Benso, Alberto Ferraro, Serena Gara, Bruno Vanzo e da Armando Guidoni in qualità di direttore artistico della manifestazione.

Ecco una nota degli artisti della Giuria tecnica:

Carlo Benso

Si è formato alla Scuola Internazionale dell’Attore di Firenze, Attore nella compagnia di Jerzy Stuhr.
Coordinatore alla direzione artistica del Festival Internazionale di Firenze.
Ha scritto, adattato e diretto diverse opere per il teatro, nonché scritto e diretto sceneggiature originali per il cinema.
Ha lavorato con maestri del calibro di Jerzy Stuhr ed ha diretto attori come Toni Garrani, Edoardo Leo, Rolando Ravello, Simona Cavallari, Fabio Ferri, Marco Bonini e altri.

Alberto Ferraro

Musicista, attore, autore, regista teatrale e artigiano ‘creatore di maschere teatrali’. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Ferrara. Ha creato l’associazione culturale Iustumò con la quale conduce il Laboratorio di Teatro Popolare “De core se campa” dove convergono giovani attori da tutta Europa che, al termine dei corsi, rappresentano il lavoro in tournée nei teatri italiani ed europei. Nel laboratorio si pratica l’investigazione teatrale sul cunto, sulle linee espressive del corpo e della maschera neutra e di Commedia dell’Arte. Da tre anni organizza a Monte Compatri il Festival Jémbe, Incontro internazionale di teatro ed educazione artistica, per favorire lo scambio internazionale di giovani provenienti da tutta Europa.

Serena Gara

Attualmente è vice presidente della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini.
In qualità di assessore alla cultura della stessa istituzione ha ideato e curato l’organizzazione del Festival del Teatro Scolastico “Le Tuscolane” nel quale gli Istituti d’Istruzione Superiore del territorio si confrontano con rappresentazioni del Teatro Classico. La manifestazione si svolge da tre anni nel Teatro Romano del Parco Archeologico del Tuscolo.

Bruno Vanzo

Lavora nel Teatro Amatoriale da quasi 50 anni. Attore, regista e insegnante di recitazione. Ha calcato i palcoscenici dei Teatri in ogni Regione d’Italia. Vive a Trento ed è venuto a Monte Compatri per offrire alla Giuria tecnica la sua professionalità e la sua arte.


Lo spettacolo della prima serata:

La Compagnia “TradirEfare Teatro” di Roma ha presentato, ottenendo un grande consenso di pubblico, “Con permesso, Don Raffaè” e “Cento lire – Storia di un viaggio” di Federico Moschetti con la regia dell’autore e con l’interpretazione dell’autore e di Irene Scialanca.

Note di regia

Con permesso, Don Raffaè. I personaggi di questa vicenda “italiana” assumono i caratteri delle maschere di Commedia dell’Arte. Così il Don Raffaè di una notissima canzone di Fabrizio De Andrè diventa un vecchio Pantalone, recluso e stanco, ma ancora attaccato al proprio potere, alla propria ricchezza. Allo stesso modo Pasquale Cafiero, il brigadiere servile, incarna perfettamente un Arlecchino ingenuo e distratto, lavoratore sfaticato, alla ricerca di soluzioni per guadagnarsi il pane. Un povero diavolo disperato, che lotta per sopravvivere, in un mondo quasi più grottesco di lui. In carcere Pasquale deve sorvegliare il ricco boss camorrista Don Raffaè. Nei suoi confronti ha un sentimento di grande ammirazione e rispetto. Inoltre, grazie al rapporto di ossequiosa amicizia, chiede al boss qualche piccolo favore. Le storture di un paese e la deformità di un intero sistema sociale si accentuano ancora di più, e diventano protagoniste assolute, facendo della loro natura ironica la propria stessa forza. Attraverso alcuni momenti chiave si costruisce uno spaccato di un mondo assurdo, in cui il senso di giustizia e di moralità passa attraverso la lente distorta di mafiosi e corrotti.

Storia di un viaggio. Lo spettacolo si propone di indagare le dinamiche del viaggio dei moderni migranti, in un gioco di confronto con la storia del personaggio di Pulcinella, che fra il ‘600 e 1’800 si è trovato a “migrare” e cambiare nome e forma, più volte, trasformandosi in personaggi diversi, suoi “eredi” in tutto e per tutto, in ogni Paese in cui ha messo radici: dal Karagiozis greco al Kasperle austriaco, dal Mr. Punch britannico al Polichinelle francese e al Don Christobal Polichinella spagnolo. La maschera campana (per molti la più antica fra quel-le della Commedia tradizionale, poiché direttamente derivata dalle maschere latine e delle Atellane) è stata l’origine di decine di storie e personaggi, che ad essa devono la propria sorte e la propria fortuna.

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