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25 APRILE, GROTTAFERRATA CELEBRA LA LIBERAZIONE DI IERI E DI OGGI

25 APRILE, GROTTAFERRATA CELEBRA LA LIBERAZIONE DI IERI E DI OGGI
Aprile 25
19:09 2021

ANDREOTTI: “IL VACCINO ANTI-COVID E’ IL NUOVO FIORE DEL PARTIGIANO”

“25 Aprile 2021: l’Italia risorge”.  Il 76esimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazifascista nella commemorazione del Comune di Grottaferrata prende un valore doppio, celebrando con le parole del sindaco Luciano Andreotti, la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio, ieri come oggi dopo la pandemia “di un’epoca nuova”.

Il primo cittadino, rispettando in pieno le disposizioni della prefettura, si è limitato, alla presenza del picchetto d’onore della Polizia Locale e dei rappresentanti dei Carabinieri, a deporre assieme al presidente del locale circolo Anpi, una corona alla memoria dei caduti di tutte le guerre, presso il monumento di piazza Cavour.

Augurando poi, con un video su Facebook, ai cittadini di Grottaferrata “un 25 Aprile di libertà, in attesa che il prossimo anno potremo tornare in piazza ad abbracciarci”, il sindaco non ha rinunciato dal diffondere il proprio pensiero e il senso che Grottaferrata ha voluto dare alla Liberazione di questo 2021.

I FIGLI DELLA GUERRA E IL MIRACOLO ITALIANO – “I figli della guerra, la generazione cui appartengo io stesso, che oggi si appresta a vivere una terza età auspicabilmente serena e al sicuro, furono – fummo – gli spettatori, da bambini e ragazzi, di quello che la Storia ricorda come il miracolo italiano” ha detto.

“Un miracolo figlio della Resistenza di tanti italiani, dei Partigiani, dei coraggiosi intellettuali, artisti, donne e uomini liberi che non si arresero alle violenze e alle persecuzioni dei fascisti. Un miracolo figlio anche dell’eroismo di soldati alleati venuti da Oltreoceano – ha proseguito omaggiando le truppe Alleate – e riusciti nell’impresa di combattere l’occupazione nazista che negli ultimi anni del conflitto, dopo l’8 settembre del 43, è toccata drammaticamente anche al nostro Paese, ai nostri territori”.

Quindi Andreotti si è soffermato su quelle parole cui la sua generazione era abituata e improvvisamente sono tornate attuali. 

Il termine “coprifuoco” su tutti,

“attualizzando e assorbendo drammaticamente nella nuova attualità anche questa ricorrenza civile, divenuta così oltremodo simbolica e significativa, del 25 aprile”.

Quindi l’omaggio ai “camici bianchi, eroi della Resistenza di oggi” e l’omaggio “alle oltre trentacinque vittime grottaferratesi” scomparse in questi quattordici mesi.

IL TEMPO DI RIPARTIRE: IL VACCINO ANTICOVID MODERNO FIORE DEL PARTIGIANO – “Ora però è anche il momento di ripartire. Trovando la forza e il coraggio per guardare avanti.Lo dobbiamo proprio a chi ha sofferto e sta patendo la durezza di una crisi economica collaterale che si fa ogni giorno più dura per molte famiglie” ha detto ancora il sindaco. 

“Lo dobbiamo ai numerosi lutti, oltre trentacinque nostri concittadini grottaferratesi, che nel corso di questo anno ci hanno lasciati, soccombendo alla violenza del virus. Lo dobbiamo al tempo stesso anche alla memoria di chi ha liberato l’Italia in quella primavera di 76 anni fa. Sapendo e affermando che oggi il fiore del partigiano è il vaccino che solo un anno fa immaginavamo come un miraggio e invece adesso è tra noi”. 

Oggi compiutamente vediamo davvero il primo reale raggio di sole che potrà restituirci una società nuova, speriamo migliore, speriamo diversa, speriamo più consapevole e in tal modo più libera. Pronta a vivere un altro miracolo che coincida anche con un maggiore

rispetto dell’ambiente, dell’ecosistema e delle persone. Di quel concetto di bene comune dal quale non si può più prescindere in nome di egoismi economicistici che hanno mostrato tutta la loro fragilità e fallacia”.

“Solo così, infatti – ha concluso il sindaco – l’Italia davvero risorgerà.

Noi tutti abbiamo il grande compito di coltivare e custodire valori quali libertà, pace, fraternità, rispetto e uguaglianza che vengono dalla lotta di liberazione, lasciandole in eredità alle generazioni future come i padri dei nostri padri le hanno lasciate a noi. E oggi più che mai, celebrando questa Festa della Liberazione, è ora di tornare davvero liberi, ovvero, più coscienti per ripartire e risorgere in un mondo davvero nuovo per tutte e tutti”. 

                                                                                                                 

                                                                             

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