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Caldaie: manutenzione e incentivi

Gennaio 04
09:59 2017

 

Caldaie: regole per la manutenzione degli impianti e incentivi per la sostituzione degli apparecchi

Prendersi cura del proprio impianto di riscaldamento è molto importante per diverse ragioni: assicurarsi il calore in casa specialmente nei mesi invernali, ridurre i consumi di gas al minimo ed abbattere le emissioni inquinanti. A volte può convenire cambiare l’apparecchio piuttosto che mantenere il vecchio e poco efficace impianto. Per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione è però necessario far fronte ad un investimento iniziale importante. Per fortuna, passando ad una caldaia a condensazione, parte dei soldi spesi può essere recuperata attraverso gli incentivi fiscali previsti dalla regione Lazio: il 55% della spesa sostenuta è recuperabile attraverso le detrazioni Irpef spalmabili dai tre ai dieci anni. Come si accede all’incentivo? Per usufruire dell’agevolazione è necessario rispettare le seguenti indicazioni:

  • occorre installare delle valvole termostatiche per la regolazione automatica della temperatura in ogni ambiente e su ogni radiatore
  • occorre presentare all’Enea una documentazione tecnica dell’apparecchio installato e la certificazione energetica dell’abitazione (allegato obbligatorio dal luglio 2009)

L’Iter burocratico per la fruizione di questi incentivi risulti ancora poco chiaro, si può pertanto fare riferimento al sito www.enea.it sul quale si potranno trovare tutte le informazioni tecniche.

Se però l’impianto non è da sostituire, bisogna prestare molta attenzione alla questione scadenze sia per evitare di incappare in sanzioni salate, sia per prevenire eventuali guasti e ridurre i consumi. Trattandosi di un aspetto importante ai fini della sicurezza domestica e delle emissioni di sostanze inquinanti, la manutenzione delle caldaie è regolata da normative e leggi che riguardano la pulizia obbligatoria della caldaia, la sua manutenzione e i controlli periodici.

Caldaie: le norme per la manutenzione

Avete le idee poco chiare riguardo le normative che regolano la manutenzione e la pulizia obbligatoria delle caldaie? Considerando che la legge non ammette ignoranza, vi consigliamo di leggere l’articolo per tenervi informati ed evitare così le possibili multe.
La pulizia della caldaia è spesso costituita da interventi di revisione e manutenzione previsti in termini di legge ed è pertanto fondamentale che queste operazioni siano affidate a dite specializzate che possano rilasciare il certificato di conformità dell’impianto. In più, la ditta certificata può intervenire sulla caldaia sia in termini di manutenzione, sia per quanto riguarda le eventuali revisioni o sostituzioni delle componenti.
A tale riguardo, prima dell’avvento dell’inverno, è buona norma ripassare la normativa che regola la manutenzione delle caldaie e la loro pulizia, ovvero il DPR 74/2013, in materia di controlli sull’efficienza energetica dei sistemi di climatizzazione (caldaie e condizionatori).
Il decreto in questione stabilisce che ogni cittadino è tenuto ad eseguire la pulizia della propria caldaia periodicamente, secondo determinate scadenze. Secondo quanto riportato nel decreto, ogni intervento di questo tipo deve essere effettuato da un tecnico specializzato che possa rilasciare la relativa documentazione al termine del lavoro.
Per gli impianti domestici a combustibile liquido o solido superiori ai 10 kW e inferiori ai 100 kW di potenza, sono previsti controlli ogni due anni; per gli impianti domestici a gas o metano superiori ai 10 kW e inferiori ai 100 kW di potenza, sono previsti controlli ogni quattro anni.
Chiaramente, ogni regione presenta le sue eccezioni: gli intervalli di tempo entro cui è obbligatorio fare la manutenzione valgono nel caso in cui Regioni e Province Autonome non abbiano una regolamentazione in materia. La frequenza entro la quale è obbligatorio effettuare questi controlli è stabilita anche dalla casa di produzione del singolo impianto, o dal tecnico responsabile dell’installazione al quale si può fare riferimento.
Per quanto riguarda le ispezioni di sicurezza, possiamo affermare che la loro regolamentazione varia a seconda dei Comuni e delle Province con più di 40.000 abitanti. In questo caso, è buona norma affidarsi allo Sportello Energia del proprio Comune per informarsi sulle tempistiche previste per la manutenzione, la frequenza degli interventi e per fare chiarezza sui documenti da tenere, sugli eventuali bolli necessari a dimostrare l’avvenuto intervento e così via.
Ricordate che le ispezioni da parte del Comune sugli impianti domestici vengono effettuate in modalità random e quando avvengono si dovrà mostrare tutta la documentazione inerente alla caldaia, il libretto con gli interventi di manutenzione svolti e le eventuali ricevute di pagamento.

Manutenzione fai da te: conoscere i principali guasti della caldaia

Conoscere le principali caratteristiche del proprio impianto è fondamentale perché, in una situazione di emergenza, si potrà dare una comunicazione telefonica tempestiva al tecnico che interverrà sulla caldaia. Inoltre, conoscere il comportamento della propria caldaia, ciò che viene mostrato dal display ad esempio, favorisce l’individuazione del problema, segnalando l’eventuale guasto. A tale riguardo, vogliamo fornirvi delle informazioni tecniche utili sul funzionamento di tre dei principali modelli di caldaie presenti oggi in commercio: Ariston, Riello e Beretta.

Caldaie Beretta

Consultate la lista dei diversi codici di errore delle caldaie Beretta e potrete individuare più facilmente la natura del problema. Le seguenti informazioni sono state da noi reperite dalla pagina dedicata all’assistenza sulle caldaie Beretta del sito di una ditta di manutenute e assistenza di caldaie. Ecco i codici di errore Beretta:

  • A01: blocco totale dell’impianto a causa del modulo ACF o di un guasto di origine elettronica
  • A02: l’anomalia deriva da un problema al termostato
  • A03: l’anomalia risiede nel ventilatore che alimenta il bruciatore
  • A04: l’anomalia risiede nel pressostato e di conseguenza la caldaia va in blocco
  • A06: il guasto è nella sonda NTC nel circuito dell’acqua sanitaria
  • A07 (tre condizioni possibili): blocco momentaneo della caldaia causato da un guasto della sonda NTC del circuito dell’acqua per i riscaldamenti; la caldaia passa dal blocco temporaneo al blocco definitivo per via della temperatura troppo elevata rilevata dalla sonda dei riscaldamenti; blocco definitivo della caldaia per allarme generato dalla sonda di mandata/ritorno
  • A08 (tre condizioni possibili): arresto temporaneo per guasto sonda NTC dell’acqua dei riscaldamenti in ritorno; la caldaia passa dall’arresto temporaneo al blocco per via della temperatura eccessiva della sonda di ritorno dei riscaldamenti; la caldaia va in blocco definitivo causato da un’anomalia alla sonda del circuito di andata e ritorno
  • A11: la caldaia si arresta in fase di accensione perché la fiamma viene generata in prossimità del bruciatore
  • ADJ: si tratta di un caso in cui lampeggiano un led rosso, un led giallo e un led verde. Sta ad indicare un problema generale alla taratura della caldaia
  • Assenza di codice con led verde lampeggiante: arresto momentaneo della caldaia per anomalia al pressostato dell’acqua

Caldaie Riello

Qui troverete i principali codici che potrebbero apparire sul display della caldaia Riello qualora si verificasse un’anomalia nel funzionamento:

  • CE10: blocco per mancanza di fiamma pilota
  • CE11: la caldaia ha rilevato una falsa fiamma (presenza di fiamma parassita)
  • CE20: problema con il termostato limite
  • CE40/41: indica un problema di pressione dell’acqua nell’impianto
  • CE42: rilevata anomalia al trasduttore di pressione dell’acqua
  • CE60: problema alla sonda della temperatura per l’acqua calda sanitaria
  • CE77: anomalia al termostato di bassa temperatura
  • CEJ0: problema di collegamento tra interfaccia e scheda principale

Caldaie Ariston

Nel seguente paragrafo descriviamo i principali codici di errore delle caldaie firmate Ariston.
Chiunque avesse una caldaia Ariston può fare riferimento si seguenti codici di errore. Abbiamo preso solo i codici che appaiono con maggiore frequenza, per la lista completa si consiglia di consultare il libretto delle istruzioni della caldaia.

  • 101: sovratemperatura
  • 105: circolazione insufficiente
  • 108: richiesto riempimento per mancanza acqua
  • 110: circuito aperto o cortocircuito sonda mandata riscaldamento
  • 112: circuito aperto o cortocircuito sonda ritorno riscaldamento
  • 114: circuito aperto o cortocircuito sonda esterna
  • 116: termostato pavimento aperto
  • 118: problema alle sonde circuito primario
  • 501: fiamma mancante
  • 502: rilevamento fiamma con valvola gas chiusa
  • 504: distacco fiamma
  • 303: errore scheda principale
  • 304: troppi tentativi di Reset
  • 3P9: avviso manutenzione
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