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Atmosfere: Mostra di Gina Marziale a Grottaferrata

Ottobre 29
13:01 2014

l’inserimento della sua opera “Via Margutta” nella collezione del MACRO di Roma e il Premio alla carriera da parte del Centro Italiano Arte e Cultura (CIAC), assegnatole in Campidoglio nel 2004. Hanno scritto di lei, tra gli altri, critici come Claudio Strinati, Sandra Orienti, Franco Campegiani, e lo stesso Onorati. Ma veniamo ad Atmosfere, per cogliere il linguaggio artistico personale, tra il figurativo al metafisico, dell’artista. La quale ha impiegato del tempo per integrare il mondo pittorico con quello incisorio: “la maestria è sapere amalgamare il tutto” dice. E confessa di sentirsi più a suo agio nel realizzare le incisioni perché le hanno permesso di scoprire la meticolosità del particolare, del minimum, del non-detto anche su tela. Nell’osservare le incisioni e i dipinti ad olio scelti per Atmosfere, si intuisce, infatti, la ricerca d’armonia nel collegare in un felice connubio i due mondi grafico e pittorico. Il non-detto rimanda alla nostra immaginazione, il che suscita emozioni. La freschezza di approccio e la spontaneità che l’artista esprime con le sue opere toccano la sensibilità di chi guarda. Anche la Marziale è un’attenta osservatrice, specialmente della natura. L’ispirazione le viene soprattutto di notte, e si nutre dei colori visti durante il giorno, nei suoi numerosi viaggi, interiori ed esteriori (ha il suo atelier a Grottaferrata, dove dà lezioni di pittura ed incisione, ma le piace viaggiare, il movimento). Soprattutto nelle incisioni, le forme sono spontanee, ma rielaborate nella mente: l’artista osserva la natura, spesso contorta, radici dalle quali fuoriescono quasi per incanto figure umane e d’animali. I colori non sono scelti a caso, ma studiati. Per quanto riguarda le incisioni, con grande precisione é capace di intervenire sulle matrici a più riprese, per non utilizzare solo il bianco e nero ma anche il rosa delicato, o il celeste. I colori privilegiati per i dipinti ad olio sono il blu cobalto ed il verde, cioé le tonalità del mare che l’artista ama contemplare; mentre per gli interni é il fucsia delle pareti di un appartamento, come per creare un contrasto tra la stanza e ciò che sta fuori. Ed il fuori é un qualcosa che si deve raggiungere, ma che forse dobbiamo trovare prima in noi stessi. Il contrasto interno/esterno é una caratteristica del messaggio di Gina che può essere ribaltato a piacimento: con una punta di provocazione, ecco che una finestra dietro un balcone con le grate in ferro può svelare il verde di un albero in una cupa foresta. Ma c’è speranza nelle sue creazioni, nonostante le difficoltà che il vivere procura: l’acquaforte “Il nodo” é la metafora delle varie complicazioni della vita; oppure é il nodo della memoria che accenna a sciogliersi davanti al sorriso della luna, perché la luna chiama, da conforto, è speranzosa. “Di notte all’improvviso” affronta il discorso delle radici contorte che esprimono il percorso di un’esistenza piena di difficoltà. Ognuno é libero di pensare secondo la sua sensibilità, osservando il dipinto ad olio “Chissà dove sei” . A chi appartengono gli occhiali rotti e la scarpa femminile per terra, tra le foglie? La scomparsa della proprietaria rimanda ad una fine tragica, o no? Il visitatore può seguire un suo percorso personale e cogliere i particolari del mondo interiore ed esteriore di Gina, che assomiglia, nelle sue linee generali (siamo tutti su questa Terra, parte della natura, con le nostre coscienze e difficoltà) a quello di tutti noi.
Caffé Letterario American Bar One, Via Tuscolana 327 – Grottaferrata. Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 21.
www.ginamarziale.it

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