Budapest: la violenza contro le donne in famiglia non è un reato sanzionabile
La maggioranza conservatrice in Parlamentoqualche giorno fa ha impedito che la violenza contro le donne in famiglia venisse sanzionata dal codice penale.
L’Ungheria è un paese dove ogni anno troppe donne sono vittime di pestaggi, violenze, soprusi domestici, reati non punibili penalmente. La grave e anacronistica situazione è stata evidenziata da ben 103 mila firme raccolte da un movimento femminile, per costringere il Parlamento a discutere il tema. Socialisti e verdi, all’opposizione nel governo, raccogliendo l’istanza presentata volevano far inserire nel codice penaleun articolo che andasse a punire gli atti di violenza dentro le mura familiari, ma la maggioranza governativa, conservatrice, con il consenso degli estremisti di destra, hanno votando contro. Durante il dibattito un deputato della maggioranza ha detto addirittura: «Le donne, prima di volersi emancipare, se vogliono più rispetto, partoriscano più bambini, due o tre, anche quattro, e allora avranno più rispetto». Sono parole che lasciano allibiti e per quanti credono nel valore del rispetto, del coraggio e della volontà di riuscire ad azzerare col tempo le varie forme di schiavitù sociale, gran parte riservate alle donne è veramente deprimente sentire discorsi del genere! La donna è un essere umano, una persona, un cittadino, che alla pari dell’uomo deve avere certi diritti, che vanno rispettati e non confusi per comodo, o riadatti a piacimento. La donna non è un bene di consumo, né tantomeno un bene di proprietà esclusiva, che faccia sentire chi le sta accanto, un padrone e per questo l’unico punto di riferimento al quale dover sottostare. La donna e l’uomo avranno caratteristiche fisiche differenti, ma appartengono alla stessa specie umana. E fin quando quest’idea non acquisirà la giusta forza, visibilità ‘mentale’, trasformandosi in una realtà universale di fatto, e non più in un facile pensiero da ricordare di tanto in tanto, ci sarà sempre posto per gesti violenti e parole sprezzanti da parte di certi uomini. Già, perché per fortuna ce ne sono molti altri che sapendo quanto sia importante sentirsi rispettati, non dimenticano nemmeno per un momento, di portare rispetto a tutti, uomo o donna che sia. La violenza sulla donna e in questo caso, sulla propria compagna, all’interno delle mura di casa, in una ipotetica scala dell’inciviltà sta al gradino più alto e per questo va rigorosamente punita, affinché un giorno questa scala diventi solo un ricordo e gli atti di inciviltà cedano il passo a quelli mossi in piena coscienza e solidarietà.
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