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Accordo tra FEM e l’Istituto di Bordeaux per sviluppare la ricerca in viticoltura ed enologia

Accordo tra FEM e l’Istituto di Bordeaux per sviluppare la ricerca in viticoltura ed enologia
Maggio 05
15:36 2022

San Michele all’Adige, giovedì 5 maggio 2022
Importante collaborazione tra due istituti di eccellenza
Accordo tra FEM e l’Istituto di Bordeaux per sviluppare la ricerca in viticoltura
ed enologia
È stato siglato un accordo quadro tra la Fondazione Edmund Mach e l’ Istituto delle Scienze
della Vite e del Vino di Bordeaux (ISVV), due importanti realtà scientifiche che condividono
un ruolo di eccellenza nella ricerca in materia viticola ed enologica con lo scopo di creare
sinergie per affrontare le sfide di questi comparti a livello europeo.
Il protocollo, siglato tra il Direttore Generale della FEM, Mario Del Grosso Destreri, e il
direttore dell’ Istituto delle Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux, prof. Alain Blanchard, è
il risultato di due giorni di reciproche presentazioni dell’attività di ricerca dei due istituti, di
visita ai laboratori e ai campi sperimentali di San Michele, di confronto scientifico condotto
in tavoli di lavoro tematici, di pianificazione delle linee di ricerca da svolgere in
collaborazione.
L’accordo spazia a 360° nei settori delle viticoltura e dell’enologia, senza trascurare le
ricadute di tipo ambientale e sociale, come ha rimarcato il direttore dell’istituto francese,
Alain Blanchard, dato che il settore vitivinicolo, sia in Italia che in Francia, porta con sé un
indotto che è spesso trainante nelle economie e nelle società delle regioni produttive più
importanti dei due paesi.
La Fondazione Edmund Mach e l’Istituto delle Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux si trovano
dunque, allineati, nel perseguimento di obiettivi comuni per promuovere la sostenibilità della filiera
viti-enologica: dall’obiettivo della riduzione della chimica e degli apporti fitosanitari perseguito
attraverso il monitoraggio delle principali fitopatie, lo studio dell’adattamento della vite ai
cambiamenti climatici e alle diverse malattie e l’utilizzo di tecniche di genome editing, all’uso
razionale delle risorse naturali passando al tema della tipicità e qualità del vino attraverso lo studio
dei determinati chimici e sensoriali che contribuiscono a rendere un vino unico e di qualità.
“Abbiamo l’onore di ospitare un’eccellenza internazionale di ricerca, istruzione superiore e sviluppo
che raccoglie le sfide dell’industria vinicola di domani – ha spiegato il presidente FEM-. La
complessità del mondo del vino ci unisce e di conseguenza ci porta ad agire con maggiore
efficienza. Alla FEM la ricerca in ambito viticolo è di alto livello, arricchita da numerosi contatti con
la professione vitivinicola, con gli attori del territorio e le loro richieste, e dall’istruzione e formazione
e dal trasferimento tecnologico. Auspico che questa visita possa essere un punto di partenza per
una proficua collaborazione, suggellata con la firma di un accordo quadro di cooperazione fra le
nostre due prestigiose Istituzioni per rinsaldare i legami tra regioni vitivinicole di eccellenza”.
L’attività di ricerca in ambito viticolo-enologico è radicata nel DNA della FEM e risulta arricchita dai
numerosi contatti con il mondo dei professionisti, dalle attività di trasferimento tecnologico e di
istruzione e formazione. E proprio nel contesto dell’istruzione va sottolineato che fino 2019 i migliori
diplomati del corso per enotecnici hanno svolto diversi stage nel Bordolese. A causa l’emergenza
COVID-19 queste esperienze didattiche sono state sospese ma l’auspicio è di poter riprendere
queste attività, proprio anche grazie alle nuove opportunità di collaborazione che questa visita
anticipa.

“Nei due giorni di visita della delegazione francese abbiamo approfondito i principali problemi che
affliggono la viticoltura e l’enologia dell’intera Europa e abbiamo definito i contesti scientifici per
realizzare soluzioni innovative nel rispetto della transizione ecologica e della sostenibilità
ambientale ed economica – spiega il dirigente del Centro Ricerca e innovazione, prof Mario
Pezzotti-. L’obiettivo è collaborare in maniera proficua, sistemica e complementare, mettere
insieme le forze, i materiali sperimentali e le competenze per fare massa critica ed affrontare uniti
le sfide future”.
Soddisfatto della visita anche il prof. Alain Blanchard, direttore dell’Istituto delle Scienze della Vite
e del Vino di Bordeaux, che ha evidenziato: “La Fondazione Edmund Mach è un istituto che ha
mostrato di essere all’avanguardia scientifica in Europa, con molteplici e importanti risultati ed
interazioni in tutto il mondo; si tratta di rispondere alle necessità principali della viticoltura europea
di oggi, includendo anche le questioni ambientali e volto ad assicurare la continuità di un sistema
che è oggi reso fragile nei nostri rispettivi territori. Dunque oggi siamo qui per concludere un
percorso di collaborazione di ricerca su progetti dalla viticoltura fino all’enologia, includendo anche
gli aspetti sociali, ugualmente sottesi alla realtà della viticoltura nei nostri territori”.

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