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Ai Partecipanti Velletri2030

Febbraio 13
21:13 2018

Che peccato ridurre un tema così importante come il trattamento dei rifiuti prodotti da una Comunità in una disputa ideologica sulla bontà o meno di una soluzione tecnologica, senza affrontare il tema nella sua complessità.

In primo luogo, che peccato trascurare la comunicazione che vuole al primo posto un processo di inclusione che coinvolga tutti i componenti della Comunità e non soltanto una piccola parte della stessa. In genere meno dell’uno per cento che cerca di appropriarsi del tema e imporre le proprie tesi. Uno dei messaggi principali del Rapporto Nimby Forum 2017 è l’importanza della comunicazione. La partecipazione attiva ai processi decisionali è diventata, per i cittadini, un’esigenza imperativa: le Comunità si aspettano di essere interpellate, consultate, coinvolte, in tutte le sue componenti. L’assenza di coinvolgimento, infatti, ricorre al secondo posto dopo le preoccupazioni per l’ambiente, come causa alla base delle contestazioni.

In secondo luogo, che peccato sacrificare gli aspetti di valutazione di quanto l’innovazione tecnologica può contribuire al tema del trattamento dei rifiuti di una Comunità. Temi come Economia Circolare, Raccolta Differenziata, trattamento Anaerobico, trattamento Aerobico, Compostaggio a piccola scala, valutazione delle Esternalità associate alle diverse soluzioni, valutazione Economica delle diverse soluzioni e riflesso sulla bolletta a carico dei singoli componenti la Comunità, ecc.,sono spesso sacrificati a favore di un approccio puramente ideologico sotteso ad una certa politica con la scadenza elettorale in mente. Eppure la Comunità di Velletri gode di un ottimo sistema di istruzione scolastica con Istituti di ogni ordine e grado e di una larga comunità di studenti universitari che potrebbero contribuire alla discussione sviluppando tesi e tesine su temi specifici legati al trattamento dei rifiuti. Ma questi non vengonoo coinvolti, quasi ci fosse il timore che la Scienza potesse contraddire certe soluzioni preconcette. Ma allora perchè mandare tanti giovani all’Università, magari per laurearsi in Ingegneria Ambientale, se poi quando si devono scegliere soluzioni con un forte impatto sul futuro non vengono coinvolti? Di chi è il futuro se non dei giovani della generazione millennium.

E’ ora di cominciare a ragionare in base ad una valutazione rigorosa ed approfondita dei dati piuttosto che in base a contrapposizioni preconcette che rischiano di essere sterili e di peggiorare la situazione. Invece di iniziare una disputa dottrinaria e politico-ideologica sulla soluzione che meglio soddisfa le esigenze della Comunità, sarebbe il caso di interrogarci su cosa ci si deve aspettare in termini socio-economici dalle singole soluzioni possibili. Una buona valutazione richiede un’adeguata raccolta dati. Troppo spesso, per giudicare se una soluzione è valida o meno, tendiamo ad affidarci quasi esclusivamente alle nostre convinzioni politiche ed ideologiche, ignorando l’evidenza dei dati e della scienza. Per questo, bisognerebbe sempre partire da una valutazione socio-economica quanto più possibile accurata e scevra da preconcetti prima di prendere una decisione.

Allo scopo, sul tema trattamento dei rifiuti, un buon punto di partenza potrebbe essere la lettura del “Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2017” dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA),
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2017/ottobre/rapporto-rifiuti-urbani-edizione-2017
Trattasi di un Rapporto molto complesso che fornisce i dati, aggiornati all’anno 2016, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, a livello nazionale, regionale e provinciale, che da voce a tutti gli aspetti da considerare quando si cerca la soluzione più idonea al trattamento dei rifiuti di una Comunità. Interessante il Capitolo cinque su “Analisi e Valutazioni Economiche del Sistema Tariffario”.  In particolare la Tabella 5.8, pag. 93 dell’Estratto, – “Medie regionali dei costi specifici annui pro capite (€/abitante*anno) comuni a tariffa puntuale, anno 2016” riporta per il Lazio un CTOT  €/abitante*anno di 202,47. L’Assessore con delega all’ambiente recentemente ci ha informato che a Velletri il CTOT è di 149,94 €/abitante*anno. Velletri Servizi indica che la famiglia tipo di 3 persone in 100 mq nel 2017 paga 281,00 €. Tante le valutazioni da fare alla ricerca della soluzione migliore per l’intera Comunità. Andrebbero valutate tutte, coinvolgendo tutti i componenti la Comunità. Molto interessante anche lo studio condotto su un campione di comuni che applicano il “sistema di tariffazione puntuale, cosiddetto Pay-As-You-Throw”, che mostra, in generale, il costo totale medio pro capite a carico del cittadino è inferiore rispetto ai comuni a TARI normalizzata. 

che peccato ridurre un tema così importante come il trattamento dei rifiuti prodotti da una Comunità in una disputa ideologica sulla bontà o meno di una soluzione tecnologica, senza affrontare il tema nella sua complessità.

In primo luogo, che peccato trascurare la comunicazione che vuole al primo posto un processo di inclusione che coinvolga tutti i componenti della Comunità e non soltanto una piccola parte della stessa. In genere meno dell’uno per cento che cerca di appropriarsi del tema e imporre le proprie tesi. Uno dei messaggi principali del Rapporto Nimby Forum 2017 è l’importanza della comunicazione. La partecipazione attiva ai processi decisionali è diventata, per i cittadini, un’esigenza imperativa: le Comunità si aspettano di essere interpellate, consultate, coinvolte, in tutte le sue componenti. L’assenza di coinvolgimento, infatti, ricorre al secondo posto dopo le preoccupazioni per l’ambiente, come causa alla base delle contestazioni.

In secondo luogo, che peccato sacrificare gli aspetti di valutazione di quanto l’innovazione tecnologica può contribuire al tema del trattamento dei rifiuti di una Comunità. Temi come Economia Circolare, Raccolta Differenziata, trattamento Anaerobico, trattamento Aerobico, Compostaggio a piccola scala, valutazione delle Esternalità associate alle diverse soluzioni, valutazione Economica delle diverse soluzioni e riflesso sulla bolletta a carico dei singoli componenti la Comunità, ecc.,sono spesso sacrificati a favore di un approccio puramente ideologico sotteso ad una certa politica con la scadenza elettorale in mente. Eppure la Comunità di Velletri gode di un ottimo sistema di istruzione scolastica con Istituti di ogni ordine e grado e di una larga comunità di studenti universitari che potrebbero contribuire alla discussione sviluppando tesi e tesine su temi specifici legati al trattamento dei rifiuti. Ma questi non vengonoo coinvolti, quasi ci fosse il timore che la Scienza potesse contraddire certe soluzioni preconcette. Ma allora perchè mandare tanti giovani all’Università, magari per laurearsi in Ingegneria Ambientale, se poi quando si devono scegliere soluzioni con un forte impatto sul futuro non vengono coinvolti? Di chi è il futuro se non dei giovani della generazione millennium.

E’ ora di cominciare a ragionare in base ad una valutazione rigorosa ed approfondita dei dati piuttosto che in base a contrapposizioni preconcette che rischiano di essere sterili e di peggiorare la situazione. Invece di iniziare una disputa dottrinaria e politico-ideologica sulla soluzione che meglio soddisfa le esigenze della Comunità, sarebbe il caso di interrogarci su cosa ci si deve aspettare in termini socio-economici dalle singole soluzioni possibili. Una buona valutazione richiede un’adeguata raccolta dati. Troppo spesso, per giudicare se una soluzione è valida o meno, tendiamo ad affidarci quasi esclusivamente alle nostre convinzioni politiche ed ideologiche, ignorando l’evidenza dei dati e della scienza. Per questo, bisognerebbe sempre partire da una valutazione socio-economica quanto più possibile accurata e scevra da preconcetti prima di prendere una decisione.

Allo scopo, sul tema trattamento dei rifiuti, un buon punto di partenza potrebbe essere la lettura del “Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2017″ dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA),
http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2017/ottobre/rapporto-rifiuti-urbani-edizione-2017
Trattasi di un Rapporto molto complesso che fornisce i dati, aggiornati all’anno 2016, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, a livello nazionale, regionale e provinciale, che da voce a tutti gli aspetti da considerare quando si cerca la soluzione più idonea al trattamento dei rifiuti di una Comunità. Interessante il Capitolo cinque su “Analisi e Valutazioni Economiche del Sistema Tariffario”.  In particolare la Tabella 5.8, pag. 93 dell’Estratto, – “Medie regionali dei costi specifici annui pro capite (€/abitante*anno) comuni a tariffa puntuale, anno 2016” riporta per il Lazio un CTOT  €/abitante*anno di 202,47. L’Assessore con delega all’ambiente recentemente ci ha informato che a Velletri il CTOT è di 149,94 €/abitante*anno. Velletri Servizi indica che la famiglia tipo di 3 persone in 100 mq nel 2017 paga 281,00 €. Tante le valutazioni da fare alla ricerca della soluzione migliore per l’intera Comunità. Andrebbero valutate tutte, coinvolgendo tutti i componenti la Comunità. Molto interessante anche lo studio condotto su un campione di comuni che applicano il “sistema di tariffazione puntuale, cosiddetto Pay-As-You-Throw”, che mostra, in generale, il costo totale medio pro capite a carico del cittadino è inferiore rispetto ai comuni a TARI normalizzata.

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