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Illustrato da molteplici artisti, Pinocchio è stato oggetto di una interessante Mostra organizzata dallo scrittore e artista Gabriele Novelli il 4 giugno a Rocca di Papa presso la Biblioteca comunale. Umbro di origini, ma rocchegiano d’adozione, ha voluto rendere omaggio a questa storia fantastica realizzando otto quadri che sintetizzano quelli che sono stati, secondo il suo punto di vista, i momenti più salienti e originali della storia. In sequenza, il protagonista è immortalato con diverse tecniche, la tempera soprattutto: le opere abbracciano quelle situazioni che vedono il burattino alle prese con il Grillo parlante, la Scuola, Mangiafoco, la Volpe e il Gatto, il Paese dei Balocchi con l’Omino di burro, il Tonno e la Balena (o pesce –cane che dir si voglia), la Lumaca, domestica della bella Fata dai capelli turchini, e infine la definitiva metamorfosi del protagonista, che comunque, forse, non si libererà mai dal suo alter ego di legno. Molto interessato il selezionato pubblico che ha ascoltato con attenzione le originali considerazioni dell’artista, il quale, tra le altre cose, ha messo in evidenza, attraverso le sue opere, come questo racconto di formazione sia privo di figure femminili, a parte la Fata. Rimane inquietante la rappresentazione di un personaggio generalmente poco in evidenza: l’Omino di burro che, trasportando sul suo carro i bambini destinati a diventare dei “ciuchini”, percorre di notte la strada verso il Paese dei Balocchi canticchiando alla ricerca delle anime perse … una trasfigurazione del male, secondo Novelli. Dall’Omino a Mangiafuoco, rappresentato con un singolare gioco di prospettiva nel quale l’artista svela la propria visione di un mondo alla rovescia: un contrapporsi di fantasia e realtà che porta alla crescita, anche attraverso il fuoco, nel quale il burattinaio minaccia di bruciare le sue marionette, visto come elemento di sacralità e purificazione. Infine la costante presenza di animali nella trama della storia: dalla Volpe al Gatto, al Cane Medoro, alla Balena e al Tonno, senza contare gli altri che si incontrano durante lo svolgersi della storia e che fanno da contorno a Pinocchio e alle sue mille avventure e contraddizioni. Quest’ultimo non cresce, ma vive e fa vivere al lettore, piccolo o adulto, tutte le esperienze che lo condurranno a quella metamorfosi finale che calerà il sipario su questa storia fantastica, metafora di un percorso di iniziazione, con tutti i pregi e i difetti che l’amato burattino ancora oggi conserva tra le venature del suo antico legno.