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4 novembre 2010

Novembre 03
13:23 2010

“L’esercito sta nelle pieghe della massa popolare, come l’olio nelle olive ed il burro nel latte…” (Saul Arpino)

“Nel grembo della terra vi è l’acqua: l’immagine dell’Esercito. Così il nobile magnanimo verso il popolo accresce le sue masse” – L’immagine dell’esagramma L’Esercito (Shih n. 7) del Libro dei Mutamenti, è molto chiara nell’indicarne il significato. Infatti nell’antichità, in virtù della coscrizione obbligatoria, i soldati erano presenti nel popolo come l’acqua sotto la terra. Ed avendo cura della prosperità del popolo si ottiene un esercito valoroso.

Ed ancora nella prima linea. “Un esercito deve servire in buon ordine ed armonia. Se ciò non avviene incombe sciagura”.

…il 4 novembre ricorre il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate….

Rinnegare il passato non ha senso… l’Unità d’Italia è stata raggiunta con fatica, lotta e sacrificio… Qualcuno potrà obiettare che non serviva, che si stava meglio con il Regno delle Due Sicilie, con lo Stato del Vaticano (ma quello c’è ancora..), con la Repubblica di Venezia, il Regno di Sardegna, etc. Può anche essere vero ma pure in quei regni esistevano eserciti ed un senso nazionale… ora il senso nazionale si è ampliata all’intera Italia e forse all’intera Europa e forse un domani al mondo intero… Staremo a vedere!

Non sono d’accordo con il sistema corrente di prestare servizio alla patria con forze prezzolate, con l’uso di mercenari (sia pure interni cittadini) credo che il piacere della difesa (dico “difesa”…) dell’identità nazionale della nostra terra o dei legittimi interessi dei suoi abitanti non possa essere delegata ai “volontari” di professione.

Nell’antica Cina (e pure oggi) si diceva che l’esercito riposa nelle pieghe della società civile… pronto a sorgere nel momento del bisogno.

La coscrizione obbligatoria può sembrare una sopraffazione, se serve ad una causa ingiusta, ma è l’unico modo per riconoscersi tutti figli dello stesso paese. Vediamo che alla fine dell’Impero Romano, allorché
i legionari erano professionisti pagati dallo stato, è stato sufficiente l’arrivo di una masnada di barbari per sconfiggere l’Impero… Le famose invasioni barbariche contavano a malapena poche migliaia di individui (comprese donne e bambini ed armenti) mentre Roma aveva oltre un milione e mezzo di abitanti e le legioni comprendevano centinaia di migliaia di militi- ma quei pochi barbari determinati bastarono per annichilire e distruggere un sistema… forse marcio, forse indegno di essere mantenuto.. come probabilmente succede ai giorni nostri…!

Ma… io personalmente amo e rispetto la figura di Cincinnato… forse perché ho servito nell’esercito non come “mercenario” ma come uomo d’armi venuto dal popolo.

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