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Emozionante. A Ciampino ci siamo imbattuti nello stesso giorno della scorsa settimana in giardinieri professionisti e per passione impegnati nella cura del verde urbano.
In via XXIV Maggio alcuni aitanti operatori dell’impresa Vivaio Conti di Roma con i loro attrezzi e automezzi con la targa adesiva comunale regolarmente parcheggiati a lato, erano alle prese con le aiuole da ripulire a fondo e rivestire di nuove piante. Lavori stagionali – ci dicono – partiti da qualche tempo iniziando dalle scuole e dai parcheggi e previsti per tutto il territorio comunale. Poi a Piazza Rizzo nei pressi della stazione ferroviaria ci appare un bel signore, armato degli attrezzi essenziali e sacchi neri per sfalcio e ramaglie, che sembra stia parlando con il roseto di un’aiuola mentre attacca con la potatura. Accetta volentieri di scambiare qualche parola, senza per questo interrompere il suo lavoro, e tra una sforbiciata e l’altra veniamo a sapere che questo signore si chiama Enrico Fiorini, di professione benzinaio ora in pensione, viene da Ferentino, risiede a Ciampino dal 1986 e fa quello che fa perché non sopporta di vivere nella bruttura. E va avanti a ruota libera, propenso all’invettiva ma discorsivamente, senza acredine: “L’estate scorsa ho ripulito tutta Ciampino, ho levato quintali di zozzerie, c’era di tutto, di tutto. Io sono un giardiniere abusivo, non ho nessuna autorizzazione, dovevo firmare per vincolarmi con il Comune (‘Adotta un’aiuola’, iniziativa dell’Amministrazione Comunale, ndr) ma io non voglio essere vincolato con nessuno. Ho iniziato con questo lavoro perché nessuno si dedica a farlo, era tutto un degrado. M’hanno addirittura premiato al Liceo Scientifico l’anno scorso prima di Natale. Quelli della manutenzione levano l’erbaccia e la lasciano lì, non la levano proprio. Se c’è un ramo che casca non lo raccolgono. L’Amministrazione non interviene per lo sporco dei cani e l’inciviltà dei padroni. Qui è tutto scavato e nessuno che vede niente. Guarda qua, tutto per aria, sopra il bordo c’è passato qualche camion, tutto scassato e lì resta. Se ce la faccio lo sistemo io. 38mila abitanti e nessuno che dice: ti serve una mano? Ti chiedono: ma ti pagano? Una signora è venuta tutta incavolata dicendo che questo lavoro non lo devo fare, lo deve fare il Comune. Qui stiamo a spara’ alla Croce Rossa. Se i politici non sono capaci di guardare alle minime cose, mi dici che stanno a guarda’? Il mio è un mestiere improvvisato, mi piace farlo dove ce n’è più bisogno”. Grazie Enrico, giardiniere abusivo: ce ne fossero!