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In Acqua: H₂O molecole di creatività

In Acqua: H₂O molecole di creatività
Luglio 20
07:29 2016

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
per l’Area Metropolitana di Roma la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale

In Acqua: H₂O molecole di creatività
a cura di Stefano Dominella e Bonizzo Giordani Aragno

27 luglio-23 ottobre 2016

Area archeologica del Santuario di Ercole Vincitore
Via degli Stabilimenti, 5
Tivoli

Una grande mostra celebra l’acqua attraverso la creatività. “In Acqua. H₂O molecole di creatività”, organizzata, nell’esclusiva location di Tivoli, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, gode del patrocinio della Regione Lazio e della Camera Nazionale della Moda Italiana.

L’esposizione è ospitata presso il Santuario di Ercole Vincitore, risalente nel suo impianto monumentale al II sec. a.C., una cornice suggestiva in cui si integrano edifici di epoche e funzioni diverse. La riutilizzazione iniziò nel XVII secolo quando l’area sacra e le sottostanti zone lungo la via tecta furono trasformate dapprima in ferriera da Luciano Bonaparte e successivamente occupate dalla centrale idroelettrica che, grazie alla forza potente dell’acqua dell’Aniene, illuminò per la prima volta Roma nel 1892. L’acqua, presenza vitale e dirompente, è stata protagonista nell’area attraverso i secoli e rivive con la sua eterea delicatezza nella mostra.

“In acqua. H₂O molecole di creatività”, a cura di Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno, narra come questo fondamentale elemento naturale, l’acqua, sia così determinante per la nostra vita e per l’intero pianeta e abbia ispirato l’arte, la fotografia e la moda.

L’Acqua è il simbolo della vita: indispensabile, insostituibile, scorre attraverso la storia dell’Uomo ed è l’elemento fondamentale che ha permesso alle civiltà di svilupparsi. Da sempre l’Acqua è stata oggetto di rappresentazione: nella mitologia, nella letteratura, nella musica, nel teatro, nell’arte in genere.

Sono presenti con le loro installazioni Federico Paris con la “Sorgente”, Ilaria Sadun con “Gocce” e David Pompili e la “T-SHE H₂O”. Guillermo Mariotto per Gattinoni mette in mostra l’abito scultura “Foco a ‘mare”, vero manifesto couture contro la tragedia umana degli emigranti. Ed ecco la metafora del flagello dei nostri tempi: in mostra un giubbotto salvagente, simbolo di salvezza e di rinascita, per chi attraverso l’acqua cerca una nuova vita.

Simultaneità, molteplicità, l’acqua a tutto campo come vera comunicazione di vita. Seguendo il ritmo del racconto, ripercorriamo l’iter cadenzato da stili e periodi diversi, nati per un percorso moda “di come eravamo e di come siamo”, tra revival e contemporaneo. Una sorta di metafora culturale in cui sono evidenti i segni di frammentazione degli stili, mescolanza dei generi e nuovi messaggi che ampliano il concetto d’identità. Sono in mostra capi creati da stilisti di chiara fama, da designer emergenti, da sarti che hanno inciso sull’ affermazione della moda italiana, da ospiti internazionali che hanno interpretato nelle varie significazioni il tema.

Tra le 91 creazioni presenti in mostra, ecco Giorgio Armani, Salvatore Ferragamo, Valentino, Gianfranco Ferrè, Laura Biagiotti, Ermanno Scervino, Roberto Cavalli, Enrico Coveri, Chiara Boni, Max Mara, Pino Lancetti, Antonio Marras, Romeo Gigli, Ken Scott, Krizia e molti altri. Tra gli Special Guest internazionali, Maurizio Galante, Issey Miyake, Martin Margiela, Junya Watanabe, Adeline André.

Tra gli emergenti il designer Tiziano Guardini, Italo Marseglia, Alessandro Consiglio e Santo Costanzo. Una sezione dedicata alla nascita dell’Alta Moda Italiana rappresentata da Fernanda Gattinoni, Irene Galitzine, Jole Veneziani, André Laug e Battilocchi. Un omaggio al Cinema e al Teatro italiano, con i costumi firmati da Piero Tosi e da Pier’Alli.

A seguire una serie di creazioni affini al tema dell’acqua, dai costumi da bagno di Laura Urbinati agli abiti “salva acqua” di Burberry, K-Way, Carta e Costura, fino a quelli colorati e dai tessuti di ultima generazione di Stone Island. Infine le attrezzature e le uniformi della Marina Militare Italiana, dal palombaro al sommozzatore, dalla divisa di Ammiraglio a quella del marinaio semplice. Inoltre un percorso fotografico con gli scatti di Paolo Belletti immortala l’acqua come metafora di vita e svela le fontane di Roma all’alba di gelide mattine invernali.

Info:
Visite su prenotazione (ore 10-13; 17.30-19.00) al numero 0774 330329
Ingresso gratuito

www.archeologialazio.beniculturali.it
www.sbap-lazio.beniculturali.it

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